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WRC, la ricetta vincente? Tanto Sebastien Loeb, un pizzico di Ken Block e mescolate il tutto

Il WRC è appena iniziato, il Rally di MonteCarlo è stato un successo su molti fronti anche se ha evidenziato qualche lacuna sopratutto nella copertura televisiva che non è stata delle migliori in Italia. Fortunatamente esiste Youtube, RedBull Media insieme alla miriade di appassionati armati di una videocamera e di tanta passione hanno contribuito a rendere indimenticabile questo inizio di stagione.

Prendo spunto da un articolo  letto su WordRallyBlog.com e con cui non posso che trovarmi pienamente d’accordo. Il WRC è un ottimo campionato, il Rally di MonteCarlo ha dato il via ad una nuova era del Campionato del Mondo Rally, non sono mancati i colpi di scena e Internet ha soppresso egregiamente alla mancanza di copertura televisiva anche se trovare i video del rally non è stato molto agevole. Ma come non essere d’accordo con Tomislav Stajduhar quando dice che c’è ancora molta gente che non ha la minima idea di cosa sia il WRC e che, purtroppo, nonostante resti affascinata da questo magnifico sport quando vede qualche video su Youtube o quando per curiosità assiste ad una gara, le informazioni reperibili su internet restano ancora troppo segmentate e tecniche per invogliare la gente ad appassionarsi a questo sport.

Apro ora una parentesi, Ken Block tornerà quest’anno con tre eventi nel WRC, oltre al Global RallyCross e al Rally America, alla guida di una Ford Fiesta RS WRC con sopra una livrea da vero showman televisivo. Immagino già i commenti di molti nostri lettori più esperti e le perplessità che mostreranno nel vedere il pilota della Gymkhana persistere nel WRC nonostante la sua guida giudicata sufficiente da molti. Ma guardate i risultati che un personaggio come Ken Block porta a livello di visibilità, incredibili! L’ultimo video virale girato da Ken Block, il Gymkhana 5 ( di cui riportiamo il video in basso ), ha fatto salire il contatore delle visualizzazioni totali a quasi 40 milioni ( il miglior video del WRC su Youtube non arriva a 3 milioni di visualizzazioni! ).

E in Italia sulla scia di Ken Block abbiamo il nostro Luca Pedersoli che con il suo Drift War One da 350.000 visualizzazioni conosce bene l’importanza del “dare spettacolo”.

Voi direte, cosa centra tutto questo con i rally? I rally non sono questo, etc etc. Io credo invece che il WRC ( e i rally in generale ) abbiano bisogno anche di questo! Spettacolo, video da trailer cinematografici e storie di contorno da evidenziare per rendere più vivo e personale il campionato. E qui mi piacerebbe prendere come esempio la foto di Sebastien Loeb e Daniele Elena che dà il dito medio alla fotocamera. Dietro a questo gesto Gasinfondo ( un utente del nostro forum ) ci racconta che Elena probabilmente si stava rivolgendo a Sebastien Ogier ( pilota VW ) per sottolineare che nonostante Ogier avesse copiato la loro scelta gomme la vittoria era comunque andata a loro, infatti durante un’intervista post-gara Elena interrompe Ogier mentre stava dicendo che la scelta delle gomme non era stata difficile, dicendogli: “Certo che non è stata difficile, hai copiato da noi”. Questo per dire che certamente conoscere le scelte tecniche, i tempi, e tutti i discorsi tecnici intorno ad un rally è interessante, ma la gente vuole soprattutto spettacolo, tanto spettacolo e perchè no, qualche gossip di contorno, ovviamente senza spersonalizzare i rally e senza banalizzare il talento che c’è dietro ad un equipaggio che ha scelto di correre nei rally e che ad ogni gara rischia la propria vita.

Eurosport ad esempio sta facendo un ottimo lavoro con l’ERC a livello televisivo, ma anche loro sono molto lontani da “spettacoli” del motorsport come la F1, la Nascar e anche dal Global RallyCross che in America ha tantissimo seguito. Il WRC secondo me si sta muovendo nella giusta direzione e forse, se continuiamo così, tra qualche anno riusciremo a vedere più rally anche nelle TV generaliste Italiane.

Se non siete d’accordo dite la vostra e discutiamone insieme. Qual’è la vostra ricetta?