Young, wild and free” alla ribalta. Giovani, liberi, ribelli e con una gran voglia di fare bene. Analizzando gli elenchi iscritti delle ultime stagioni non capita spesso di imbattersi in un campionato così ricco di equipaggi particolarmente promettenti. Non ce ne vogliano gli iscritti allo Junior-WRC, campionato che spesso regala talenti in grado di crescere e di affermarsi nella massima categoria già dalle stagioni successive, ma in questo caso il nostro focus si concentra su ERC-4 e (o ERC-Junior) e Campionato Italiano Rally Junior.

Forse in questo momento le performance di Ogier e del team Volkswagen, i flat out di Neuville e Meeke con Citroen e Hyundai e i roboanti attacchi di Robert Kubica e dei suoi colleghi del team M-Sport lasciano meno spazio ai giovani rispetto alle altre serie. E se il campionato europeo in questo momento appare abbastanza povero ai piani alti – in attesa di un possibile debutto della Skoda Fabia R5 – gli Under 28 sembrano in grande spolvero nonostante la loro giovane età. Emil Bergkvist, Chris Ingram, Steve Rokland sono solo tre dei sedici iscritti alla competizione europea che lo scorso anno ha visto trionfare Stephane Lefebvre. Opel, Peugeot e Renault la fanno da padrone in una serie che permette ai ragazzi di vincere un premio particolarmente ambito: una stagione part-time con una vettura di categoria R5.

E se Lefebvre è partito per altri lidi – a meno di un anno di distanza dal trionfo potrebbe debuttare nel Mondiale con una World Rally Car – ci sono tanti altri che si sono messi in evidenza tra i giovani e hanno ottenuto importanti chanche. Basti pensare al nostro Andrea Crugnola, selezionato da Renault Sport dopo un’ottima stagione tra gli Junior nel campionato europeo. Il varesotto peraltro l’anno prima conquistò la palma di miglior Under 28 nel Campionato Italiano Rally, nonostante qualche polemica di troppo in quel di Sanremo. A distanza di due anni – anzi un’anno e mezzo: nel 2013 la gara ligure si disputò a ottobre – la Riviera dei Fiori ha esaltato la classe di Andreucci e Basso, premiando anche l’ottimo Stefano Albertini (Peugeot) che dopo due gare è anche secondo nella generale.

Un ex Junior – sconfitto lo scorso anno nella corsa al titolo da Giacomo Scattolon, oggi pilota del team Gima in corsa per un posto alla finale del Trofeo Renault del Montecarlo 2016 – che ci porta a parlare nuovamente degli attuali iscritti alla serie. Dal “Leoncino” Michele Tassone, splendido a Sanremo e “inseguito” nel finale dalla R5 di Noberasco all’ottimo Giuseppe Testa, che ha sfidato la diffidenza di molti appassionati per la sua selezione al programma Aci nel Mondiale con una doppia performance al Ciocco e nelle Riviera di Ponente che lo ha relegato in testa alla classifica (proprio a pari punti con Tassone). Il derby toscano tra Panzani e Pisani, l’esperto della terra Marchioro, le sorprese Rossi e De Tommaso, i fratelli Gheno (Auguri di pronta guarigione!), Trevisani e la “quota rosa” Federighi rappresentano la meglio gioventù che esalta il pubblico del Cir. Con l’augurio di passare alla svelta l’esame di maturità e passare nelle categorie superiori dopo aver acquisito la giusta maturità nella serie propedeutica.

Magari anche con l’aiuto della Federazione o di alcuni promotori delle Case automobilistiche iscritte: in Francia il vincitore del Trofeo Peugeot ha diritto alla partecipazione al Campionato Europeo in alcune gare con la 208 T16 R5. Abbring in due anni è passato dal trofeo della Casa del Leone nazionale al volante del team Hyundai. Nel corso degli anni Hanninen, Kopecky, Neuville – ultimo Chardonnet – hanno fatto diversi apprezzamenti nei confronti delle piesse italiane. Perché allora non pensare a un premio simile (anche in forma ridotta) per i nostri?

Luca Piana

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