Latvala es il suo precedente…

Port Aventura – Molti si chiederanno come mai Jari-Matti Latvala, che ieri ha concluso la seconda tappa e le speciali su asfalto al primo posto con meno di due secondi su Dani Sordo (Citroen) non abbia pensato seriamente di lasciarsi scivolare indietro in classifica per poter usufruire oggi di una miglior posizione di partenza sugli sterrati che, come si sa, costa a volte a chi deve “spazzare” la strada, molti secondi preziosi. Ebbene, il finlandese si è ricordato di un precedente che lo ha visto protagonista nel 2009 quando si trovava nella stessa condizione. Parliamo del Rally Italia-Sardegna dove, a quel tempo, si affrontava la prima tappa ancora secondo l’ordine della classifica del mondiale piloti e nelle tappe successive secondo la classifica della giornata precedente. Ebbene, in quella gara, dove la concorrenza era sicuramente più agguerrita di oggi, Jari-Matti festeggiò una vittoria da podio a podio su sterrati secchi e polverosi precedendo alla fine Mikko Hirvonen, Sébastien Loeb e Petter Solberg classificatisi nell’ordine alle sue spalle. E li precedette non solo di un paio di secondi ma staccando il suo connazionale di mezzo minuto e l’”extra terrestre” ed il norvegese di quasi due minuti.

Latvala e Sordo tengono duro…

È quindi con la consapevolezza che si può vincere anche “spazzando” le speciali che Latvala si è buttato in questa avventura dell’ultima giornata in Catalogna pur sapendo che non sarebbe stato facile mantenere la leadership fino alla fine. E la prima speciale della giornata gli ha dato in parte ragione visto che sul compagno di squadra Sébastien Ogier e Mikko Hirvonen (Citroen) ha perso poco meno di quattro secondi. Ed anche Sordo e Thierry Neuville (Ford) sono riusciti a contenere i distacchi da chi li inseguiva sui 7 chilometri del primo passaggio della Gandesa.

Neuville giù dal podio…

Ma questo era solo l’antipasto in quanto prima di poter raggiungere il parco assistenza di Port Aventura c’erano da affrontare ancora due prove cronometrate molto più lunghe e queste avrebbero sicuramente dato qualche ragguaglio in più circa le possibilità degli inseguitori. E difatti sui 27 km di Pesells i distacchi hanno cominciato a farsi consistenti. Dietro alla terza guida della VW Andreas Mikkelsen che aveva già fatto segnare lo “scratch” sulla prima speciale si classificava Ogier che infliggeva 12 secondi a Latvala, quasi venti a Sordo mentre Neuville scivolava dalla terza alla quinta posizione a causa di una foratura che gli costava quasi un minuto. Praticamente il neo campione del mondo, prima di affrontare la prova più lunga della giornata (km 35.68), aveva dimezzato quasi il suo distacco.

Ogier come un rullo compressore…
E sulla terza speciale della prima ronde Ogier da un’altra mazzolata ai suoi due rivali che nei suoi confronti perdono quasi 20 secondi così che il trio di testa praticamente si ricongiunge perché tra Latvala ed Ogier ci sono solo ancora 14,5 secondi mentre alle loro spalle Hirvonen, Neuville ed Evgeny Novikov (Ford) possono solo ancora sperare che ai primi tre capiti qualche guaio se vogliono veder migliorata la loro classifica. Per quel che riguarda Ogier c’è veramente da chiedersi come abbia fatto a ridurre di due terzi il suo svantaggio in quanto la molta polvere che rimaneva sospesa nell’aria non facilitava certo il suo compito come quello degli altri piloti mentre Latvala, bene o male, si vedeva confrontato solo con la polvere alzata dagli apripista.

Quando la polvere fa… polemica

E proprio in tema polvere c’è chi, come Hirvonen e Martin Prokop (Ford), che non le hanno mandate a dire circa le condizioni nelle quali hanno dovuto gareggiare. Se il finlandese è ancora stato abbastanza “morbido” nelle sue esternazioni – “è ridicolo che in alcuni punti devi fermarti perché non si vede nulla” più pesante è andato giù il céco: “Gareggiare in simili condizioni è da folli ed è anche pericoloso. Su un lungo tratto dritto sono uscito di strada perché non vedevo più nulla e per riprendere la speciale ho dovuto letteralmente cercare la strada perché la visibilità era praticamente nulla. Una follia”. Punti di vista… E forse, chi si sarà ricordato di un famoso rally del Portogallo nel 1980 quando Walter Röhrl al volante di una Fiat 131 Abarth, senza far tante polemiche, sui 40 km della Arganil inflisse ben 4 minuti al compagno di squadra Markku Alen, con una nebbia che si poteva letteralmente tagliare con il coltello, sarà sfuggito solo uno stanco sorrisetto di circostanza. Ma i tempi sono cambiati e nulla è più come prima. Neppure i piloti…

Ogier ad un nulla da Latvala…

Sulla seconda ronde continua la marcia di avvicinamento di Ogier al primo posto. Sebbene le speciali ora siano più pulite, il francese infligge già sulle prime delle tre PS altri quattro secondi a Latvala e Sordo. E proprio questi pochi secondi bastano per scalzare lo spagnolo dalla seconda posizione e portarsi praticamente in scia al leader.

Ogier leader, Latvala pompiere e Sordo a casa…

Ma i colpi di scena arrivano nella speciale successiva con Sordo, in vantaggio su Latvala negli intermedi, che verso la fine della piesse sbatte e danneggia una sospensione e si vede così costretto a ritirarsi mentre Latvala termina la PS con delle fiamme che escono dal vano motore della sua Polo R WRC. Il finnico, aiutato dai marshals, spegne il principio d’incendio e poi prosegue ma non più come leader in quanto Ogier, rifilandogli ulteriori 12 secondi, l’ha relegato al secondo posto. Con Sordo oramai sulla via verso l’albergo, Hirvonen eredita dallo spagnolo il terzo posto e con una ventina di secondi precede un Neuville che ancora non ha completamente rinunciato ad un posto sul podio.

Ogier: e sono 9 di cui quattro di fila

Nell’ultimo tratto cronometrato Ogier ha nuovamente piazzato una botta delle sue concludendo così la gara al primo posto e conquistando così, oltre al titolo iridato già fatto suo in Francia, anche la sua nona vittoria stagionale e la quarta consecutiva. Un ruolino di marcia quello del pilota di Gap degno del miglior Loeb. Al secondo posto ha terminato un Latvala che è stato autore di una grande gara ma che non è bastata per tenersi dietro lo scatenato Ogier. Difficile dire quanto abbia influito il contrattempo nella penultima speciale quando un principio d’incendio si è sviluppato nel vano motore della sua VW. Hirvonen. Con la solita prestazione “così così” alla fine ha trovato il terzo gradino del podio e questo più per demerito di Sordo che non suo mentre Neuville ha oggi pagato pesantemente il fatto di non esser riuscito a trovare un assetto adeguato sulle due tappe d’asfalto. Comunque il quarto posto finale ed il secondo nella Power Stage gli permettono di occupare ancora con un certo agio la seconda posizione nel mondiale piloti con 14 punti di vantaggio su Latvala. Con il ritiro di Sordo la Volkswagen ha conquistato matematicamente anche il suo primo titolo Costruttori

A punti sono finiti anche…

Detto dei primi quattro c’è da segnalare la quinta posizione di Novikov che per una volta non ha fatto danni e così ha terminato davanti ad un di nuovo deludente Oestberg. Decisamente il norvegese si trova in un momento no e con queste prestazioni potrebbe essere per lui difficile trovare un volante per la prossima stagione. Da sottolineare il buon debutto con una World Rally Car di Hayden Paddon che con una Fiesta ha terminato all’ottavo posto dietro a Martin Prokop (Ford) e davanti a Robert Kubica (Citroen) che ha dominato il WRC2 e Abdulaziz Al-Kuwari, anche lui al debutto con una Ford Fiesta WRC.

A Kubica il mondiale WRC2

Nel WRC2 solita passeggiata di Kubica che aveva bisogno questa vittoria per laurearsi campione del mondo di categoria. Il polacco, anche quando i suoi più forti rivali – Elfyn Evans (Ford) e Sepp Wiegand (Skoda) – erano ancora in gara non ha mai avuto problemi a tenerseli dietro ed il suo vantaggio all’arrivo sul podio finale che supera di lungo i quattro minuti su Yazeed Al Rajhi (Ford) e i 14 su Robert Barrable (Ford) la dicono lunga di come abbia dominato la gara. Ora, come premio per la conquista del titolo, l’ex driver di Formula Uno potrà partecipare al prossimo Wales Rally GB al volante di una Citroen DS3 WRC. Forse un preludio di quanto vedremo l’anno prossimo se il polacco deciderà di restare fedele ai rallies. Lorenzo Bertelli e Mitia Dotta (Ford) che occupavano la 21. Posizione e la 6. Nel WRC2 hanno abbandonato nell’ultima speciale della giornata. Marco Vallario e Antonio Pascale (Mitsubishi) hanno invece terminato 7. nel WRC2 e 37. assoluti.

Iberiche le vittorie nel WRC3 e nel JWRC

Vittoria spagnola invece sia nel WRC3 con Enrique Ojeda (Citroen) che ha preceduto il collega di marca Mohammed Al Mutawaa che nello Junior WRC dove Yeray Lemes ha fatto meglio di Marius Aasen mentre lo svizzero Michael Burri, dopo due tappe tribolate a causa di un’influenza, si è ritirato a metà dell’ultima giornata quando era 6. nel JWRC e 31. assoluto. (RS)

Classifica Finale (15 speciali):
1. Ogier-Ingrassia (Fra, VW Polo R WRC) 3:33.21,2
2. Latvala-Anttila (Fin, VW Polo R WRC) 32,9
3. Hirvonen-Lehtinen (Fin, Citroen DS3 WRC) 1.13,7
4. Neuville-Gilsoul (Bel, Ford Fiesta RS WRC) 1.33,9
5. Novikov-Minor (Rus/Aus, Ford Fiesta RS WRC) 2.01,0
6. Oestberg-Andersson (Nor/Sve, Ford Fiesta RS WRC) 2.26,0
7. Prokop-Ernst (Cze, Ford Fiesta RS WRC) 4.55,8
8. Paddon-Kennard (Nzl, Ford Fiesta RS WRC) 6.55,7
9. Kubica-Baran (Pol, Citroen DS3RRC) 11.14,1
10. Al Kuwari-Duffy (Qat/Irl, Ford Fiesta RS WRC) 13.26,8

11. Al-Qassimi-Martin (Are/Gbr, Citroen DS3 WRC) 13.30,5
12. Al Rajhi-Orr (Sau/Gbr, Ford Fiesta RRC) 16.29,9
13. Ojeda-Odriozola (Esp, Citroen DS3 R3T) 23.

 

articolo di : Rolando Sargenti
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