Grande inizio per i colori Renault al 19° Rally dell’Adriatico. Sulle strade bianche attorno a Cingoli i piloti del Trofeo Gordini R2 Top hanno battagliato con i più accreditati rivali ingaggiando un duello che domani, con le restanti sei prove speciali, entrerà nel vivo.

Rispettando i pronostici, il giovane  hanno sbaragliato la concorrenza percorrendo i primi quattro stage cronometrati più velocemente degli avversari: leader in ogni prova speciale, i due portabandiera della Meteco Corse hanno impresso subito un ritmo deciso alla loro gara staccando già nel primo tratto i rivali Arici e Andolfi. L’ottimo debutto sugli sterrati italiani è valso anche la leadership provvisoria nello Junior sfuggita solo nell’ultima Ps di giornata per un secondo di ritardo dalla Ds3 Turbo di Campedelli.

Si rivede il sorriso sul volto di Andrea Carella (PowerCar-Piacenza Rally) dopo il broncio del 1000 Miglia: tornato a condividere l’abitacolo con la Riolfo, ha segnato tempi vicini a quelli di Pajunen insediandosi in seconda posizione a 43”.

Grande bagarre per la terza posizione: il podio provvisorio è ad appannaggio dei bresciani della New Driver Racing Arici e Doria, capaci di tenere testa soprattutto nella prima speciale, quella in cui Pajunen ha fatto il vuoto; il distacco a fine giornata è di 1’08”1. Un decimo dietro si poiazza la coppia astigiana formata da Bosca e Aresca (Miele-Meteco) che all’esordio sulla terra stanno dimostrando di avere un buon feeling con questo fondo. Di 1’12” è il distacco di Tassone e Grimaldi (Autofficina Ulivieri-Zerosette), vincitori dell’ultimo appuntamento di monomarca Twingo Top sulle strade del 1000 Miglia: il distacco dice che non tutto è perduto anche se i due piemontesi hanno il volto scuro per la mancanza di affiatamento con il set up di giornata.

Soddisfatto invece il reggiano Arati che insieme a Ialungo (Publisport-Black Lion) tiene un buon ritmo a 1’26”.
Chi mastica amaro è Fabrizio Junior Andolfi, leader di campionato e di Tricolore Junior; nel corso dell’ultima prova speciale il pilota ligure della Gima-SprintWeek è uscito di strada staccando la ruota anteriore sinistra a seguito di un taglio: rientrerà con il Super Rally ma con la relativa penalità.

Grande inizio per i colori Renault al 19° Rally dell’Adriatico. Sulle strade bianche attorno a Cingoli i piloti del Trofeo Gordini R2 Top hanno battagliato con i più accreditati rivali ingaggiando un duello che domani, con le restanti sei prove speciali, entrerà nel vivo.

Rispettando i pronostici, il giovane Mikko Pajunen ed il suo esperto navigatore Kaj Lindstrom hanno sbaragliato la concorrenza percorrendo i primi quattro stage cronometrati più velocemente degli avversari: leader in ogni prova speciale, i due portabandiera della Meteco Corse hanno impresso subito un ritmo deciso alla loro gara staccando già nel primo tratto i rivali Arici e Andolfi. L’ottimo debutto sugli sterrati italiani è valso anche la leadership provvisoria nello Junior sfuggita solo nell’ultima Ps di giornata per un secondo di ritardo dalla Ds3 Turbo di Campedelli.

Si rivede il sorriso sul volto di Andrea Carella (PowerCar-Piacenza Rally) dopo il broncio del 1000 Miglia: tornato a condividere l’abitacolo con la Riolfo, ha segnato tempi vicini a quelli di Pajunen insediandosi in seconda posizione a 43”.

Grande bagarre per la terza posizione: il podio provvisorio è ad appannaggio dei bresciani della New Driver Racing Arici e Doria, capaci di tenere testa soprattutto nella prima speciale, quella in cui Pajunen ha fatto il vuoto; il distacco a fine giornata è di 1’08”1. Un decimo dietro si poiazza la coppia astigiana formata da Bosca e Aresca (Miele-Meteco) che all’esordio sulla terra stanno dimostrando di avere un buon feeling con questo fondo. Di 1’12” è il distacco di Tassone e Grimaldi (Autofficina Ulivieri-Zerosette), vincitori dell’ultimo appuntamento di monomarca Twingo Top sulle strade del 1000 Miglia: il distacco dice che non tutto è perduto anche se i due piemontesi hanno il volto scuro per la mancanza di affiatamento con il set up di giornata.

Soddisfatto invece il reggiano Arati che insieme a Ialungo (Publisport-Black Lion) tiene un buon ritmo a 1’26”.
Chi mastica amaro è Fabrizio Junior Andolfi, leader di campionato e di Tricolore Junior; nel corso dell’ultima prova speciale il pilota ligure della Gima-SprintWeek è uscito di strada staccando la ruota anteriore sinistra a seguito di un taglio: rientrerà con il Super Rally ma con la relativa penalità.