Crispino e Crispiano è il nome di due santi del terzo secolo dopo Cristo patroni dei calzolai, in quanto calzolai loro stessi (e per traslazione magari li facciamo diventare patroni dei gommisti da corsa, visto che sono loro a “calzare” le vetture in gara). Da qualche giorno anche Michele Tassone è diventato devoto ai due santi-martiri morti in Gallia. “Il Rally San Crispino non era assolutamente nei nostri programmi di inizio anno, anche se un pensierino l’avevo fatto fin dal momento in cui ho pianificato la stagione 2012” commenta il ventenne di Peveragno (CN). Il Rally San Crispino-Città di Gubbio, infatti, non è valido per il Trofeo Twingo, ma solo per il Campionato Italiano Junior in cui Michele Tassone è attualmente quinto. “In ottica campionato questa partecipazione non ha grande valore, infatti posso ragionevolmente sperare di arrivare terzo, ma è utopistico pensare di superare di due fuggitivi della Citroen Andrea Nucita e Simone Campedelli. Ma sono ugualmente felice di gareggiare, anzi doppiamente felice. Innanzi tutto perché quando si corre è una gioia e poi perché correre su terra mi offre l’opportunità di fare esperienza su un fondo che conosco poco” sottolinea Michele Tassone che ha alle spalle tre gare sulla terra, avendo messo in carniere due successi di Classe (nelle due edizioni della Ronde Val d’Orcia) ed un terzo all’Adriatico. “La Ronde della Val d’Orcia si è disputata in condizioni meteo difficili, su fondo fangoso, quindi con velocità relativamente basse, mentre all’Adriatico ho patito difficoltà di messa a punto dell’assetto nella prima giornata. Nella seconda i tempi sono venuti, ma ormai i primi due erano già lontani. Insomma ho ancora molto da imparare nella guida e nella preparazione degli assetti”.

Una gara in più nel calendario di Michele Tassone nata dalla collaborazione di Cristiano Bianucci dell’Autofficina Ulivieri, Giò Agnese di Motoripersport (da sempre tutor di Tassone) e di Gianni Craveri di Zerosette. Per l’occasione a fianco di Tassone ci sarà il ventottenne lucchese Stefano Bacci “Ci siamo conosciuti in occassione della trasferta di inizio stagione al Ciocco. È un navigatore esperto , ma ancora di più è un grande appassionato. Sono sicuro ci troveremo bene”. Per quanto riguarda la gara del San Crsipino Michele Tassone ha poche idee. “Quando non corro sono totalmente assorbito dal lavoro ed ho poco tempo da dedicare alla visione di filmati ed immagini varie. Inoltre penso sia meglio non farsi preconcetti a distanza, ma studiare tutto in luogo. Da quello che ho visto è un terreno più morbido rispetto all’Adriatico e quindi probabilmente dovremo affrontare i solchi scavati dai primi a partire. Durante le ricognizioni ci faremo delle idee precise e lavoreremo con Cristiano Bianucci per ottenere il miglior set-up possibile fin dalla prima prova. Poi sarà il cronometro a raccontarci come ce la stiamo cavando”.

La chiacchierata con Tassone è anche l’occasione per fare un flash-back alla Targa Florio, interrotta anzitempo per il tragico incidente a Gareth Roberts. “Stavamo andando bene, eravamo vicinissimi a Pajunen che poi ha vinto la classifica del Trofeo Twingo in Sicilia” sottolinea ancora il portacolori della Zerosette che prima della rottura del semiasse era a solo 5”6 dall’esperto finlandese. “Quando si è rotto il semiasse ho temuto di non farcela. Solo per grazia di Dio siamo riusciti a finire la prova e a completare la successiva arrivando così al Parco Assistenza. A quel punto la gara era finita. Eravamo terzi a causa dell’uscita di Carella e Bosca, ma avevamo tre minuti di ritardo da Andolfi. Irrecuperabili se non accadono inconvenienti esterni. Ma è proprio in quel momento che bisogna mantenere la concentrazione. Nelle successive due prove abbiamo tenuto un buon ritmo senza però prendere rischi. Come era successo a noi poteva capitare anche a qualcun altro e bisogna essere pronti”. Invece la Targa è stata fermata sulla prima prova del secondo giorno e la classifica è stata congelata ed ora Michele Tassone è terzo di Trofeo Twingo con 18 punti di ritardo, e dovrà giocarsi il tutto per tutto a Sanremo, ultima gara della stagione. “Non penso minimamente a Sanremo. Primo perché spero che da qui a metà di ottobre ci siano ancora altre gare; poi perché ho sempre affrontato la stagione gara per gara, senza mai fare calcoli ed alchimie. Penso sempre a preparare nel migliore dei modi la gara che sta per venire, senza preparare strategie in funzione dei campionati. Correre in quel modo non mi piace. Lascio fare la contabilità dei punti agli altri. Sono un cuoco, non un ragioniere!”