Riassunto dell’ottava tappa in due parole: tantissimi chilometri. La Speciale per i concorrenti inizia dopo 400 chilometri di trasferimento verso il Cile, mentre le assistenze devono percorrere 600 chilometri che comprendono anche il passo di Jama che porta in Cile.

La Panda scappa dal bivacco di Salta al mattino presto, subito dopo le sei, verso un’altra giornata di fatica e di passione. Anche il Daily e il Trakkerlasciano tempestivamente il bivacco per il lungo trasferimento che toccherà le Ande e li porterà a quota 4500 metri sul livello del mare. Il briefing ha dato notizie confortanti e tutto il team parte fiducioso.

È da un viaggio come questo che si capisce una volta di più perché la Dakarsia una gara unica, oltre che un’impresa faticosa: raggiungendo le Salinas Grandes sui passi andini per valicare il confine tra Argentina e Cile si incontrano paesaggi di rara bellezza selvaggia, capaci di dare conforto e sollievo dalle grandi fatiche di questi giorni di gara. Il deserto arido e i corsi d’acqua che improvvisamente si svelano sono visioni che riempiono gli occhi di bellezza e lasciano letteralmente estasiati.
Il team di assistenza però non può distrarsi troppo: il viaggio prosegue, l’attenzione sempre rivolta agli informatori sull’andamento della speciale per la Panda e per i camion che la seguono silenziosi e indispensabili.

Salire su questi picchi significa affrontare strade e piste che sembrano scale, talvolta molto ripide e impegnative. Quasi al culmine di una di queste piste ilDaily soccorre il suo fratellino in panne del team De Rooy. La Dakar è anche questo, i momenti di solidarietà, momenti topici e significativi che trasformano una gara in un evento unico nel suo genere.

Si riparte, e in poche ecco il bivacco di Calama, in Cile, dove una sorpresa piacevolissima attende l’assistenza: la Panda è già arrivata!

Anche oggi la PanDAKAR ha portato a termine la sua missione, anche seGiulio chiosa: “Non è stato facile oggi: ho preso un colpo sull’anteriore sinistro e rovinato il paraurti. Per noi è sempre difficile perché il passaggio di molti concorrenti prima di noi danneggia irreparabilmente la pista e ci rende la vita molto dura”. Ma la Panda continua a stupire e a far sognare tutti.

Simon a sera raduna gli equipaggi, si decide la strategia del giorno seguente in base alle informazioni raccolte pochi minuti prima al briefing.

L’avventura continua, il team PanDAKAR non si arrende: oggi l’attende lanona tappa, e il deserto pieno di Atacama verso Iquique. L’azzurro delmare farà la sua comparsa oggi per la prima volta.

Iquique è una delle tappe classiche della Dakar in Cile e il bivacco è proprio a pochi passi dal mare, che si intravede sullo sfondo dei tendoni. L’arrivo al bivacco, al traguardo, è uno dei più suggestivi dell’intera competizione.

In più, quest’anno c’è una novità. In passato i veicoli in gara scendevano da una ripida discesa proprio di fronte al bivacco, e per un solo anno scesero da un’altra discesa, sempre molto ripida, accanto al bivacco. Domani, per la prima volta, affronteranno la discesa che si trova in mezzo alle due già testate: l’organizzazione parla di una inclinazione del 30 per cento e sconsiglia a tutti di toccare i freni, onde evitare capottamenti in avanti. Lo spettacolo è assicurato, soprattutto per l’arrivo dei due ruote motrici.

E come premio finale, lo spettacolare panorama sull’Oceano Pacifico.

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