Buona la terza. Dopo due tentativi di conquista della vetta finalmente Teemu Arminen ed il copilota Tuomo Nikkola hanno raggiunto il tanto agognato successo. L’impresa dei finnici è stata portata a compimento in quel di Cingoli, dove ha avuto luogo la 7° edizione della Ronde Balcone delle Marche, terza prova del Challenge Raceday Ronde Terra. Il duo, a bordo della lucente Subaru Impreza N14 di gruppo N, ha condotto la gara per tutta la sua durata, gestendo accuratamente il monte secondi guadagnato nelle tre ripetizioni della speciale “Lago di Cingoli” alla partenza della quarta ed ultima tornata. Il Flying Finn classe ’76 si è quindi dimostrato abile nell’amministrare il ritmo di gara, pregio da abbinare alle già risapute doti velocistiche messe in mostra nei due precedenti appuntamenti che hanno aperto la stagione del Raceday Ronde Terra. Detto di Arminen e della sua cavalcata, da rimarcare sono anche le prestazioni dei suoi due coinquilini sul podio, Francesco Fanari e Luciano Cobbe. Il primo, a bordo della Mitsubishi Lancer Evo IX di classe N4, ha mantenuto un ritmo altissimo e costante, meritando la seconda posizione assoluta a circa 26 secondi dal vincitore; il secondo, al volante di una Ford Focus WRC, meno martellante nelle prestazioni, può vantare però il successo parziale alla fine della PS4, una terza posizione assoluta frutto di una rimonta culminata proprio allo scadere delle contese e la vetta nella classifica a punti della serie con 41,5 punti.

Il colpaccio di Cobbe ha danneggiato proprio all’ultimo momento l’ottima prestazione dello svizzero Federico Della Casa, giunto nelle Marche con l’obiettivo di macinare chilometri per adattarsi alla potenza della Ford Fiesta WRC; le difficoltà registrate nell’ultima boucle hanno fatto si che l’elvetico, coadiuvato da Pozzi, fosse sopravanzato anche da un redivivo Giuseppe Grossi, navigato da Pavesi, costantemente ai piedi del podio con la Mitsubishi Lancer Evo IX di classe R4. Nel mini campionato delle ruote motrici non sono mancate emozioni con la vittoria perentoria di Federico Laurencich, su Renault Clio R3C, braccato fino all’ultimo dagli attacchi portati da Vagnini, anche lui a bordo di una due volumi della Règie. Il sanmarinese, nel corso della sua rimonta, ha avuto la meglio sul connazionale Chiaruzzi, giunto terzo, ma non è riuscito nello sferrare il colpaccio ai danni del leader di categoria, distante appena tre secondi. Da rimarcare inoltre il risultato finale dell’esperto Edo Bresolin, settimo assoluto al volante di una Ford Fiesta R5 di ultima generazione e di Luca Vicario, abituale protagonista nei rally degli anni Ottanta, alle prese con una Peugeot 206 WRC che ha saputo condurre dalla quarantesima alla diciannovesima piazza della generale.

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