Dovevano essere tre gli equipaggi rosso-blu che domenica 23 settembre avrebbero dovuto prendere il via da Acqui terme per disputare il 39° RallyTeam’971, ma a Rossi-Ciraudo su Clio Williams FA7, Lomonaco-Maggiore su Citroen Saxo N2 e Capurro-Mantoan su Fiat Panda Kit A5, negli ultimi giorni di apertura delle iscrizioni, si sono uniti Tavelli-Cottellero e Orso-Cresto, entrambi su Fiat Panda Kit, portando a cinque i portacolori della scuderia di Moncalieri presenti al via.

Purtroppo, solo in due hanno terminato la gara: ottima performance di Giacomo Rossi ed Elisa Ciraudo, che hanno portato la loro Renault Clio Williams FA7 al 5° posto assoluto e al 1° posto di classe; grande prova anche di Andrea Lomonaco e Roberto Maggiore, che avrebbero potuto essere i dominatori assoluti della classe N2 se la loro Citroen Saxo non avesse accusato noie elettriche sulla speciale di apertura; costretti al ritiro, tutti per noie meccaniche, i tre equipaggi al via con le Fiat Panda Kit A5.
Lascia la sua Renault Clio FN3 per provare a salire su una più performante FA7, cambia anche il navigatore e per la prima volta al suo fianco troviamo Elisa Ciraudo, ma il risultato non cambia: Giacomo Rossi si è reso protagonista di un’altra esaltante gara.

Lomonaco e Maggiore

Solo il timore di incappare subito in un errore sul fondo umido della prima speciale frena un po’ l’equipaggio della Due Gi sport, che chiude il primo tratto cronometrato con il 18° tempo assoluto.
Dalla seconda prova in poi, Rossi prende le misure alla Renault Clio FA7 e inizia la sua scalata nell’assoluta e nella classifica di classe, che lo porta a chiudere la gara segnando sulle due prove conclusive il 4° tempo assoluto, che gli consente di terminare la gara al 5° posto assoluto e al 1° di classe, confermandosi pilota velocissimo indipendentemente che la vettura sia in versione “N” o “A”.
Continua la sfortuna per il forte equipaggio rosso-blu formato da Andrea Lomonaco e Roberto Maggiore: sulla prima prova, infatti, la loro Citroen Saxo si spegne, restano fermi 7 minuti sulla speciale prima di trovare, nel relè che alimenta la centralina, il guasto che ha ammutolito la loro vettura, lo sostituiscono e ripartono, chiudendo la prova con il penultimo tempo assoluto.

L’equipaggio rosso-blu decide comunque di non ritirarsi e di proseguire con le speciali successive; nel proseguo della gara, Andrea Lomonaco e Roberto Maggiore, liberi da pensieri di classifica, fanno siglare in tutte le prove il 1° tempo di classe N2, arrivando in assoluta anche a segnare il 15° tempo.
Con questi strepitosi riscontri cronometrici fanno capire che per la vittoria di classe, senza l’inconveniente iniziale, avrebbero tutti dovuto fare i conti con loro.

Gianluca Tavelli e Nicolò Cottellero, con la Fiat Panda Kit A5, partono subito molto forte e, sulla prima prova, fanno segnare il 10° tempo assoluto, portandosi con largo margine di vantaggio subito al comando della classe.

Pochi metri dopo il fine prova, lungo il trasferimento per raggiungere la seconda prova speciale, l’equipaggio si ferma spegnendo la vettura per togliersi i caschi, quando risale per riprendere il trasferimento, il motore della loro Fiat Panda non si riavvia più, costringendoli al ritiro.
Mauro Capurro e Daniele Mantoan, sulla loro Fiat Panda Kit A5, partono sulla prima prova con circospezione per via del lungo periodo di stop dalle gare e della strada umida che trovano sulla prima speciale, chiudendo con il 4° tempo di classe A5; poi, sulla seconda, Mauro Capurro acquista maggiore sicurezza e fa registrare il primo tempo di classe.

Purtroppo verso metà della terza prova, entrando in un “taglio”, il semiasse della loro Fiat Panda cede, costringendoli allo stop forzato lungo la prova.

Anche per Federico Orso e Alessandro Cresto, al via con la terza Fiat Panda Kit A5 griffata Due Gi Sport, il RallyTeam’971 non risulta essere una gara fortunata.

Buono l’avvio del giovane equipaggio rosso-blu, che chiude la prima prova con il secondo tempo di classe; anche per loro, però, la sfortuna è dietro l’angolo: a cedere, sulla loro vettura, è la frizione, che, sulla terza prova, li costringe a rallentare, impedendogli poi di raggiungere la speciale successiva.