A fine stagione Aci Sport ha deciso di istituire un nuovo campionato denominato “Coppa Italia”, diviso in 3 zone (nord, centro e sud). In realtà le gare di Coppa Italia esistevano sino a qualche anno fa, poi cambiò il nome TRN (Trofeo Rally Nazionali, come negli anni 80) e dal 2016 sono nati i Rally regionali. Cambia il nome ma non la sostanza, a grandi linee.

Ma perchè sono nati i Coppa Italia ? Questo non lo sappiamo ma vedendo il calendario troviamo le gare prestigiose (più o meno) sempre state nel limbo, vediamo le gare IRC, notiamo le gare con più santi in paradiso ed anche le gare escluse da campionati maggiori (come il Lanterna), inoltre l’attrazione di avere le WRC al via.

Ma se gli ingredienti ci sono cosa è mancato per una serie che non sta avendo alcun successo? Di certo è mancata la promozione, solo alcuni siti web, ci mettiamo anche il nostro, ha scritto dei nuovi campionati ma viene difficile parlare di un campionato che non è pubblicizzato.

Ora andiamo ad analizzare cosa ha portato questo campionato nelle gare in cui si è già corso.

Zona 1, Rally dei Laghi. Il debutto dei Coppa Italia non parte bene per gli organizzatori che passano dai 100 iscritti del 2015 agli 86 di quest’anno. Un -14 che non fa ben presagire.

Rally di Alba. Nonostante si parlasse di una sua entrata nell’IRC ad Alba fanno i passi uno alla volta e la gara alla sua seconda edizione  è comunque già nel Coppa Italia. Il numero di iscritti è quasi la fotocopia dell’anno prima 122 che diventano 124 (ottimi numeri al giorno d’oggi), come ai Laghi vince Simone Miele, uno dei pochi interessato a questo nuovo campionato.

Zona 2. Taro. Al Rally del Taro si passa da 97 a 111 iscritti ma se vogliamo essere onesti il Coppa Italia non influisce per nulla. Il campionato IRC si semplifica a sole 3 gare e gli iscritti a questa serie aumentano grazie ai molti montepremi e le possibilità di ben figurare anche per vetture di bassa cilindrata.

Zona 3. Casarano. Nonostante la nuova titolazione in questa gara sono solo 4 gli iscritti in più rispetto all’anno prima, decisamente meglio al Rally del Salento, già valevole per il Campionato Italiano WRC, dove si passa da 46 a 56 iscritti. Ma come mai una gara già titolata deve avere doppia titolazione ? Queste 10 iscrizioni in più sono frutto di quale campionato?

Oltre a queste 3 zone si è deciso di mettere come gara “Jolly” il Rally Lanterna, valido in tutte le zone e con coefficiente 2 (il doppio delle altre gare). Un “contentino” per la gara ligure, estromessa dal Campionato Italiano WRC a favore dell’Elba. Purtroppo tutto questo non è servito, con l’inizio dei Coppa Italia si è capito che l’interesse dei vari piloti per questo tipo di campionato era nullo, e se lo scorso anno il Lanterna aveva visto al via 68 vetture quest’anno la gara è naufragata clamorosamente proprio per la mancanza di iscritti.

Probabilmente il trend negativo proseguirà per le gare seguenti ma fare un nuovo campionato, quando bisognerebbe invece ridurre le gare, non ci è sembrata una mossa azzeccata. Ora aspettiamo il Rally di Cremona, già titolato per le gare storiche, una gara di cui, allo stato attuale, non si sa ancora nulla, non sono ancora aperte le iscrizioni e sul sito, nonostante manchi un mese alla gara, non c’e’ ancora nulla ne programma e tantomeno percorso o  tabella tempi e distanze, un silenzio che imbarazza visto l’ennesima doppia titolarità di questa gara.

 

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