La più grossa novità del calendario WRC 2016, il Rally di Cina, non s’ha da fare. L’evento, fortemente voluto dalle case costruttrici, in particolare da Citroen che durante lo scorso anno ha considerato quasi fondamentale l’entrata nel mondiale di questa gara per il prosieguo del suo programma ufficiale nei rally, rischia di dover posticipare il suo ritorno di un ulteriore anno per via dei problemi economici del promoter e del danneggiamento del percorso a causa delle forti piogge.

Voci non confermate ma sempre più insistenti che provengono dallo stato asiatico danno il promoter in forte difficoltà a reperire partner pronti ad offrire il loro supporto economico per poter mettere a disposizione le infrastrutture necessarie (intese come costruzioni e organi di sicurezza per il pubblico) allo svolgimento e all’organizzazione di una gara del Campionato del Mondo Rally.

Il maltempo inoltre non ha aiutato. La zona dove si dovrebbe tenere la gara, interamente su asfalto, è stata letteralmente flagellata da violente piogge creando un dissesto sul percorso che a lungo andare potrebbe essere pericoloso sia per la popolazione sia per i piloti che in quelle strade ci dovrebbero correre da qui ad un mese circa (il rally è a calendario dall’8 all’11 Settembre).

In molti attendono da parte dell’organizzatore un comunicato stampa ufficiale che chiarisca la reale situazione in terra cinese. Sappiamo quanto il governo stia spingendo per l’espansione della disciplina sportiva anche in altri campi (le ultime notizie calcistiche ne sono una prova), ma partire con il piede sbagliato sapendo che alle sue spalle ci sono altri paesi che spingono per un’entrata nel WRC non sarebbe esattamente una buona pubblicità.

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