Al Tour de Corse il pilota dell’A-Style vince la prima prova e a fine giornata è secondo assoluto ma nell’ultimo trasferimento, per evitare un auto fuori controllo, urta una roccia ed è costretto al ritiro.

“Quando meno te l’aspetti”- diceva una canzone… Giandomenico Basso e Mitia Dotta guardano e riguardano la Ford Fiesta Rrc dell’A-Style Team e ripensano a quanto sia beffardo il mondo delle corse: dopo aver portato il bolide dell’Ovale Blu su e giù per una settantina di chilometri del rally Tour De Corse ed aver ottenuto con merito la seconda posizione assoluta, il duo della scuderia Movisport deve dire addio ai leciti sogni di gloria a causa di un incidente avvenuto durante l’ultimo trasferimento di giornata che conduceva a Calvi Citadelle In un punto in cui la strada è parecchio stretta, una vettura che procedeva in senso opposto ha invaso la corsia nella quale avanzavano tranquillamente Basso e Dotta i quali, per evitare un impatto contro l’auto, hanno virato bruscamente contro una roccia; nessuna conseguenza per l’equipaggio italiano ma l’urto ha causato la rottura del braccio oscillante e conseguentemente lo staccamento della ruota anteriore destra. L’equipaggio dell’A-Style Team ha provato stoicamente a proseguire ma la Ford Fiesta, in quelle condizioni, non è riuscita a percorrere tutto il lunghissimo trasferimento che la separava dal Parco Chiuso conclusivo di fine tappa.

Il particolare e prematuro epilogo non deve però togliere il sorriso dopo una giornata di gara in cui Basso e Dotta si sono mostrati in tutta la loro bravura: “l’insieme formato da auto, pilota e gomme ha funzionato alla grande –ha dichiarato Fabio Butti, team principal della struttura lariana A-Style Team- e le classifiche lo stanno a dimostrare; per il risultato sportivo siamo ovviamente amareggiati ma i riscontri delle prime tre speciali ci dicono che il percorso che stiamo seguendo è quello giusto.”
Infatti Basso e l’inseparabile Dotta avevano iniziato alla grande la loro gara andando a vincere il crono d’apertura davanti alla Mini di Sordo per 3”4, alla Peugeot di Breen per 3”6 e alla Skoda di Mikkelsen per 3”8. Dopo le tre speciali di prima tappa la Ford numero 2 occupava la seconda posizione assoluta a meno di due secondi dal leader Mikkelsen.

Peccato perché i riferimenti erano ottimi – ha proseguito Butti– e le gomme Pirelli stavano facendo un lavoro eccezionale in condizioni di asciutto mostrando ottimo affidamento; noi eravamo gli unici, tra quelli di testa, a montare le gomme italiane. Basso stava mantenendo un buon ritmo ma senza prendere rischi spropositati. Ora abbiamo la conferma ulteriore della competitività della Fiesta Rrc rispetto alle S2000.”