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L’opinione – Hirvonen lontano dagli standard M-Sport. E Wilson non le manda a dire…

“I panni sporchi si lavano in casa” recita un noto proverbio. Ma evidentemente a tutto c’è un limite. E così alcuni “panni” sono finiti in prima pagina con tanto di dichiarazioni che fanno pensare a una spaccatura interna al team M-Sport. Al boss Malcolm Wilson non è andata giù l’opaca prova di Mikko Hirvonen al Rally di Finlandia, gara di casa per l’ex vicecampione del mondo, e ha deciso di divulgare pubblicamente il suo malcontento.

Una situazione insostenibile accentuata dal quinto posto sulla terra finnica, dove il manager inglese si aspettava ben di più dal suo team mate. Wilson non ha mai fatto una propaganda globale e non ha di certo steso tappeti rossi per il ritorno “a casa” di Mikko, che ha accettato di buon grado il ritorno in Ford per mancanza di alternative concrete. Il team M-Sport sa benissimo che questo è un anno di transizione, però ha chiesto a inizio stagione al suo leader di centrare alcuni risultati per dare maggiore credibilità alla struttura inglese.

Il Rally di Finlandia era segnato sul calendario con il bollino rosso, in quanto gara di casa di Hirvonen. Che, nonostante un buon ritmo per tutti e quattro i giorni, ha concluso solo in quinta posizione, “inseguito” da Juho Hanninen che nel corso della prima tappa è stato costretto al ritiro per incidente. Ora Wilson ha deciso di far saltare il banco e di pungolare i suoi piloti, Hirvonen in quanto leader in testa, per ottenere dei risultati. La fucina di casa M-Sport pullula di giovani talenti, da Pontus Tidemand ai giovani della D-Mack Academy, senza dimenticare i piloti del WRC-2. Insomma, per Hirvonen il team inglese è davvero l’ultima spiaggia e se i risultati non dovessero arrivare entro il Rally d’Australia l’addio a fine anno sembra davvero scontato.

Luca Piana