Una regina del passato non incute timore – almeno non è il primo sentimento che ti cattura – ma merita rispetto e ti attira immediatamente con un rumore che fa rabbrividire le attuali Formula 1. Si presenta in questo modo la Lancia 037 Totip di Claudio Covini al test organizzato in collaborazione con la nostra testa a Fortunago, grazie all’impegno dei commissari e di alcuni volontari che hanno permesso di trascorrere una bella giornata tra tornanti, un bicchiere di birra e qualche risata in compagnia.

Il parterre de roi non è affatto scarso, anzi. Per certi versi rimango sorpreso, ma in fondo capisco che la passione per la specialità è ancora tanta. Semmai a colpirmi è il fatto che tutti aspettassero con spasmodica attesa la 037, quasi fosse una celebrità arrivata da quale parte del mondo. La vettura si palesa intorno alle 16, e attira immediatamente l’attenzione dei presenti. Claudio Covini ci premette di attaccare un adesivo sulla vettura – in un punto che non rovina la livrea originale – e inizia a salire e scendere lungo il percorso con un gran ritmo.

Me ne accorgo da fuori, me ne accorgo da dentro. Eh si, perché pochi minuti dopo, grazie all’intervento del collega, amico e collaboratore di Rally.it, Marco Bonini, salgo a fianco di Claudio per un test su una vettura a me sconosciuta, almeno per quanto riguarda la possibilità di vederla gareggiare. Sono nato nell’epoca delle World Rally Cars e, nonostante qualche dispiacere nel non poter vedere una scuderia italiana nella serie, me ne sono sempre fatto una ragione di non aver mai potuto ammirare i “mostri” del Gruppo B. Salgo a fianco di Claudio, mi allaccio le cinture e metto l’interfono.

L’abitacolo della vettura sarebbe un ufficio perfetto, e neanche il primo dialogo tra me e il pilota riesce a togliermi il sorriso. “Andiamo giù pianino” mi spiega Claudio, aggiungendo che le gomme della 037 erano particolarmente consumate. Il “pianino” non si è visto, abbiamo effettuato due passaggi – uno in salita e l’altro in discesa – davvero ottimi, senza imprecisioni nella guida e con l’emozione che cresceva chilometro dopo chilometro. Una vettura sorprendente soprattutto per l’aspetto “racing” negli interni e negli esterni che colpisce l’occhio degli appassionati soprattutto se paragonata alle vetture moderne. Sembra quasi che le vetture del passato restituiscano il piacere della guida.

Alla bandiera rossa del commissario capisco che il mio tempo su una delle regine del passato sta per scadere, ma si tratta sicuramente di un “arrivederci”. Non sono un pilota, non sono un navigatore ma sono un appassionato e le emozioni non si dimenticano. Insomma, con la 037 è stato amore a prima vista e sicuramente ci rivedremo, in prova speciale, a un raduno, in un altro test… Il ringraziamento a Claudio Covini e a Marco Bonini per la riuscita di questo test esclusivo nelle strade del pavese è veramente d’obbligo. Alla prossima!

Luca Piana

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