Ci sono alcune discipline sportive dove storicamente è la presenza maschile a fare da assoluto padrone. Si pensi ad esempio al motorsport: assetti da regolare, chiavi inglesi, gomme, bulloni; tutti elementi tipici di un pubblico diretto discendente di Adamo più che di Eva.

Se però si studia la materia nel profondo si noterà come storicamente ci sono le classiche eccezioni: storie che sono da ricordare e, soprattutto, raccontare.

Restando nel terreno a noi più consono, pensiamo a Michele Mouton (vice-campionessa del mondo), Fabrizia Pons (ultima navigatrice italiana a vincere una prova del Mondiale Rally nel 1997 a Montecarlo insieme a Piero Liatti), Anna Andreussi (copilota di Paolo Andreucci e plurivincitrice del Campionato Italiano Rally), Ilka Milnor (presenza fissa in passato nel WRC) oppure l’astro nascente Tamara Molinaro (già sotto l’ala protettrice di Red-Bull). Personaggi alle quali saremmo pronti a lasciare il sedile di guida delle nostre amate auto.

Abbiamo avuto la possibilità di poter porgere qualche domanda ad una di queste “dolci” eccezioni: classe 1994, originaria di Massa, campionessa italiana femminile alla sua prima partecipazione nel 2015 a bordo di una Renault Twingo R2 nonchè terza assoluta nel campionato Junior: stiamo parlando di Corinne Federighi.

RALLY.IT – Ciao Corinne! Innanzitutto ti ringraziamo per la disponibilità! Prima delle domande specifiche parliamo un po’ di te: quando è iniziata la tua passione per i rally?

Ciao! Innanzi tutto grazie a voi! La mia passione per i rally è iniziata da piccola, quando grazie al mio babbo ho sempre seguito le gare dei miei zii: Marco ed Alessandro. Tra un test e l’altro mi facevo un giro in macchina e ricordo che adoravo gironzolare per le assistenze riempendo di domande il mio babbo: per lui non dev’essere stato bello tanto quanto per me! Adoravo la nostra Clio FA7 e tutt’ora resta il mio gioiellino! Crescendo ho coltivato sempre più questa passione, fino ad arrivare ai 18 anni, quando subito dopo aver preso la patente ho pensato alla licenza. Da lì le prime gare da copilota, appunto al fianco dei miei zii, fino a quando ho deciso di condividere l’abitacolo con Daniele Michi. Proprio lui mi ha indirizzata a correre nel CIR e per questo lo ringrazio ancora.

R – Sei una persona molto attiva sui social e sei seguita da moltissime persone. Com’è il tuo rapporto con i tifosi? 

Si, ho molte persone che mi seguono e questa cosa mi rende molto più che felice, soprattutto quando mi vengono incontro per foto/autografi e per questo cerco sempre di essere molto disponibile per tutti loro! Sono molto attiva sui social proprio perché ci tengo ad aggiornarli giorno per giorno! È bello sapere che ci sono persone che ti seguono, ti supportano ed incoraggiano; spesso sono stati la mia forza!

R – Stiamo vedendo che negli elenchi iscritti ultimamente c’è sempre più presenza “rosa”, soprattutto nel CIR. Sembra che il mito “donna al volante, pericolo costante” sia ormai sfatato soprattutto visti i vostri risultati, o forse è meglio dire che non è mai esistito. Cosa ne pensi?

Penso che è bellissimo confrontarsi tra donne, anche se i maschietti non vanno mai “sottovalutati”! Per quel che credo io, nel nostro sport non si dovrebbe parlare di uomini/donne; Ci sono molte donne che non hanno paura di altrettanti uomini! Insomma, bisogna guardare tutti i tempi, a prescindere dal “sesso”!

R – Come ci si sente ad essere in un ambiente prevalentemente maschile? Quali sono i vantaggi/gli svantaggi che incontrate? 

Sinceramente, a me piace andare d’accordo con tutte le persone, soprattutto in contesti come quelli del CIR; dove bisogna passare molte giornate insieme. Non andare d’accordo sarebbe un peccato. Ho di buono che mi “adatto” ad ogni tipo di carattere e quindi riesco bene a gestire i rapporti. Nel mio caso, ci ritroviamo spesso in un bel gruppo, a fare pranzi/cene tutti insieme. Quindi sono molto contenta di ciò. Non credo ci siano vantaggi o svantaggi, fino ad ora mi sono sempre confrontata con persone molto tranquille. Ovvio che restiamo in qualsiasi caso maschi e femmine, qualche frecciatina ogni tanto dovrà pur partire!

R – Lo scorso weekend si è disputato il rally del Ciocco, primo impegno di campionato un po’ sfortunato per voi…

Beh, un pò sfortunato direi che sarebbe come farci un complimento, diciamo che è stato molto sfortunato! Sin dalle prime prove ci siamo imbattute con problemi al differenziale, al cambio ed alla frizione. Contando che siamo riuscite a fare solo 15 km di test, diciamo che è successo tutto troppo velocemente. Non abbiamo avuto neanche il tempo di capire cosa non andava, comunque abbiamo lottato fino all’ultima curva. Il Sabato siamo riuscite a mantenere il 1° posto nella classifica femminile fino a che non siamo state costrette al ritiro per problemi al cambio/frizione; la Domenica ci abbiamo provato di nuovo ed in realtà nella prima prova speciale (Coreglia) ci siamo riuscite, ma poi siamo rimaste nuovamente senza frizione, quindi non avevamo più speranze. Purtroppo la gara di casa sembra non ci porti molta fortuna, ma siamo contente perchè sembra che tra noi e la nostra “Tita” sia nato un buon feeling! Adesso speriamo che questo Sanremo ci porti un po più di fortuna, noi ovviamente ci impegneremo al massimo!

R – Nel 2015 sei diventata campionessa italiana femminile su Renault Twingo R2, quest’anno invece sei al via su una Renault Clio R3C. Cosa ti ha spinto ad effettuare questo salto di categoria?

Inizialmente dovevamo affrontare questa stagione con una Peugeot 208 R2, ed avevamo quasi tirato tutte le somme. Ma poi io e la mia famiglia abbiamo pensato di “crescere” la nostra R3. Sarebbe stato un peccato lasciarla in garage e pensare ad un’altra macchina. Quindi abbiamo deciso di regalarle anche un nuovo motore, che abbiamo acquistato da Gima Autosport. Considerando che la previsione era quella di acquistare una R2, a conti fatti, è stato più conveniente sviluppare la nostra R3. E per questo ne siamo rimasti molto soddisfatti.

R – Capitolo gomme. Quest’anno le top class si sono dovute adattare all’utilizzo dei pneumatici FIA che hanno creato non pochi problemi nelle prime gare dell’anno, soprattutto sul bagnato. Voi cosa utilizzate e cosa ne pensate? 

Noi utilizziamo gomme Pirelli che per ora abbiamo potuto provare solo sull’asciutto. Non ci siamo trovate affatto male, anzi, ci hanno dato molta fiducia. Per quanto riguarda il bagnato, adesso che hanno autorizzato gli intagli andranno sicuramente bene, lo vedremo comunque nella prima gara bagnata!

R – I vostri programmi per questo 2016? Parteciperete ad altre gare oltre al CIR? 

Ovviamente puntiamo a riconfermarci, quindi vincere il titolo femminile. Nel frattempo vogliamo conoscere bene la macchina, adattarla ad ogni tipologia di strada e farci ancora esperienza. Che ce ne serve molta! Probabilmente qualche gara fuori dal CIR la faremo, magari come “gara test” ma per ora pensiamo solo a quello.

R – Una delle tue principali rivali in corsa per il titolo è Beatrice Calvi. Com’è il vostro rapporto?

Con Beatrice è nato sin da subito un bel rapporto, è una persona che stimo! È umile e ha anche un bel piede! Sarà un bel campionato quello di quest’anno!

R – Grazie mille! E’ stato un piacere scambiare due parole con te. In bocca al lupo per la tua stagione e per il futuro! Ma ci permettiamo un’ultima domanda a bruciapelo. Chi vince Il CIR?

Diciamo che queste domande sono decisamente a “bruciapelo”! (Ride) Non parliamo prima del tempo… Che vinca il migliore!

Prima di lasciarci, Vi regaliamo un pò di fotografie scattate da Daniele Talamona e G.B. Salomone al Ciocco. Ci vediamo a Sanremo Corinne!

 

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