Per la prima volta le micidiali Delta entrano nell’elenco iscritti dello storico, dopo aver dominato sette edizioni del moderno. Nelle mani di Peter Zanchi, “Lucky” e “Pedro”, oltre che del gentleman Carlo Falcone si presentano come le vetture da battere. Ma attenzione anche alle velocissime Lancia 037 ed alle muscolose Porsche 911. senza dimenticare la Lancia Stratos del francese Erik Comas, un pilota che vanta trascorsi in Formula 1. Partenza venerdì alle 16,45, arrivo sabato alle 16,16 dopo 11 prove speciali e 147 chilometri cronometrati

Il tempo delle parole è finito. Le elucubrazioni pregare si sono ormai spente per lasciare il palcoscenico al mondo dei motori. Il 30° Sanremo Rally Storico è pronto a confrontarsi con le 11 prove speciali, per un totale di 147 chilometri cronometrati su 297 di percorso. A partire dalle 16,45 di domani, venerdì 10 aprile, i 61 iscritti alla gara si avvicenderanno sulla pedana di avvio di Piazza Adolfo Rava, prima di dare l’assalto alle prove speciali di San Romolo, Semiogo e Bignone, per poi tornare alle 19,14 in Piazza Adolfo Rava per 50 minuti di relax, prima di rilanciarsi sulla ripetizione della San Romolo e sulla “Mini Ronde” di quasi venti chilometri che unisce le speciali di Semiogo e Bignone. Fermata notturna in Piazza Borea d’Olmo, davanti al teatro Ariston, per il riordino notturno per ripartire sabato mattina per le tre prove nell’entroterra di Imperia a San Bartolomeo, Passo del Maro e Vignai da ripetere due volte, con un lungo riordino nel cortile dello stabilimento Carli di Imperia. Per tornare poi a Sanremo dove alle 16,16 di sabato 11 aprile i concorrenti superstiti sfileranno per raccogliere gli applausi del pubblico.

Al 30° Sanremo rally Storico sono iscritti 61 equipaggi provenienti Norvegia, Svezia, Finlandia, Ungheria, Inghilterra, Germania, Francia e naturalmente dall’Italia. Osservate speciali sono le Lancia Delta del bresciano “Pedro” del vicentino “Lucky”, e del milanese Peter Zanchi, che rappresentano la grande novità dell’edizione 2015 del rally storico. Le Delta sono le vetture che vantano il maggior numero di vittorie al Rally di Sanremo, ben sette a partire dal 1986 con Alen-Kiwimaki (Delta S4) per finire con Aghini-Farnocchia nel 1992 su Lancia Delta HF Integrale. Ma non saranno i soli osservati speciali. Da tenere sotto la lente di osservazione le tre Lancia 037 di Paolo Baggio, di Claudio Covini e del francese Patrick Canavese, senza dimenticare le muscolose Porsche 911 del norvegese Valter Jensen, dello svedese Mats Myrsell e degli italiano Matteo Musti e Lucio da Zanche. E poi ci sarà la Lancia Stratos del funambolico francese Erik Comas. Se è arrivato in Formula 1 un motivo ci sarà.

 

Peter Zanchi, #10, vincitore Sanremo Rally Storico 1991, 1992, 1993 “Sono il recordman di vittorie consecutive del Sanremo Rally Storico, ma sono passati ben 22 anni da quando ho affrontato per l’ultima volta queste prove speciali”. Detto così sembra di fare un salto nella preistoria, ed i tempi in cui Peter Zanchi con la sua Lotus Elan correva e vinceva nelle storiche rappresentano veramente la preistoria dell’epoca dei rally storici. “Probabilmente la gara di quest’anno si giocherà fra la mia Delta, quella di “Lucky” e quella di “Pedro” che hanno vinto il Rally Costa Brava, in Spagna, prima prova del Campionato Europeo. L’ingresso fra le storiche della Delta ha cambiato il volto delle gare storiche evolvendo in maniera esponenziale la specialità. E non si è sviluppata allo stesso modo la regolamentazione che non è al passo con l’evoluzione delle nuove vetture ‘storiche’ e delle loro prestazioni”. Detta da un personaggio dello spessore di Peter Zanchi, che vanta un passato di pilota vincente, oltre che di Presidente di ACI Milano, l’affermazione fa riflettere. “Spero che l’arrivo della Delta segni un punti di arrivo e non di partenza del mondo delle gare storiche, per non perdere di vista la peculiarità della specialità. La Delta è una vettura cerniera fra le auto storiche e le auto moderne. Vedrete, la più veloce di queste vetture segnerà tempi fra i migliori 15 della gara CIR”. Passando a commentare il percorso il pilota milanese, che nell’inverno scorso ha vinto il prestigioso Montecarlo Historique, commenta “Ho già usato la Delta in alcuni rally storici, ma questo è il mio esordio in gare ufficiali. E sono felicissimo che tutto ciò avvenga al Rallye di Sanremo, una gara dal fascino incredibile, per le sue prove speciali e per il ricordo del Mondiale. Non vedo l’ora di partire e di tuffarmi nella Ronde in notturna. È lì che si farà la gara”.

 

Pedro” #1, vincitore Sanremo rally Storico 2013 e 2014 “Peter Zanchi l’ha vinto tre volte di fila? Un motivo in più per dare l’assalto alla classifica assoluta, per eguagliare il suo record”. Il popolare pilota bresciano, dominatore con la sua Lancia 037 delle ultime due edizione della gara ligure, si presenta al via con la stessa Lancia Delta Integrale con cui ha conquistato il secondo posto al Rallye Costa Brava, gara di apertura del Campionato Europeo Rally Storici. “La Delta grande favorita del 30° Sanremo Rally Storico? Si, no, forse. È vero che in Spagna, a Gerona, ha vinto ‘Lucky’ ed io ho chiuso secondo piazzando due Delta ai vertici della classifica assoluta. Ma al Costa Brava pioveva, mentre qui a Sanremo è previsto asfalto asciutto su tutto il percorso. Ed in quella situazione, su strade strette e tortuose, dove conta l’agilità, emergeranno le Lancia 037 ed anche le Porsche. Sarà tutta da giocare e sarà divertimento per chi corre e per gli spettatori”. Passando all’analisi delle prove speciali “Pedro” lascia la parola al suo navigatore Emanuele Baldaccini. “Ogni prova è una vera sfida” commenta il co-équipier, “ma sicuramente sarà la Mini Ronde a determinare la classifica. Insomma, probabilmente il Sanremo sarà deciso dal fascino della notte”.

 

Lucky, #3. Non ho mai vinto il Sanremo storico. Sono tornato su queste strade lo scorso anno dopo oltre trent’anni di assenza. Negli anni Settanta avevo corso qui con vari modelli Opel, a partire dalla piccola Kadett GT/E Gruppo 1 nel 1977 fino alla Opel Manta 400 nel 1983. Lo scorso anno con la 037 stavo prendendo il ritmo della gara e nella notte stavo partendo all’attacco quando ho toccato nella prova notturna, rompendo un cerchio perdendo quattro minuti”. Il pilota vicentino, affiancato dalla mitica Fabrizia Pons, che il Sanremo lo vince nel 1981 con Michèle Mouton (Audi Quattro), ma che insegue ancora il suo primo successo storico, ha portato per la prima volta al successo una Delta in una prova di Campionato Europeo Rally Storici. “È bello correre vincere con la Delta, ma attenzione anche alle Lancia 037 e alle Porsche 911 RS che possono sfruttare agilità e potenza nelle strette e tortuose, ma affascinanti prove speciali dell’entroterra. Le Delta pagano ancora una scarsa evoluzione, gomme e cerchi piccoli, cambio corto che ci impone di utilizzare un regime di erogazione limitato fra 4500 ed i 5800 giri. Insomma è tutto da vedere. Gli avversari ci sono e sono tosti, e c’è pure il francese Erik Comas, con la Lancia Stratos. Lui è fortissimo e la Stratos agile e potente”. Lucky vive il Sanremo come uno speciale tuffo nel passato. “Qui si sente un’atmosfera particolare, che fa respirare l’aria del mondiale dei tempi che furono. Inoltre a Sanremo ritrovo gli amici dei tempi d’oro delle corse. A cominciare da Amilcare Ballestrieri, che fu anche il mio direttore sportivo, per proseguire con Orlando Dall’Ava, che gestisce un ristorante a San Romolo, punto di ritrovo di tutti i rallisti della mia generazione. E non solo”.

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