150 iscritti.

Nomi di primissimo livello del rallismo tricolore e non solo.

Il ritorno di Juha Kankkunen.

L’ultimo hurrà da apripista di Mikko Hirvonen; l’unico, insieme a Marcus Gronholm, ad aver osato impensierire fino all’affronto il più grande pilota di rally di tutti i tempi, Sua Maestà Sebastien Loeb.

Il piatto del 16° Prealpi Master Show non è ricchissimo, è straripante. E presenta tantissimi punti di interesse. La competizione, organizzata dalla Motoring Club di Gabriele Favero, darà modo di assistere, a chi si trovasse nelle vicinanze di Sernaglia della Battaglia, in provincia di Treviso, nei giorni del 6 e 7 dicembre 2014, ad un evento di altissima caratura sportiva.

Giunto alla sua decima edizione, il Prealpi Master Show, nella sua versione di Ronde delle Prealpi Trevigiane, è incastonato come una gemma nel calendario del campionato Raceday Ronde Terra, quarto appuntamento dei sei che compongono la serie gestita con passione e piglio dagli uomini di Alberto Pirelli; ma seppur primus inter pares, l’agone che avrà luogo nel fine settimana tra Sernaglia e Farra, può definirsi come un caso più unico che raro nell’asfittico scenario del traverso tricolore; questo sia per il numero esorbitante di iscritti, fatta una media con gli altri eventi dello Stivale, sia per la folta pattuglia di piloti stranieri che da molti anni valicano le Alpi per venire a bruciare un po’ di gomma lungo le tecniche speciali che caratterizzano il territorio della provincia di Treviso.

E per stranieri non si intende solo piloti sconosciuti provenienti da altre nazioni, carneadi che a tempo perso trovano il budget per una trasferta con la famiglia; in questo caso si parla di “mostri sacri” del volante, gente che da del “tu” all’asfalto. Ma anche semplicemente campioni di rally, passati e presenti, che intendono celebrare l’organizzazione ed il pubblico di Sernaglia per aver, in tempi lontani, benedetto la loro carriera, poi balzata agli onori della cronaca intercontinentale.

Piloti che diventano amici, figli adottivi di Favero & Co. come appunto Juha Kankkunen e Mikko Hirvonen.

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Il primo, inutile dirlo, è il mito vivente della stagione più pazza dei rally iridati, quella che va dalla fine degli anni ’80 all’inizio dei ’90. KKK è il quattro volte iridato che ha messo tutti in riga prima con la Peugeot 205 Turbo T16 di gruppo B, poi con la Toyota Celica Turbo 4WD, passando per due corone conquistate a bordo della regina Lancia Delta HF Integrale nelle stagioni ’87 e ’91. Un gigante che recentemente ha deliziato i suoi estimatori al RallyLegend di ottobre sempre sul sedile di guida della Delta Integrale.

 

 

Il secondo finnico è stato l’ultimo grande rivale di Seb Loeb. Mikko Hirvonen da Kannonkoski, classe 1980, vanta un palmares di 163 rally mondiali disputati, con 15 vittorie, 254 speciali vinte e 68 podi. Un campione grande ed umile allo stesso tempo, giunto apparentemente “stanco” alla fine della carriera in WRC, ma desideroso di salutare tutti i suoi fan italici in veste di apripista della manifestazione, con tanto di tuta, casco ed auto “vintage”; quella Subaru Impreza WRC ’01 che, nel 2002, lo ha avvicinato alla vetta del rallismo che conta con un successo inatteso.

Mentre Mikko, come detto, aprirà le danze sulla vettura 0, KKK sarà a bordo di una recente Citroen C4 WRC per darsi battaglia insieme ai più importanti nomi del rallismo tricolore. Tra questi nomi menzioniamo Paolo Porro, affiancato da Anna Tomasi alle prese con la cavalleria di una Ford Focus WRC, Mauro Trentin ed Alice De Marco, passati dalla Peugeot 208 T16 alla Fiesta WRC, pronti a sferrare il colpo decisivo per agguantare la vetta del campionato Raceday, Luciano Cobbe navigato da Fabio Turco, in testa alla classifica del medesimo campionato su Ford Focus WRC 08 e Luca Matteo Bertin, di ritorno nella serie dopo lo stop del Balcone delle Marche, anche lui a bordo di una bianca Citroen C4 WRC.

Chiudono il parterre de roi della massima categoria Simone Romagna e Adriano Lovisetto al volante, rispettivamente, di una Ford Focus e di una Fiesta. Nomi di spicco aprono l’elenco delle super 2000: Vittorio Caneva con Mauro Peruzzi su Peugeot 207 s2000 ma soprattutto Alessandro Bettega, con alle note Simone Scattolin, anche lui a bordo di una integrale del Leone per divertirsi e divertire. Nel gruppo dei favoriti diranno la loro anche Luca Cecchettini su Peugeot 208 R5, il duo dei Tempestini, Marco e Simone, nell’abitacolo di due Fiesta R5 e, in classe N4, i ragazzi terribili Arminen e Fanari, sempre pronti a ruggire quando si tratta di viaggiare su terra.

La speciale pronta per essere divorata dalle ruote motrici degli iscritti è la storica, ormai, “Master Show”, in parte rinnovata per dare ancor più spettacolo al pubblico ed ancor più interesse ai piloti; lunga 10 km tondi tondi offre un mix perfetto di tratti sterrati ed asfaltati, allunghi, bivi, porzioni di misto veloce ed anche un discreto Jump, il Pillo’s Jump.

 

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