Il Rally 4 Regioni non è mai banale, permettetemi questa premessa nella gara che mi ha fatto innamorare di questa meravigliosa disciplina. Anche in questo 2016 questa gara “storica” ha offerto colpi di scena inaspettati.

Succede che alcune parole espresse a Varzi in assistenza, ad un equipaggio che naviga nelle retrovie, diventano profezia: “Al 4 Regioni non esultare nemmeno alla fine dell’ultima ps”

Nel pre gara abbiamo indicato Musti favorito ed il giovane Canzian indicato come “jolly”, visto che debuttava su Porsche 911. Ebbene il ventunenne Riccardo Canzian , navigato da Matteo Nobili,  hanno convinto tutti andando a vincere la gara in maniera meritata.

La gara parte venerdì sera con una doppia prova speciale di soli 4 km ed in entrambi i passaggi il bronese Canzian fa il miglior tempo, un assaggio in quanto sappiamo che la gara si risolverà il giorno successivo.

Il sabato cambia la musica, non cambia la vettura, resta il Porsche a dettare legge, ma è quella dei fratelli Musti che vince il primo giro delle tre prove: Oramala, Castellaro e Cecima, anche se in quest’ultima Canzian compromette la prestazione con un testacoda che gli costa lo scratch. Intanto alcuni protagonisti abbandonano la gara, Ambrosoli non parte a Oramala per problemi alla frizione mentre il beniamino locale Buscone rompe un semiasse a Poggio Ferrato. A Castellaro si ferma pure la bellissima Lancia Rally 037 di Claudio Covini mentre a Cecima si ferma per noie elettriche la Ford Sierra Cosworth di Bruciamonti-Calvi, altro equipaggio storico dell’Oltrepò.

Dopo 5 prove Musti ha un vantaggio di 15″ su Canzian, terzi i fratelli Melli (Porsche) a 40″.

La musica non cambia, anzi Matteo e Claudia Musti alzano il ritmo al massimo volume e Riccardo e Matteo sono tranquilli in seconda posizione, ma Matteo lamenta problemi alla frizione e nella prova di Cecima perde 16″ riaprendo, in parte, i giochi. Nel frattempo si ferma l’Audi 4 di “Zippo” e problemi di gioventù anche per la nuova Talbot Lotus di Ormezzano che si ferma a Varzi.

La prova di Oramala sembra decisiva, più che altro a preoccupare sono la frizione della Porsche del team Guagliardo, invece Musti vince anche la prova e sulla Castellaro, dove Musti ha sempre fatto la differenza anche al Rally dell’Oltrepò quando correva con la WRC, il distacco inflitto diventa decisivo +46″ nell’assoluta.

Quel che accade a Cecima, quando il pubblico torna a casa soddisfatto e le assistenze lasciano i loro piazzali, lascia con molti punti interrogativi. Matteo Musti attacca Cecima in maniera inaspettata e a circa metà prova esce largo incoccia una grossa pietra che lo scaraventa fuori strada, il pezzo dell’incidente è molto veloce, l’auto lontana in un campo ed i principali avversari non si accorgono di nulla sino a fine prova. Le teorie abbondano, errore umano o guasto dell’auto lo scopriremo solo da Matteo, ci stupisce il fatto che il vogherese difficilmente esce di strada e farlo con 46″ di vantaggio e gara in tasca ci lascia stupiti. Prova sospesa per portare l’equipaggio a fare gli accertamenti, qualche ammaccatura ma nessun danno permanente, ci sembrano troppi i  minuti dall’uscita dell’auto alla sospensione.

A volte i numeri fanno pensare ed il numero 6, come finale di un’annata, non porta fortuna alla famiglia Musti. Nel 1986 il padre Filippo Musti su Lancia 037 era abbondantemente al comando della gara quando usci stranamente di strada, esattamente 40 dopo troviamo un’ analogia con il figlio Matteo.

Ma come detto le gare finiscono sul palco, ed in questo caso a Salice Terme, e Riccardo Canzian e Matteo Nobili non hanno rubato nulla.

La gara di Canzian è stata accorta e quasi mai sopra le righe, “ho attaccato sulla prima ps di Cecima ma purtroppo mi sono girato e ho perso molti secondi che mi hanno fatto allontanare in una prova in cui avrei potuto limitare i danni” ci racconta il vincitore “purtroppo non conosco la vettura, come il mio Opel Kadett Gte, e dovrei adeguarmi nella guida. Certo mi dispiace quanto accaduto a Matteo e il secondo posto mi avrebbe comunque soddisfatto ma le gare sono così e lo scorso anno ho vissuto sensazioni simili”. Onore al giovane Riccardo, che assieme al navigatore Nobili, hanno parole di conforto per gli avversari sul palco delle premiazioni, alla fine tutti si conoscono qua in Oltrepò.

Scappano i ringraziamenti di rito, per i fratelli Balletti, la cui Porsche non ha avuto nessun problema, i preparatori siciliani hanno dato un aiuto concreto al giovane Canzian che li ha ripagati con una vittoria davvero  emozionante, per il padre Alberto, che ha aiutato Riccardo in tutte le situazioni, per tutti i meccanici che hanno creduto e si sono sacrificati nella carriera del giovane, ampiamente ripagata con questa vittoria, per i parenti e gli amici che seguono Riccardo ovunque e sull’inversione delle prove 1 e 2 si sono fatti sentire ampiamente.

Noi di Rally.it ringraziamo Riccardo che portava i nostri adesivi sulle fiancate, abbiamo sempre sostenuto i giovani piloti e le loro ambizioni e siamo contenti di questa vittoria assoluta.

La classifica finale recita Canzian -Nobili (Porsche 911 – Balletti), Melli-Melli (Porsche 911 – Pentacar) e Ferrara-Bobbio (Lancia Delta Integrale). Doveroso segnalare il 6° posto delle piacentine Bignardi-Migliorini (Porsche 911 – Guagliardo) vincitrici del femminile ed il ritorno alle corse di Antonio Contento ed Anna Sabbadin (Opel Manta Gte) alla fine 12° assoluti. Sull’ultima prova si ferma anche la Porsche 911 di Alessandro Ghezzi che lo priva di un podio dopo una bella battaglia con Ferrara.

 

 

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