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Nel weekend del 12-14 febbraio scorso si è corsa l’ottava edizione del Franciacorta Rally Show.

Come noto, a vincere la competizione “pistaiola” è stato Alfonso Di Benedetto (Peugeot 207 S2000), seguito da Giuseppe Freguglia (Citroen DS3 WRC) e Piero Longhi (Ford Fiesta R5).

Scorrendo la classifica assoluta fino alla quindicesima posizione, tutto normale: troviamo infatti vetture di classe WRC, R5, S2000; ma in sedicesima posizione (e più avanti di altre auto di categoria superiore), ecco un colpo di scena, ovvero la “piccola” Renault Clio Cup RSD2 egregiamente portata da Stefano Miotto (Leonardo Presotto alle note).

Grazie al nostro Daniele Talamona abbiamo avuto occasione di scambiare due parole con Stefano ed ecco un breve estratto:

D.T.: “Ciao Stefano. Ci dici un tuo parere sulla gara? In particolare sulla p.s. 5, dove sei andato alla grande?”. Ricordiamo che su questa p.s. Miotto ha concluso settimo a +34” dal primo.

S.M.: “Innanzitutto, grazie per l’interesse. La domenica mattina aspettavo la pioggia, perché la prova spettacolo di venerdì sera mi aveva fatto capire che sul bagnato potevamo andare veramente forte. Abbiamo addolcito un po’ l’assetto e montato le uniche due gomme nuove a disposizione; abbiamo risolto il problema di appannamento del parabrezza con uno stratagemma alla Mc Gyver e, d’accordo con il mio navigatore, ci siamo giocati il tutto per tutto sapendo che la gara l’avremmo fatta su quella prova. Il risultato ha sorpreso anche me…poi abbiamo deciso di concludere l’ultima prova senza rischiare troppo, dato il cospicuo vantaggio sugli inseguitori 2WD.

D.T.: “Ti trovi bene in quelle condizioni oppure è stato effettuato un apposito set up alla vettura?”

S.M.: “Mi è sempre piaciuto molto guidare sul bagnato; diciamo che l’assetto della macchina non è ideale, perché essendo una ex vettura da pista è molto rigida e gli ammortizzatori non sono regolabili; l’abbiamo solo un po’ alzata da terra ed abbiamo staccato la barra di torsione per cercare di renderla meno nervosa.

D.T.: “Ci spieghi meglio la soluzione alla McGyver per l’appannamento?”

S.M.: “Purtroppo le Clio Cup non dispongono del sistema di riscaldamento e così questo è stato l’unico modo che abbiamo trovato per limitare i danni”. Ci fa vedere l’ingegnosa soluzione, che riportiamo in foto a fine articolo.

Lasciamo quindi libero Stefano, che ci saluta con un’ultima dichiarazione: “Mi fa molto piacere il vostro interesse e quello degli appassionati della rete per la mia prestazione; interesse che ha riacceso l’ardore che mi fa dedicare buona parte della mia vita a questo sport.

Lo ringraziamo per la disponibilità e gli auguriamo il meglio per il futuro e per le prossime gare (sponsor compresi, magari): il piede, a quanto pare, c’è eccome.

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