Iniziamo dalla parte facile. Volkswagen confermerà i propri piloti. Certo se la classifica finale sarà simile all’attuale, e cioè con il norvegese Mikkelsen davanti alla guida ufficiale Latvala, sarà da vedere chi dei due farà parte del team principale insieme a Ogier, e chi di quello secondario. Ma la questione è più che secondaria per quanto riguarda il mercato piloti attuale, che si prospetta alquanto interessante.

Certo, in teoria è ancora presto per trarre conclusioni e “speculare”, il campionato termina a novembre e i contratti da firmare e rinnovare possono ancora aspettare. Eppure, quest’anno abbiamo già dei segnali che ci possono far prevedere alcuni movimenti. Movimenti che poi hanno delle conseguenze logiche… Vediamole assieme.

Punto primo. I test delle nuove auto. Ogni casa è ormai uscita allo scoperto, testando muletti e macchine con le nuove specifiche. I più attenti però avranno notato alcuni piccoli grandi dettagli come ad esempio il fatto che tra tutti i piloti del circus né Thierry Neuville in Hyundai, né Mads Ostberg in Ford hanno mai effettuato test.
Una coincidenza? Noi non ci crediamo.

Se per il secondo sembra difficile un impiego ufficiale in un altro team, per il primo, che pare abbia definitivamente messo alle spalle il periodo grigio che l’accompagnava da più di un anno, c’è quasi la fila fuori dalla porta. Toyota è affamata di top driver ma la favorita per un ingaggio è sicuramente la Citroen, nella quale Neuville ha già corso agli inizi della sua carriera nel WRC, e dalla quale, il team principal Yves Matton ha sempre speso parole di elogio nei confronti del belga, e di desiderio di averlo di nuovo nella casa del “double Chevron“.
Operazione che pare gradita anche da alcuni fan al rally di Germania, a giudicare dalla “livrea” di questo van avvistato tra le prove tedesche.

Citroen e Meeke insieme nel van di fan della Citroen

Parcheggiato Neuville altrove però, la Hyundai si ritroverebbe con un posto vacante. Gli altri due sedili sono ben saldi con altri due anni di contratto per Hayden Paddon e il recente rinnovo di Dani Sordo. Eventualmente però, il posto del belga andrebbe sostituito e ciò potrebbe provocare un’interessante girandola.
Sempre che quel posto non rimanga in casa, e quindi vada a Kevin Abbring, un’opzione francamente non proprio plausibile dato che l’olandese non ha convinto a pieno nelle sue uscite con la WRC. Un nome che fanno in molti invece è quello di Teemu Suninen. Il talento finlandese che sta facendo faville in WRC2 e che è seguito dall’agente Timo Jouhki, quasi una garanzia, insieme al talento, di carriera ai massimi livelli. Sarà lui il terzo pilota Hyundai?

Altri segnali ci mostrano come questo terzo pilota non possa invece essere Ott Tanak, come da molti ipotizzato in una prima fase. Sono sempre più diffusi i rumors che vogliono il ritorno del talento estone nella squadra principale di M-Sport a fianco al francese Camilli, il quale può contare su un altro anno di contratto. D’altronde Tanak, con il suo fidato navigatore Raigo Molder, ha guidato diversi test della nuova Ford Fiesta 2017, per cui escludiamo definitivamente un suo trasferimento.

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Sempre dalle parti di M-Sport non dimentichiamo l’attuale team di Tanak, la DMACK che vorrebbe addirittura creare un team di due piloti (che porterebbe al ritorno nell’élite del rally anche di Elfyn Evans).

Ma non vogliamo esagerare con l’uso del condizionale e dei se anche se al momento ciò che possiamo azzardare sono appunto speculazioni. Un esercizio interessante anche per quanto riguarda la Toyota. Il team capitanato da Makinen sta trovando non poche difficoltà a convincere piloti di prima classe a far parte del progetto.
Al momento la lineup è composta da Juho Hanninen e molto probabilmente da Esapekka Lappi. Un duo interessante ma al momento non certo irresistibile. E non dimentichiamo quel Teemu Suninen, che abbiamo sì accostato a Hyundai ma che in passato, proprio grazie al suo manager aveva trovato un accordo proprio con Toyota, prima che le redini del progetto passassero dalla TMG in Germania alla Toyota Gazoo Racing in Finlandia.
Lo stesso Tommi Makinen però riconosce le difficoltà riguardo al mercato piloti attuale e per quanto riguarda la formazione di una lineup competitiva rinvia l’appuntamento ai prossimi anni, quando la Toyota avrà dimostrato sul campo, secondo il pluricampione del mondo, di andare davvero forte e di essere affidabile.

Comunque vada, possiamo tranquillamente dare per iniziata, quella che nei paesi anglofoni chiamano la “Silly Season“, ovvero il periodo in cui, tra un campionato e l’altro, non avendo nessuna competizione da commentare, ci si abbandona a discussioni e speculazioni sul mercato. La nostra impressione è che quest’anno la stagione sarà più lunga del solito. Staremo a vedere!

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