L’equipaggio brasiliano ha percorso 3.000 km arrivando 4° T2 al traguardo al Cairo dopo 6 giorni di gara,dimostrando grande affidabilità dei mezzi della squadra italiana

Ad una gara dalla fine della Coppa del Mondo FIA Cross Country Rallies 2012, RalliArt sul podio della classifica mondiale T2 con Varela al 2° posto, ancora in lizza per il Titolo, e Borsoi sul 3° gradino

La settima e penultima tappa della Coppa del Mondo FIA Cross Country Rallies si è appena conclusa in terra egiziana con l’emozionante ed estremo “Pharaons Rally”, la competizione più lunga della stagione, che si è disputata dal 1 al 6 ottobre percorrendo gran parte del deserto, su un tracciato arduo e selettivo costituito da impegnativi tratti fuoristrada, antiche piste carovaniere e tante dune di diversa tipologia, da quelle classiche alle piste di sabbia, fino alle “dune cattedrale” che hanno messo a dura prova anche i più esperti.

Dopo il Rally dei Faraoni, il titolo mondiale T2 è ancora in ballo tra gli arabi Yahya Al Helei e Khalid Alkendi, al momento 1° in classifica, e l’equipaggio RalliArt Off Road Italy composto da Reinaldo Varela e Gustavo Gugelmin, attualmente al 2° posto mondiale a 25 punti di distacco. In realtà, i brasiliani dovrebbero essere primi a pari punti, vista la straordinaria vittoria in Polonia che è stata inaspettatamente annullata dai commissari di gara in maniera arbitraria e burocraticamente inappellabile.

Varela e Gugelmin, con il Mitsubishi Pajero V80 RalliArt Off Road Italy, hanno affrontato le 6 tappe del rally raid, arrivando ai limiti fisici e meccanici nella competizione che ormai viene considerata una vera e propria “Mini Dakar” per le condizioni tecniche e territoriali particolarmente difficili, conquistando il 4° posto tra i T2 e il 12° in classifica generale.

Dopo le due giornate di sabato 29 e domenica 30 settembre riservate alle verifiche tecniche e amministrative, gli equipaggi sono partiti l’1 ottobre dalla magica cornice della piana di Giza con lo sfondo delle Piramidi, per poi attraversare quasi 3.000 chilometri complessivi tra Cairo, Tibniya e Abu Mingar, tornando al Cairo per la cerimonia finale.

Il territorio multiforme dell’Egitto è stato il primo avversario da affrontare per i piloti partecipanti, che sono passati dalle spianate di terra dura alle dune più soffici, fino al terreno cedevole che inganna facilmente la previsione di consumo di carburante e di resistenza dei veicoli.

Durante le prime tappe, i piloti Ralliart hanno mantenuto un passo costante e veloce, conquistando subito il 3° posto T2, nella zona tra Cairo e Tibniya. Con l’avvicinamento ad Abu Mingar, le difficoltà sono notevolmente aumentate e i concorrenti rimasti hanno dovuto fare i conti con molti terreni instabili, completamente sconosciuti all’equipaggio brasiliano e molto più familiari invece agli arabi, che conoscono maggiormente le tante insidie del deserto. Varela è infatti stato rallentato nella terza tappa dalle terribili dune egiziane, raggiungendo comunque la fine del percorso sempre al 3° posto.

Giovedì 4 i concorrenti sono ripartiti da Abu Mingar per affrontare una prova estenuante soprattutto nella zona vicino alla cittadina di El Casr, dove gli equipaggi dovevano arrivare per poi riprendere la strada del ritorno. In quel tratto le dune di sabbia sono particolarmente alte e difficili e, come ha dichiarato Varela “sembrava una piantagione di auto, tutte piantate nella sabbia!”. I piloti RalliArt hanno dovuto scavare per molto tempo per poter proseguire, arrivando fino all’estremo delle forze. “Pensavamo di trovare il petrolio da tanto che abbiamo scavato!” ha continuato Varela. L’equipaggio ha comunque continuato la gara tornando prima a Tibniya e poi al Cairo, dove il Pharaons Rally si è concluso sabato 6 ottobre, conquistando il 4° posto tra i T2 e il 12° in classifica generale.

L’ultima competizione nel calendario 2012 della Coppa del Mondo FIA Cross Country Rallies si svolgerà in Portogallo dall’1 al 3 novembre con la Baja Portalegre 500, dopodiché il team RalliArt si preparerà per la sfida off-road più emozionante e più ardua del mondo: la Dakar.