Thierry Neuville e Nicolas Gilsoul sono i vincitori della tredicesima edizione del Rally d’Italia Sardegna. Per la coppia belga si tratta della seconda affermazione nel WRC dopo la vittoria in terra tedesca targata 2014, la prima in assoluto per Hyundai Motorsport. Neuville e Gilsoul conquistano la vittoria sull’isola sarda davanti a Jari-Matti Latvala, secondo a 24,8″, e Sebastien Ogier giunto terzo ad 1’37”. Un’affermazione dedicata a Philippe Bugalski, suo mentore, che proprio oggi avrebbe compiuto 53 anni e che Neuville ha raggiunto in termini di vittorie nel WRC.

"Buga" in compagnia di un giovane Neuville
“Buga” in compagnia di un giovane Neuville

LA “MALEDIZIONE” DEL NUMERO 20 – Giochiamo su questo particolare: due vittorie per il team di Alzenau in questa stagione, altrettanti successi colti con la macchina del team “satellite” (Hayden Paddon in Argentina ed oggi il Neuville in Italia). In ottica costruttori Nandan ha di che recriminare perchè 50 punti pieni avrebbero aiutato a mettere un pò di pressione in più su Volkswagen rispetto ai 32 portati effettivamente a casa in queste due gare. Il ritrovarsi però un Neuville finalmente di nuovo sui suoi standard di competitività (beneficiando certamente degli aiuti regolamentari che continuano a penalizzare il campione del mondo in carica) non può che far sorridere il Team Principal Hyundai.

TRA I DUE LITIGANTI, OGIER GODE – Questa varietà di vincitori durante il 2016 (ben cinque piloti diversi su sei gare fino ad ora disputate) fa comunque sorridere Sebastien e Julien. E’ ormai chiaro che il duo francese su queste prove paga ampiamente la posizione di partenza dei primi due giorni di gara, costringendoli a lottare più del dovuto per restare a contatto con le prime posizioni. Il terzo gradino del podio conquistato oggi rappresenta un altro piccolo tassello verso la conquista del quarto alloro mondiale consecutivo. Certo che, vedere Ogier lontano dal gradino più alto del podio da tre gare a questa parte (cosa mai successa da quando nel 2013 è tornato a correre a tempo pieno con Volkswagen) fa notizia, e se a prendere le sue difese ci si mette anche Loeb, qualcosa vorrà pur dire. Piccolo brivido finale sulla Power Stage, con il francese lungo su un tornante, che comunque non gli ha impedito di vincere la prova e portare a casa ulteriori tre punti.

Giù dal podio Dani Sordo, quarto assoluto con l’altra Hyundai I20 WRC ’16, che precede nell’ordine Ott Tanak, primo pilota Ford gommato D-Mack che strada facendo ha risolto i problemi della prima giornata per l’usura degli pneumatici, Eric Camilli, secondo migliore risultato in carriere per lui nel WRC (con anche il primo “scratch” in carriera) ed unico superstite della squadra ufficiale M-Sport dopo la defezione di Ostberg nella giornata di ieri, e l’inesauribile Henning Solberg che chiude in settima posizione assoluta.

WRC2 NELLA TOP TEN. Ottavo assoluto e vincitore è infatti Teemu Suninen. Il finlandese ha portato a termine una gara costante e ha piegato la resistenza prima del nostro Umberto Scandola (tradito da un manicotto del radiatore della sua Skoda Fabia R5) e successivamente Jan Kopecky, esperto pilota ceco giunto secondo a 49,1″ dal vincitore, Terzo e decimo assoluto Karl Kruuda su Ford Fiesta R5.

WRC3 AN ITALIAN JOB – Detto di Scandola e dell’incidente di Lorenzo Bertelli, uscito di strada ieri (i nostri migliori auguri di pronta guarigione a Simone Scattolin), il WRC3 ci regala una doppietta tricolore. Primo Fabio Andolfi e secondo Damiano De Tommaso. Per il Savonese classe 1993 si tratta del primo successo di categoria nel mondiale, un risultato complessivo per la squadra ACI Team Italia che fa molto ben sperare per il futuro. Gara stregata invece per Enrico Brazzoli che, dopo il ritiro nel Day1, ha dovuto arrendersi anche durante la seconda giornata di gara.

Il circus mondiale abbandona l’isola sarda e si sposta in Polonia, settima prova del mondiale, che si svolgerà dal 30 Giugno al 3 Luglio, sperando, chissà, in qualche sorpresa….Kubica.

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