Passato il Rally d’ Italia Sardegna la carovana del Campionato del Mondo Rally ha posizionato le proprie strutture in Polonia, a pochi passi dal confine con la Lituania. Dopo 5 anni il rally polacco torna ai massimi regimi, ospitando la settima prova della massima espressione dei rally. Tanti i motivi per seguire la gara, a partire dalle difficili condizioni che gli sterrati polacchi andranno ad offrire agli equipaggi, per dirla in breve basti guardare quelli scelti lo scorso anno in un qualsiasi video della passata edizione valevole per l’ ERC, corsa interamente in un terreno viscido e fangoso a causa delle incessanti piogge.

Tante anche le lotte interne, in particolare quella tra il capo classifica Sebastien Ogier e il principale inseguitore Jari Matti Latvala, entrambi ritirati nell’ ultima edizione della corsa polacca disputata nel 2009. Da una parte il dovere di allungare nei confronti di Jari, mentre dall’ altra, la parte finlandese, un titolo che potrebbe essere ancora piu vicino degli altri anni, nonostante per affermarsi il francese non lascerà di certo molti margini di speranza. Da seguire sarà anche la gara di Mads Ostberg, un pilota che in questa stagione è ancora tutto da scoprire, e forse l’ unico capace di inserirsi quanto meno tra i due appena citati e la Polo WRC del terzo incomodo Mikkelsen.

Anche il norvegese, a bordo di una Subaru Impreza S14 WRC, ha già disputato la corsa andando a segnare anch’ egli un ritiro, proprio all’ inizio dell’ ultima tappa. Tornando al finlandese della VW, il pilota del nord gareggerà con la mente ben lanciata verso quell’ amaro ritiro del 2009, costretto allo stop proprio sull’ ultima prova, una brevissima speciale spettacolo, dove Jari stallonò mandando alle ortiche una doppietta Ford davvero golosa per Wilson. Riprendendo il discorso di Ostberg, il norvegese pare molto deciso a lanciarsi verso la conquista di un altro gradino del podio, con Mads dichiaratosi molto fiducioso e pronto.

In casa Ford Hirvonen non può deludere in una gara conosciuta e conquistata. Per lui l’ obbligo di continuare la serie positiva appena ricreata, Sardegna esclusa, dopo l’ uscita da un periodo Citroen non proprio rose e fiori, ma non andiamo troppo indietro. In casa Hyundai arriva invece una ghiotta occasione per Hanninen, che in Sardegna ha fatto storcere il naso a non pochi dirigenti Hyundai, malcontenti di come Juho abbia gestito l’ importante risultato andato a costruirsi durante le prime speciali, anche se nel corso della gara sappiamo tutti che tale non sarebbe rimasto. Vedremo inoltre se la i20, riuscirà ad uscire dagli sterrati distruttivi della Polonia senza problemi meccanici, cosa a cui la prossima evoluzione del motore sembra poter dare, secondo il team, una toppa incisiva al problema.

Secondo round per gli Junior, che con le vetture della casa della doppia spiga dovranno dimostrare di saper arrivare in fondo in una gara dove si potrebbe partire in tanti ed arrivare in pochi. Ai blocchi di partenza ritroviamo le DS3 R3T dei nostri Simone Campedelli (sesto in Portogallo) e Simone Tempestini, con Lefebvre, tanto per non farsi mancare nessun campionato Junior, che al momento guarda tutti dall’ alto pienamente soddisfatto della gara portoghese. Al via anche la seconda prova del trofeo DMACK, uno Junior per tasche piu leggere possiamo dire ma assolutamente di valore, che mette comunque in evidenza piloti che fino allo scorso anno correvano con le piccole Fiesta R2 nell’ ex Junior, come Suarez o Lemes. Nella partita anche Gilbert, che riprende i propri passi iniziati in Portogallo dopo le tre uscite con la poco conosciuta Fiesta R5, in Messico, Argentina e Sardegna.

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