La serie intitolata al grande appassionato chierese, giunta alla seconda edizione, dopo aver ottenuto l’ufficialità della CSAI, ottiene anche il patrocinio dell’ACI Torino e si prepara alla sua seconda gara, il rally della Lana, in programma a Biella il 15-16 giugno.

Nino Fornaca era un cittadino del mondo. Il suo mondo era quello dei rally e delle corse, ed in esso ha vissuto per decenni. E nel periodo in cui è stato attivo Nino Fornaca, la capitale del mondo dei rally era Torino, con la Lancia e l’Abarth, che sotto due marchi diversi occupavano lo stesso capannone di Corso Marche, e dettavano legge sulle prove speciali di tutto il mondo.

Un personaggio divenuto perno di riferimento dei rallisti italiani (da Tony Carello a Dario Cerrato, da Livio Lorenzelli a Fabrizia Pons, ma anche a tutti quei piloti che non sono passati alla storia, per proseguire con organizzatori, direttori sportivi e preparatori)che alla sua persona, ed ai suoi baffi inconfondibili, confidavano segreti e preoccupazioni, chiedevano consigli, cercavano un consenso per salire i gradini di una professione già a quel tempo difficile. E Nino Fornaca c’era per tutti e a tutti sapeva dare quel conforto, quella delucidazione, a volte anche brutale, ma che servivano al giovane pilota a chiarire quale futuro aspettarsi. Per trent’anni Nino Fornaca è stata una figura monolitica nel mondo dei rally, una presenza quasi imprescindibile delle sale stampa e dei parchi assistenza, al punto che quando nel 1997 il suo cuore, forte e generoso nei confronti degli altri, ma debole e malato nel suo petto, ha smesso di pulsare improvvisamente, tutti i frequentatori del mondo dei rally si sono sentiti con un grande vuoto dentro. Improvvisamente soli.

Per colmare questa solitudine si è costituito lo scorso anno a Chieri, la sua città natale, un gruppo di “Amici di Nino” che ha organizzato il primo Memory Nino Fornaca, un successo sia sui campi di gara, sia nelle giornate di premiazione che convogliarono in autunno a Chieri centinaia di piloti ed appassionati. Un successo che ha spinto il gruppo a riorganizzare il Memory Fornaca anche per la seconda stagione, quella del 2013, per trovare il successore di Federico Ormezzano, un pilota che conosceva molto bene Nino essendo parte di quella pattuglia di giovani leoni degli anni Settanta ed Ottanta. E così al Sanremo Rally Storico di aprile, una delle gare più belle e blasonate del panorama europeo, la seconda edizione del Memory Nino Fornaca ha preso il via. E adesso attende il secondo appuntamento, nel mese di giugno a Biella al Rally della Lana, una delle classiche del rallismo degli anni d’oro, per concludersi a settembre con il Rally dell’Elba, una delle classiche di sempre, prima di ritornare a Chieri e dintorni per due giorni di premiazioni e di festa, proprio come sarebbe piaciuto a Nino.

Davanti ad un simile impegno da parte del Comitato Organizzatore, ed al successo ottenuto fin dall’edizione di esordio, la CSAI ha dato il suo imprimatur dando alla serie la qualifica di ufficialità, mentre l’Automobil Club di Torino ha deciso nei giorni scorsi di dare il patrocinio ad un “Memory” che ricorda uno dei personaggi che più hanno fatto per lo sviluppo dello sport automobilistico non solo torinese: Nino Fornaca.

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