Il regolamento tecnico sulle future WRC ha fatto discutere parecchio, le dimensione allargate che riprendono le vetture Rallycross e le vecchie Gruppo B può anche essere piacevole o particolare ma qualcuno ha puntato il dito sulla sicurezza, visto che queste vetture avranno migliori prestazioni.
Per evitare che possano ripetersi eventi pericolosi, non diciamo come l’annata 1986, ma anche più recenti, si sta pensando ad una nuova regolamentazione in fatto di licenze anzi potrebbero essere superlicenze.
Spesso, anche qua in Italia, ci ritroviamo piloti semisconosciuti, che grazie ad un “corso” (aggiungiamo accelerato) si ritrovano a poter utilizzare vetture più potenti della loro esperienza.
A quanto pare per le WRC del 2017 si studierà qualcosa ad hoc. Il direttore Rally della FIA, il finlandese Jarmo Mahonen, ha preso in carico l’argomento escludendo a priori che freschi piloti ma anche piloti che partecipano a poche gare possano utilizzare questo tipo di vettura.
Se queste vetture sarebbero solo utilizzate dai 2/3 piloti del team ufficiale, dopo approvazione della FIA, scomparirebbero gli specialisti delle varie gare, quelli che fino a qualche tempo fa ingaggiavano per i singoli eventi e altresì i famosi Gentleman Driver, quei piloti meno veloci ma con possibilità economiche di poter permettersi determinate gare. Se questo è giusto o sbagliato saranno i campi gara a deciderlo ma probabilmente si solleverà un ulteriore problema, il costruttore deve investire tutti quei soldi in tecnologia per far correre solo 3 auto? Nel caso di VW potrebbe anche andare bene ma un team semi-ufficiale come M-Sport le cui vetture vengono vendute in tutto il mondo come si dovrebbe comportare? Con l’ennesima vettura “trasformabile”?
A quanto pare ci saranno altre questioni ad esempio: E’ giusto che un pilota ufficiale come Camilli possa correre (nonostante la poca esperienza) e magari piloti quali Kubica, Bouffier, Delecour, i fratelli Solberg o per assurdo Loeb possano trovare difficoltà in quanto fanno poche gare annue?
Problemi a cui la FIA troverà una soluzione ma tracciare un limite per le superlicenze probabilmente non fare felice qualcuno.

Archiviato il capitolo “superlicenze” andiamo a sfiorare quello delle “superauto”, oramai sono partiti i vari test, in ordine abbiamo visto Volkswagen,Citroen ed ora Toyota.
I tedeschi sembrano i più competitivi, il fatto di essere sempre i primi a progettare l’auto, costruirla e testarla è un indubbio vantaggio. La loro programmazione è maniacale cosi come lo è la scelta di strade, tester e piloti del team germanico. La Polo WRC 2017 resta sicuramente la più “esagerata” e con questo termine pensiamo di aver detto tutto…e poi c’e’ la foto.
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I francesi di Citroen hanno ridotto ai minimi termini il programma 2016 e questa può essere solo una buona notizia in vista del 2017, anche in questo caso la vettura ha visto la luce con test in Francia su sterrato, prima i collaudatori e poi i piloti ufficiali. Non si hanno riscontri ma in casa Peugeot pare esserci un discreto ottimismo.
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La più attesa era la Toyota. Finalmente si può scrivere d’averla vista in azione con foto e brevi video, troppo poco per dare delle risposte, il ritardo dalla concorrenza è evidente, purtroppo c’e’ una sola autovettura ma è in allestimento l’esemplare n°2. Makinen, per ora, è riuscito a coinvolgere solo propri compaesani e questo non è un segnale d’incoraggiamento per nessuno, Hanninen non ha la solidità di poter competere in un campionato mondiale e se mai Latvala dovesse ricevere proposte più allettanti (non si parla solo di soldi) il Gazoo Racing potrebbe rimanere con un pugno di mosche. In Giappone probabilmente qualcuno si sta pentendo di non aver continuato con TMG, il preparatore tedesco continua invece l’allestimento della GT86 con il pilota Suninen.
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Non si sa nulla di Ford, anche se Loriaux ha ammesso che qualcosa si farà. La nuova Ford, probabilmente ancora una Fiesta, dovrebbe vedere la nascita a fine estate ma come scritto all’inizio con le superlicenze per mr. Wilson gli affari potrebbero addirittura scomparire.

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