Sanremo/San Romolo Giovedi 3 aprile.

“E se andassimo a cena da Dall’Ava?” sentezia Antonio Biasioli,noto fotografo padovano.
Questa è un’idea che non si può rifiutare.A Sanremo sta per calare la sera, i piloti domani affronteranno le prove speciali e vanno a riposare presto; per gli appassionati invece il giovedi sera può essere sinonimo di “gustarsi” una serata speciale e così partiamo in direzione San Romolo.
Da Sanremo a San Romolo non vi sono molte strade, ma all’andata scegliamo di passare per Coldirodi teatro poche ore prima dello Shake Down. Durante i 30′ di percorso si parla solo di Rally, della bellezza delle prove speciali, del paesaggio che si gode dalle alture sanremesi,percorrendo quelle strade si entra nella storia del rallysmo mondiale a ricordarcelo anche le frenate che notiamo nelle staccate e le scritte sui muri.
Giunti quasi a San Romolo un intoppo,un carro atrezzi sta caricando la Peugeot 207 S2000 che Bryan Bouffier ha distrutto durante il pre gara,la strada è veramente stretta e senza un piccolo slargo non so come ce la saremmo cavata,poco più avanti nel buio più completo un ragazzo con il paraurti anteriore se ne va lungo la strada,anche questo è Rally anche questo è “souvenir”.
Arriviamo a destinazione “Ristorante Dall’Ava” e fuori dal locale una Porsche 911 N°26 che evidentemente conosce bene la storia motoristica sanremese, è un equipaggio finlandese che dopo aver verificato ha deciso di venire fin quassù con la macchina da gara,chapeaux.
Nonostante Biasioli mi avesse detto che non vedeva Orlando Dall’Ava da circa 40 anni i due si riconoscono immediatamente,tra i due c’e’ feeling,sintonia,anche perchè qualche anno prima si erano sentiti per un libro riguardante l’Opel Kadett Gte (ndr Antonio Biasioli oltre che fotografo ha all’attivo 4 volumi su altrettante vetture prestigiose da Rally).
Il ristorante è a conduzione familiare, Orlando con la moglie ma anche il figlio Davide,noto endurista di ottimo livello,con la fidanzata.
Il personaggio è semplicemente squisito come il menù che accompagna la nostra cena-chiaccherata.

Il Sig.Orlando Dall’Ava come giunge a San Romolo ?
“Le mie origini sono venete,precisamente di Arzignano (Vicenza) ma fu mio padre ad arrivare in Liguria dopo la 1°guerra mondiale,era un boscaiolo se esiste tutto quello che vedete e grazie a Lui. Prima ha costruito una piccola casa poi piano piano ci siamo allargati fino alla struttura attuale.Il ristorante nasce nel 1950”.

Cosa faceva prima di correre e come mai iniziò con i Rally ?
” Ero un collaudatore Fiat che girava per il mondo alla fine degli anni”60,il mio incarico preciso era “Collaudatore Reparto Esperienza” in verità iniziai a correre in moto con la velocità,come Amilcare Ballestrieri,ho corso con Moto Morini,dove ho anche lavorato,e Aermacchi esclusivamente moto a 4 tempi.Iniziai a correre perchè un dirigente dell’azienda dove lavoravo mi chiese di fare da suo navigatore, dopo mi passò il volante e andò decisamente meglio”

Quale fu la prima gara ?
“Sanremo 1967 su Fiat 850 coupè,equipaggio Dall’Ava-Macario,vincemmo la classe,a quei tempi avevamo i numeri bassi perchè i piloti più forti e le macchine più potenti partivano in fondo”

La sua carriera come proseguì ?
“Poi ricordo la Fiat 128 e nel 1970 una Fiat 125 S Ex Ceccato con la quale feci il Sanremo. Il problema maggiore era la mancanza di soldi,inutile girarci intorno,non ne avevo e correre era un problema.Però nel periodo che va dal 1971 al 1974 arriva in aiuto il Jolly Club che mi dà una Lancia Fulvia 1.6 gr.3 e riesco a correre senza spendere,il mio navigatore è Sergio Maiga. Nel 1972 faccio il Rallye Montecarlo con un Opel Manta.Roberto Angiolini mi chiama anche “Maresciallo dell’aria” dopo che riesco a capottare tre vetture in breve tempo,ovvero,il muletto,la vettura da gara e per concludere la vettura di Serena Pittoni (ndr Lancia Fulvia)”
1973 - Dall'Ava-Maiga (Lancia Fulvia HF) 1
(4 regioni 1973 Dall’Ava-Maiga)

Del periodo Alfa Romeo ?
“Furono i due anni più redditizzi in quanto ero stipendiato.Nel 1974 ho corso con l’Alfa Romeo Berlina 1.8 gr.2 con la quale feci un 8° al Sanremo con Russo al mio fianco.Nel 1975 invece ero collaudatore per una vettura che non corse mai l’Alfasud Coupè”.

Il finale di carriera ?
“Nel 1976 corro su Opel Kadett Gte sempre con Russo e nel 1977 la mia ultima gara su Alfa Romeo Alfetta GTV 2.0 sempre qui al Sanremo”

La gara più bella ?
“Fu ad un Rally del Portogallo con la Fulvia.Allora i C.O. erano tirati,stavo andando benissimo in quel trasferimento davanti a me c’era Aaltonen su datsun e io incollato con la Fulvia alla fine del tratto il finlandese mi disse “Tu grande pilota” fu la gara dove fui più competitivo.Andavo davvero forte,forse troppo in quanto affrontai un salto troppo velocemente e la macchina si ruppe poco dopo,credo causa quel salto,ebbene fu l’unica volta che piansi per una gara andata male”.

Di oggi cosa ci racconta ?
“Come vedete San Romolo è un posto isolato,i tempi sono cambiati,per fortuna ogni tanto passa un gruppo di appassionati o qualche raduno a far rivivere queste zone. Spesso vengono dei possessori di Porsche dalla Germania, si chiude la strada per il passo Ghimbegna e Walter Rhorl si mette a guidare facendo divertire i fortunati passeggeri.Ieri sera a mangiare c’erano “Lucky”,”Rudy”,la Pons e altri piloti ma quando il Rally passa tutto diventa tranquillo.”

Per gli appassionati consiglio di mettere in agenda una visita al Ristorante Dall’Ava sulle pareti campeggiano foto,dediche e targhe Rally e il tempo scorrerà gradevolmente.d’altronde Dall’Ava sta a Sanremo come La Remise sta al Montecarlo.

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