Torna il campionato Raceday Ronde Terra. E lo fa con una classicissima. Il Ronde Val d’Orcia. Nella galassia di 6 appuntamenti disegnata dagli uomini di Alberto Pirelli per allietare i weekend degli appassionati di rally su terra, nulla è stato lasciato al caso ed ogni evento porta con se un ricco bagaglio di spettacolo e ricordi. Ne è un esempio lampante il rally che si disputerà nel fine settimana del 25 e 26 ottobre 2014 in quel di Radicofani, comune toscano di mille anime e poco più sito sul margine geografico che separa la provincia di Siena da quella di Viterbo. Spettacolo e ricordi, dicevamo. Si perché il 6° Ronde della Val d’Orcia può fregiarsi di un parco partenti di altissimo livello, che porterà nell’antico abitato medievale cavalieri, cavalli e cavalleria. Sono infatti 78 i purosangue pronti a darsi battaglia sugli 11km della mitica prova speciale senese, da ripetersi quattro volte; un numero che non nasconde l’alto valore qualitativo degli uomini d’arme e dei loro destrieri.

 

Tra essi spiccano 5 WRC, quattro vetture S2000, due R5 e quattro mezzi appartenenti alla classe R4. Si parte, noblesse oblige, dalle auto che hanno solcato il palcoscenico mondiale: a bordo della fida Citroen C4 ritorna a calcare la terra del centro Italia Luca Bertin, navigato da Giuseppe Zamboni. Il duo è pronto a sferrare l’attacco alla vetta della classifica assoluta dopo l’ottimo secondo posto del Nido dell’Aquila. Insieme a loro si faranno notare per grinta e determinazione Luciano Cobbe e Maurizio Ferrecchi, giunti rispettivamente quinto e ottavo sul monte Pennino e desiderosi di riscatto. Da segnalare tra le World Rally Car il graditissimo ritorno nella serie per terraioli del veronese Luca Hoebling, conoscitore delle strade toscane e vincitore, nel marzo di quest’anno, del Città di Arezzo. A battagliare con l’obiettivo di raggiungere un piazzamento di prestigio ci sarà anche Massimo Snichelotto, al volante della mitica e nostalgica Peugeot 206 WRC. In R5 spicca come pilota prioritario ed apripista del gruppo il forte Mauro Trentin, coadiuvato da Alice De Marco alle note. Il duo, dopo il lusinghiero settimo posto assoluto nelle Marche, intende continuare l’avvicinamento alla Peugeot 208 T16, una belva che pochi sono riusciti a domare, sia nel Bel Paese, sia in Europa. Sul sedile di guida di un altro purosangue moderno appartenente alla classe R5, di nome Ford Fiesta, troviamo poi Nicola Caldani, maestro delle strade sterrate italiane che non mancherà di sorprendere rivali e pubblico.

 

Segue il quartetto di Peugeot 207 S2000, guidato dallo svizzero Federico Della Casa, pilota di caratura mondiale con i suoi piazzamenti nello junior WRC, pronto a scombinare le carte in classifica insieme ai colleghi Andrea Smiderle, Luca Cecchettini e Davide Catania. Altrettanto combattuta sarà la classe R4 che vedrà schierati il locale Valter Pierangioli, il plurititolato Giuseppe Grossi, il promoter della serie, Alberto Pirelli, ed il plurivincitore del Val d’Orcia Alessandro Taddei, tutti su Mitsbishi Lancer Evo IX. Sempre affascinante e combattuta, la classe N4 propone un nugolo di Mitsubishi Lancer e Subaru Impreza decisi a sfidarsi sul filo dei decimi di secondo. Tra i temerari piloti della categoria produzione segnaliamo il finlandese Arminen, il livornese ex pistaiolo Fabrizio Gini, Michele Piccolotto, Andrea Succi e Francesco Fanari, grande protagonista della scalata del Nido dell’Aquila, terminata in terza piazza assoluta. Unica nota stonata, l’assenza del leader provvisorio del campionato Raceday, Mauro Spagolla, il quale ha dovuto rinunciare alla trasferta toscana; in questo momento lo immaginiamo certamente preso nella preparazione del prossimo ritorno nella serie, alla difesa di un primato che rischia seriamente di passare nelle mani dei suoi coriacei avversari.

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