PREMESSE:
In occasione del Rally di San Marino, il dibattito si concentra sull’operato FIA. Saranno presenti, come di consueto, le pagelle sintetiche e link correlato al commento completo. Buona Lettura!

Fusione IRC-ERC: Cronaca di un fallimento (FIA) annunciato

G.G. Marquez intitolava così una delle sue opere più note, “Cronaca di una morte annunciata”, gli appassionati si saranno accorti immediatamente dell’analogia. Prima di imbattersi nel commento, arricchito dalle pagelle brevi del Rally San Marino, è necessaria una premessa: questo articolo completa il seguente (http://www.rally.it/il-panorama-della-fusione-irc-erc-fra-luci-ed-ombre/). Il titolo è provocatorio: incarna una critica di ampio respiro verso una Federazione conservatrice, emblema dell’imbarazzo, del disagio della Fia verso un contenzioso che non ha mai risolto energicamente. Nell’altro articolo si racconta ciò che viene immediatamente prima delle trattative, adesso il fatto consiste solo nel commentare la vicenda complessiva, posteriormente. In pratica, senza perdersi troppo nei dettagli, nè rappresentanti IRC nè ERC hanno commentato o discusso l’avvenimento, ma di fatto, secondo una fonte autorevole dei motori, così come del resto accertato su rally.it (http://www.rally.it/ercirc-sfuma-l-unione-dei-due-campionati/), l’accordo è sfumato in quanto da entrambe le parti non c’è interesse per portare a termine la fusione. Un fallimento, insomma a tutto tondo, che ben ritrae la Federazione Internazionale dell’Automobile in questo momento. Jean Todt fa il bello e il cattivo tempo, se nel WRC si rivelato un profondo innovatore, di ampie vedute, nell’ERC, nella concretezza, ha solo mantenuto la linea tipica della Fia, quindi piuttosto conservatrice della propria posizione, scelta naturalmente assurda, in quanto non mantiene il passo di un progresso che incalza i più deboli. Come dire, difficilmente l’Europeo Rally potrà ancora sopravvivere. Eppure, non è avvenuto quell’atto coraggioso di un gran manager come Todt, vincente come team manager, ma irrisolutivo come presidente, sufficientemente per avvicinarsi ai ricordi, naturalmente nostalgici, della presidenza Balestre. Curioso notare che il trio Balestre-Mosley-Todt, ad ogni modo, è sempre stato in qualunque modo ambiguo, fonte di perplessità, troppo invischiato in controversi. Se l’IRC, come si accennava inizialmente, nonostante le difficoltà, si trova comunque in una forma che permetterà ad esso di riprendersi nel futuro. L’ERC ha una carenza di base: il divario di competitività dei suoi piloti è pressochè assurda. Solo i locali alimentano una lotta la quale anima a sua volta la gara, pescata individualmente; ma il campionato, collettivamente, quale senso ha? Ecco che, tornando alla base dell’articolo, che prima di commentare la fusione IRC-ERC, vuole essere fonte di critica nei confronti della Fia. L’operato di quest’ultima, in merito alla mancata trattativa, d’altronde, è semplicemente coerente con l’atteggiamento di una federazione indecisa e impacciata nelle sue scelte. Se usciamo dall’ambito rally, il presidente Todt, che pur conosce il mondo delle corse dai prototipi alla Dakar, passando per la sua storia in Ferrari, ha pesantemente logorato il prestigio della suo mandato:
-Partiamo dalla F1, dove un regolamento ricco di buchi e spazi interpretativi, ha dato spazio ad alcune squadre, in primis Red Bull, la possibilità di sfruttarli, innescando una catena di conseguenze, a partire da un presunto favoritismo verso la casa austriaca, che comunque durerebbe da tre anni, per non citare anche l’applicazione delle sanzioni con “due pesi e due misure”, in modo quindi piuttosto dubbio;
-Passiamo ai rally, nel WRC Todt ha rinfrescato il regolamento con successo, ma i diritti televisivi sono un nodo difficile da risolvere, mentre sul promoter Red Bull, c’è all’orizzonte una grande polemica… -Infine i campionati Turismo e Gran Turismo, sono stati gestiti in modo inopportuno, al punto tale che sono due serie “fantasma”, decisamente in ombra, poveri di investimento, nonostante il loro fascino. Il secondo punto vuole mettere in luce un aspetto piuttosto oscuro, l’inciucio Red Bull (del quale parleremo in occasione dei prossimi rally), main sponsor di Citroen e scuderia di F1: sarebbe troppo ingenuo non considerare prossimo un grande conflitto di interessi. Ecco, questa è la descrizione più idonea, la Fia non riesce a trovare il bandolo della matassa in una situazione pessima, nella quale è andata ad attorcigliarsi. In altre parole, la mancata fusione IRC ERC è solo la metafora di una Federazione in palese difficoltà, nonchè impopolare. Essa, in particolar modo, non possiede più un barlume di credibilità, la quale, in pochi anni, fra scandali e provvedimenti assurdi, è stata prima sfregiata, successivamente si è danneggiata, diciamo così, in modo irreparabile. Vale a dire che la barca si appresta ad affondare…

PAGELLE SINTETICHE DEL RALLY DI SAN MARINO

TOP 9
Basso 9/10
Mikkelsen 8,5
Scandola 7,5
Wiegand 7
Nikara 7,5
Szabò 6/7
Tempestini 6/7
Noberasco 6+
Bujdos 6+

CAMPIONATO 2WD
Hunt 7+
Diana 7,5

CLASSIFICA RITIRI
Bonnefis 8+
Salo 6,5
Arai 6/7
Angrisani 6/7
Puskadi 6=

CLASSIFICA A SQUADRE
Ford 9
Skoda 8

LINK ALLE PAGELLE COMPLETE:
http://www.rally.it/forum/f25/pagelle-rally-irc-5203-5.htm