Con una gara tutta all’attacco, il pilota pisano ha saputo tenere sotto controllo una concorrenza estremamente qualificata. Ai posti d’onore il lucchese Simonetti (Renault Clio R3) e lo spezzino Arzà (Renault Clio Maxi), il Gruppo N al pisano Marcori (Mitsubishi Lancer Evolution).

Podio tutto Renault, alla seconda edizione del Rally Ronde del Monteregio, svoltasi oggi a Follonica (Grosseto), con il successo andato al pisano Michele Rovatti, in coppia con Massimiliano Bosi, su una Clio R3.

La sfida, quattro passaggi sulla celebre prova di Montieri, hanno delineato una competizione tanto avvincente quanto incerta, soprattutto per via delle mutevoli condizioni meteorologiche.

Rovatti ha compiuto il primo attacco deciso durante il primo passaggio, passando quindi in testa alla corsa per poi riuscire a controllare gli attacchi della concorrenza nella restante parte di gara. Delle quattro prove speciali previste una – il terzo passaggio – è stato annullato per motivi di sicurezza, dovendo prestare soccorso ad un residente del luogo colto da malore ed alla fine, il pilota pisano, ha vinto siglando la miglior prestazione assoluta in tutte e tre le “piesse” disputate regolarmente. Questo è stato il miglior biglietto da visita per andare all’appuntamento con l’alloro del migliore.

La seconda posizione finale è stata appannaggio diAndrea Simonetti, in coppia con Celli, anche lui su una Renautl Clio R3. Una prestazione sopra le righe, quella odierna, per il pilota lucchese, che ha saputo reagire alle iniziali difficoltà di gomme ed assetto, riuscendo a risalire la classifica dal quinto posto con cui aveva avviato il confronto contro una concorrenza assai qualificata.

Chiude il podio lo spezzo Claudio Arzà, al via con una più datata Renault Clio Maxi, vettura “scaduta di omologazione” ma evidentemente sempre performante ed in grado di assecondarlo al massimo della prestazione permettendogli di pensare sempre per le posizioni di vertice.

Il pilota ligure ha avuto ragione all’ultimo tuffo dei garfagnini Massimo e Mirco Mariani, al via con una meno potente ma agile Opel Astra GSI, anche essa “scaduta”. Mariani, con nuovo a performance di alto livello con la vecchia quanto agile due litri tedesca, è giunto ai piedi del podio – quarto assoluto – per l’inezia di soli nove decimi da Arzà, a conferma del notevole competitività che ha avuto il confronto sul campo.

Quinta posizione per i senesi Borghi-Alfieri (Renault Clio R3), alla loro seconda esperienza con la vettura francese, con la quale hanno “pagato” una seconda prova disputata forse troppo di conserva per non prendere rischi, mentre la sesta posizione è andata all’altro pisano Carlo Alberto Senigagliesi, al via con una Peugeot 207 S2000.

Senigagliesi, insieme al locale David Mochi (Abarth Grande Punto S2000 – pesantemente attardato da problemi all’interfono dei caschi durante la seconda prova) era uno dei “papabili” per la vittoria finale, ma certamente ha sofferto le condizioni della strada bagnata senza mai trovare il giusto compromesso di assetto e gomme. Mochi si è poi fermato prima di andare ad affrontare l’impegno cronometrato di chiusura per non prendere rischi con una vettura che guidava per la prima volta, visto che oramai la sua classifica era compromessa.

Settimo assoluto e primo del Gruppo N, le vetture derivate dalla serie, Gian Marco Marcori, pisano di Santa Croce sull’Arno, in coppia con Mancini. Una gara estremamente regolare e sempre ai vertici della categoria, per Marcori, con 5”1 davanti al sarzanese Giorgio Alex Baisi, qui alla seconda gara con la Peugeot 207 S2000, con la quale ha finito perciò ottavo.

La top ten assoluta è stata completata dal sempreverde lucchese Mauro Lenci (Peugeot 306 rally), per la prima volta affiancato da Angilletta sul sedile di destra e dalla Subaru Impreza STI gruppo R della coppia ligure Iacomini-Cozzani, che hanno perso tempo prezioso durante il secondo tratto cronometrato per un “testacoda” costato, in termini di tempo, circa 15”.

Ritiri importanti, perché sino a che sono rimasti in gara di essa ne sono stati tra i protagonisti di prima scena, per il locale Matteo Ricaldone durante la PS 4 (era già stato attardato da una foratura durante la PS1) e per il novarese Enrico Riccardi (Subaru Impreza STI gruppo R), per ritiro volontario.

Notevoli le prestazioni per Guazzini Martinelli (Renault Clio RS – il pilota è alle prime esperienze rallistiche dopo quelle in kart), secondi di Gruppo N e undicesimi assoluti ed anche per l’altra accoppiata locale Paolini-Fratiglioni (Renault Clio S1600), partiti con l’handicap di non essere saliti in macchina da un anno circa.

Tra le vetture storiche vittoria, in solitaria, dell’Autobianchi A122 Abarth di Becherini-Tozzi, dopo una prima parte di gara dominata dalla più potente Renault 5 turbo dei fiorentini Bellucci-Nuti, poi fermatisi verso l’epilogo.

CLASSIFICA ASSOLUTA (top ten): 1. Rovatti-Bosi (Renault New Clio) in 23’44.0; 2. Simonetti-Celli (Renault New Clio) a 19.0; 3. Arzà-Moriconi (Renault Clio Maxi) a 19.4; 4. Mariani-Mariani (Opel Astra Gsi) a 20.3; 5. Borghi-Alfieri (Renault New Clio) a 22.6; 6. Senigagliesi-Morganti (Peugeot 207 S2000) a 23.0; 7. Marcori-Mancini (Mitsubishi Lancer Evo X) a 29.9; 8. Baisi-Tricoli (Peugeot 207 S2000) a 35.0; 9. Lenci-Angilletta (Peugeot 306) a 38.1; 10. Iacomini-Cozzani (Subaru Impreza) a 41.9.