La diminuzione dei fondi da parte del comune di Sanremo mettono a rischio il mitico Rally, valido quest’anno per il calendario IRC. Il Comune ha infatti dimezzato i fondi messi a disposizione della manifestazione, passando dai 250 mila euro del 2004 fino ad arrivare ai 120 mila euro di quest’anno, ben 30.000 euro in meno dell’anno passato e meno della metà del 2004. Oltre a questo si aggiunge il calo di iscrizioni, che è un’altra delle piaghe che affliggono i rally in questo periodo di crisi.

I commercianti ed in particolare gli albergatori di Sanremo hanno per questo convocato un tavolo di crisi a cui ha fatto capo il Presidente di zona di Federalberghi, l’Ing. Igor Varnero, che si è detto preoccupato per l’incertezza del futuro dell’evento. Questo perchè il Rally di Sanremo rappresenta un elemento importante per la destagionalizzazione dei flussi turistici.

Le parole dell’ing. Varnero sono state:

“Gli albergatori sanremesi seguono con trepidazione le vicende legate al Rallye di Sanremo, che è una delle tre manifestazioni simbolo della città (con il Festival e la Milano-Sanremo). Negli ultimi anni l’ACI di Sanremo, guidata da Sergio Maiga – spiega Varnero -, ha svolto un lavoro eccellente dopo l’inopinata perdita del mondiale WRC nel 2003, avendo il coraggio di non gettare la spugna ed anzi vincendo la scommessa di aderire al nascente circuito IRC, tanto che le ricadute delle ultime edizioni del Rallye si sono riavvicinate a quelle degli anni d’oro.

In questa situazione uno stop alla manifestazione o anche solo la perdita della validità mondiale, sarebbero un disastro per l’economia cittadina e per gli alberghi in particolare, già duramente colpiti dalla crisi internazionale, dall’aumento indiscriminato della pressione fiscale, dal taglio del 70% degli investimenti in manifestazioni a livello comunale e dai tagli alla promozione turistica a livello regionale.

La calendarizzazione del Rallye 2012 nei giorni del 12 e 13 ottobre è un elemento fondamentale di destagionalizzazione dei flussi turistici che permette agli alberghi di prolungare l’apertura stagionale, trainando tutto l’indotto della città (commercio, ristorazione, casinò, servizi).

Federalberghi auspica la convocazione di un tavolo di crisi ad hoc che affronti in maniera condivisa le scelte in materia di politica turistica della città, in primis con l’obiettivo di garantire la continuità dei grandi eventi che hanno fatto la storia della nostra città e che restano i pilastri della nostra economia”.

foto Stefano Romeo