Superba prestazione di Andrea Liberini che chiude 2° di classe N4 mentre il giovane Merelli è 3° di FA6. Il Prealpi Orobiche per la MFT Motors era la gara di casa e come tale doveva regalare emozioni che puntualmente, sono arrivate. Quelle positive hanno portato in dote due podi di classe farcite da buone prestazioni mentre quelle negative hanno abbracciato Arici e Tinaburri per due ritiri.

Partito visibilmente teso, il bresciano Andrea Liberini ha sfoggiato una prestazione di tutto rispetto nonostante si trovasse all’esordio sulla Mitsubishi Lancer Evolution X del team di Villa D’Almé. Alla fine la seconda posizione di N4 a soli 6”0 da un “certo” Antonio Galli, ha rivelato il grande feeling instauratosi tra l’ex rider lombardo e la vettura del diamante; insieme a Greta Pandiani-anch’essa al debutto in N4, Liberini è partito deciso specie nella tappa domenicale ma prima una girata sulla Selvino1 e poi un furgoncino incolonnato nell’imbuto che conduceva alla Ps5 hanno fatto si che il ritardo nei confronti dell’elvetico Galli crescesse oltremodo; senza perdersi d’animo Liberini si è rimesso a macinare chilometri al suo passo incessante fino a sfiorare il colpaccio.
Chi non ha guardato invece le finezze cronometriche è il duo camuno formato da Mattia Merelli e Francesco Maggioni che avevano come unico obiettivo il traguardo della centralissima piazza Libertà di Bergamo; sulla Peugeot 106 FA6 curata in MFT, Merelli si è divertito sulle strade della provincia orobica ottenendo anche un terzo posto tra le FA6.

Grande soddisfazione per la scuderia RallyStars di Sonico che gestisce le commissioni sportive sia di Liberini che Merelli.

Amari ritiri invece per le Mitsubishi di Arici e Tinaburri.

Marco Arici da Gazzaniga, insieme a Fabio Cortinovis, ha dovuto alzare bandiera bianca dopo problemi al cambio della Mitsubishi Lancer R4 nel corso della seconda giornata. Una rottura al semiasse sinistro sulla speciale di Selvino invece, ha messo fuori dai giochi il 32enne piacentino Alessandro Tinaburri che gareggiava con il locale Francesco Cuter.