Universalmente vincente. E’ la frase che descrive al meglio un Loeb davvero in forma e per l’appunto, flessibile, dalla pista alla Prova Speciale.
In occasione dell’appuntamento di Nogaro, gara di esordio del nuovo format proposto da Ratel, che tradizionalmente parte nella settimana di Pasqua, si è presentata una sfida di grande interesse per gli appassionati di rally e di vetture Turismo-Endurance: l’esordio di Sébastien Loeb.
Il weekend ha visto, sin dalle prove libere un netto predominio di due squadre, l’Audi Clienti e la McLaren del team di Loeb. Come da pronostico, dunque, i primi cinque posti, nel corso della qualifiche sono stati suddivisi proprio fra le due squadre sopra citate, con il duetto Rast-Mayy Melnhof in pole, seguito proprio dalle due McLaren di Parisy-Zuber e di Parente-Loeb.
Un debutto positivo, in una pista particolarmente insidiosa, specie per gli amatori, a causa della serie di curve molto lente che richiede estrema confidenza con il tracciato e precisione maniacale. Doti che il francese nove volte campione del mondo ha ampiamente mostrato, vincendo con classe nove campionati consecutivi del WRC.
Alla coppia franco-portoghese, efficiente sul passo gara, non è bastato affatto un piazzamento fra i primi tre, ma ha inseguito un obiettivo ben più ambizioso, la vittoria, contando proprio su una consistenza mai raggiunta dagli avversari sul ritmo.
Infatti, la gara di oggi è la cosiddetta “Qualifying Race” che determina la griglia della “Championship Race”, oltre che assegnare punti ai primi sei piloti classificati.
Nogaro, per i più appassionati, è una pista in cui le qualifiche sono decisive: la penalità subita dai team-mates di Loeb, per un’irregolarità al turbo, è stata, in seguito, particolarmente gravosa. Inoltre, il nastro d’asfalto ha una larghezza tanto costante quanto limitata, che colpisce, chiaramente, gli inseguitori.
In partenza, infatti, si riproduce al top della classifica, una situazione analoga alla griglia di partenza, con l’uscita di Ortelli, terzo. Evidenziamo, infatti, come sin dall’inizio si sia verificata una lotta corpo a corpo, anche psicologica solo per le prime due posizioni. Molto più variabile invece è stata la corsa per il terzo posto, caratterizzata in particolare da gruppo di drivers agguerriti, Bueno, Day, Sandstrom in forma smagliante. La Safety Car, del resto, ha solo neutralizzato per pochi minuti l’evento: le ostilità sono ripartire subito e ancora più intensamente.
Se la prima mezz’ora è stata quindi una battaglia di nervi fra Rast e Parente, con quest’ultimo “incollato” all’Audi del leader, è stata tutt’altra storia nel confronto fra Loeb e Melnhof: il primo, grazie alla pista libera, ha ripreso l’austriaco in una manciata di giri, successivamente ha riproposto l’atteggiamento del compagno, costringendo il rivale ad una resistenza ad oltranza, nonchè a traiettorie sporche. A pochi minuti dalla fine, è definitivamente emerso l’ingegno del francese, il quale ha trovato, alla curva sette, un sorpasso all’interno sul battistrada, superando il pluricampione della PorscheSupercup fino a quel momento eccezionalmente saldo nella difesa. Con altre parole, Loeb è riuscito, ancora una volta, a rilanciare la propria visione di gara, proponendo una strategia oculata e vincente.
Terzo posto per Buhk, su Mercedes, in furiosa rimonta.
L’appuntamento è stabilito per domani, alle 14:15, con Loeb-Parente in pole-position.