Alberto Gianoglio e Roberta Craveri esaltano sulle prove infide del Rally Città di Varallo e Borgosesia. Quarti assoluti, primi di Classe N3. Ad attenderli al traguardo ci sono anche i loro padri, Gianni Craveri, presidente di Zerosette, e Beppe Gianoglio, organizzatore di Automotoretrò

Quanti chilometri ci sono fra Salmour e Borgosesia?Gianni Craveri al telefono si informa per scattare dalla cittadina cuneese ed arrivare in Val Sesia dove la figlia sta effettuando una gara decisamente sopra le righe. A Torino un altro padre sta partendo di corsa verso Borgosesia, per andare a seguire le gesta del figlio che sta facendo volare la Clio RS di Floriolli Sport. È così che Gianni Craveri, presidente della scuderia Zerosette, e Beppe Gianoglio, patron di Automotoretrò, si ritrovano in Piazza Mazzini a Borgosesia per festeggiare il successo di Classe dei rispettivi figli, Alberto e Roberta che stanno lottando con le unghie e con i denti per ottenere un risultato di prestigio.

Partiti con il piede giusto nella prima prova speciale di Rozzo, quando staccano il quarto tempo assoluto, ribadiscono la loro situazione in classifica nella prova successiva, la corta speciale di Rastiglione, con un terzo tempo assoluto. “Poco prima della partenza della prima prova ha iniziato a piovere e diluviare. Il fondo era viscido e sporco ed in quelle condizioni mi sono trovato perfettamente. La Clio preparata da Patrizio Floriolli si è dimostrata perfettamente equilibrata ed ho potuto dare il meglio di me stesso” dice Alberto . A metà gara la situazione si è decisamente delineata. L’equipaggio della Zerosette è quarto, e non è pensabile correre rischi per dare l’attacco alle vetture che lo precedono, mentre è molto vicino Stefano Lavarini, un pilota locale che sta facendo volare la sua Peugeot 106 Rallye. “Il nostro maggiore problema è stato che fino a sabato pomeriggio, poche ore dal via, non avevamo visto le prove speciali. Abbiamo fatto due passaggi a velocità estremamente ridotta sabato mentre infuriava la pioggia” commenta ancora Alberto Gianoglio. Nel ripassaggio sulla Rozzo è molto attento a non commettere errori segna il settimo tempo e peggiora la sua prestazione di 1”1, mentre quasi tutti gli altri concorrenti migliorano. “Era sciocco buttare un risultato così importante. Io e Roberta siamo andati fortissimo, ma conoscevamo la prova molto meno di loro. Inoltre asciugandosi il terreno ho perso il vantaggio che mi deriva dal correre in condizioni difficili”. Quando mancano solo 3”4 chilometri al traguardo. Lavarini si è avvicinato a 9/10 e c’è l’incognita del fondo stradale, visto che densi nuvoloni si stanno addensando sulla collina dove si svolgerà la speciale. Alberto Gianoglio e Roberta Craveri decidono di attuare una tattica prudente, che salvi il risultato. Staccano il quinto tempo assoluto, ritoccando di 8/10 per il meglio il passaggio precedente. La sfortuna colpisce Lavarini che è costretto al ritiro. “Saremmo riusciti a mantenere la posizione? Nessuno può dirlo. Il dato di fatto è che nella seconda parte di gara siamo stati molto attenti nella gestione della corsa. Se avesse continuato a piovere avremmo potuto continuare ad attaccare”.

Al Controllo Orario di arrivo Roberta scopre la presenza del padre e può liberare tutta la sua gioia scoppiando a piangere. Poi la formalità della pedana, con le numerose coppe che vengono consegnate da due vallette d’eccezione: Gianni Craveri e Beppe Gianoglio che possono così festeggiare tutti insieme una giornata memorabile.