Non ha fortuna il ventenne di Peveragno portacolori della scuderia cuneese Zerosette. Ma dimostra talento, grinta e spirito coriaceo superando situazioni difficili ed insidiando i grandi esperti quando tutto funziona. Il risultato non è dei migliori, ma l’esperienza accumulata vale la trasferta in Umbria

Una piccola uscita di strada e due rotture di ammortizzatori hanno compromesso la classifica al 25° Rally San Crispino-Città di Gubbio dei portacolori della scuderia cuneese Zerosette Michele Tassone-Stefano Bacci, che hanno concluso quinti di Classe R2B, settimi di Gruppo R e 22esimi assoluti con la Twingo Gordini curata dall’Autofficina Ulivieri.

“Una gara difficile ed impegnativa, che ha presentato moltissime problematiche e difficoltà che abbiamo dovuto affrontare per giungere al traguardo. Il risultato non è soddisfacente e siamo definitivamente fuori dai giochi del Campionato Italiano Junior, ma in questo avevamo ben poche speranze anche prima della gara, visto che ci troviamo a confrontarci con piloti molto esperti con Campedelli e Pajunen e vetture più performanti della nostra Twingo come la Citroën DS3 di Simone Campedelli e la Citroën C2 Max di Andrea Nucita” commenta il pilota di Peveragno (CN). “Lo scopo era fare esperienza sulla terra, un fondo difficilissimo sul quale si impara a poco a poco e spesso a proprie spese. E sotto questo profilo la gara di Gubbio è stata utilissima”.

Michele Tassone ha iniziato la prima giornata di corsa, quella di venerdì 29 giugno, con dei riscontri cronometrici di grande valore, tenendo dietro tutti gli altri concorrenti di Classe R2B salvo Mikka Pajunen, un ventottenne finlandese che vanta una grandissima esperienza su fondo sterrato. “Ero decisamente soddisfatto delle mie performance, abbiamo azzeccato immediatamente l’assetto ed ho terminato la prima tappa in seconda posizione di Classe dietro l’imprendibile Pajunen. Ma ero stato costantemente più veloce di Nucita ed Andolfi, ma sopratutto avevo guidato nel migliore dei modi nonostante un problema all’ammortizzatore nell’ultima speciale, che però Cristiano Bianucci ed i ragazzi dell’Autofficina Ulivieri hanno prontamente risolto”. Sabato mattina è iniziata nuovamente l’avventura e sulla prima prova mattutina il ventenne cuneese è stato nuovamente secondo dietro Pajunen, prima di incappare in un’uscita di strada nella successiva prova di Nerbisci. “Un errore di traiettoria dopo un dosso. La Twingo ha allargato troppo e non sono riuscito a controllarla finendo fuoristrada lungo il dirupo fermandomi dopo alcuni metri contro un albero”. Alcuni danni di carrozzeria e ponte posteriore danneggiato, prontamente cambiato dal Team Ulivieri. Tassone precipita in fondo alla classifica, ma la cosa lo tocca minimamente.

Riparte con grinta nelle due prove di Santa Cristina e Nerbisci, ma i tempi non sono all’altezza delle aspettative. “Non sono assolutamente riuscito a trovare il ritmo con due gomme di scorta nel baule. La macchina cambia completamente ed io non sono riuscito a dominarla”. Nell’ultimo passaggio sulle due prove la squadra attorno a Tassone decide insieme al pilota di partire con una sola gomma di scorta e Tassone-Bacci sono nuovamente in scia a Pajunen nella prima prova a Santa Cristina, mentre una seconda rottura di un ammortizzatore anteriore rallenta la corsa nella Nerbisci finale. “Nella sfortuna sono stato fortunato ad arrivare al traguardo, riuscendo a recuperare qualche soldino di premio. Ma la cosa molto importante è stato il carico di esperienza accumulato nel corso della gara su un fondo che non sapevo gestire. É stato molto importante correre e fare esperimenti, poi un pizzico di fortuna in più ci avrebbe aiutato, ma poteva anche andare peggio fermandoci anzitempo”.

Michele Tassone appena conclusa la gara si è confrontato con il suo “tutor” Giò Agnese di Motoripersport, per discutere ogni singola situazione affrontata durante le prove della terra dell’Umbria. “Alla fine è stato molto positivo e sono soddisfatto. Con la mia scarsa esperienza mi sono confrontato con dei veri colossi e quando non ho avuto problemi sono stato loro vicino. Debbo crescere molto in determinate condizioni di assetto, con due gomme di scorta nel baule, ma la strada è tracciata e proseguiamo la nostra crescita” conclude lo chef di Peveragno, cui l’ottimismo non fa mai difetto.