Sappiamo ormai quanto l’attenzione delle case impegnate nel mondiale sia totalmente focalizzata sulla rivoluzione 2017, ancora di più oggi che il campionato di quest’anno volge al termine ed ha già assegnato due dei tre titoli in palio (Campionato piloti e Copiloti sono già matematicamente nelle mani di Sebastien Ogier e Julien Ingrassia, mentre rimane ancora un lumicino di speranza per Hyundai di potersi giocare il titolo costruttori in caso di suicidio di VW).

Proprio Hyundai e i giappo/finlandesi di Toyota ci offrono le novità più interessanti degli ultimi giorni: Thierry Neuville ha saggiato per la prima volta le qualità della nuova arma del team coreano sugli sterrati francesi in compagnia del teammate Dani Sordo, mentre Toyota è impegnata in Spagna nel primo vero test in configurazione asfalto della Yaris WRC con Tommi Makinen alla guida in previsione del difficile esordio monegasco di Gennaio (in realtà l’auto aveva compiuto delle prove su tarmac già l’anno passato, in particolare in Italia, ma si trattava del progetto targato TMG e con una macchina in configurazione simile alle WRC odierne).

La Toyota Yaris WRC nei test odierni in Spagna, affidata a Tommi Makinen
La Toyota Yaris WRC nei test odierni in Spagna, affidata a Tommi Makinen

Proprio oggi sul sito della FIA è inoltre uscito un comunicato stampa ufficiale riguardante il ritorno di Toyota come costruttore nel Campionato del Mondo Rally, dove sono state raccolte le parole di Koei Saga, uno degli amministratori di Toyota Motor Corporation, che descrive le aspettative e le speranze del ritorno di questo marchio dal passato vincente (e anche sportivamente drammatico) in questo sport.

Le vetture della casa giapponese mossero i loro primi passi nel 1972 seguite dalla struttura svedese di Andersson Motorsport che si tramutò in Toyota Team Europe nel 1975. Hannu Mikkola fu il primo vincitore del team ma nel corso degli anni altri nomi importanti si sono alternati alla guida delle vetture con gli occhi a mandorla, tra i quali Bjorn Waldegard, Juha Kankkunen, Carlos Sainz e Didier Auriol, vincendo complessivamente sette titoli tra costruttori e piloti. Non solo rose e fiori: il Rally di Catalunya 1995 infatti segnò la pagina più nera nella storia del TTE che portò all’annullamento dei risultati sportivi ottenuti dai piloti e dalla squadra in quella stagione e l’esclusione del team per il 1996 a causa dello “scandalo-flangia“; ancora più incredibile il dramma sportivo consumatosi nel mondiale 1998 con Carlos Sainz e la sua Corolla costretti a capitolare 500 metri prima del termine dell’ultima speciale del mondiale in Gran Bretagna, con proprio l’attuale team manager Makinen a festeggiare il terzo dei suoi quattro allori mondiali consecutivi.

Toyota si ributta ora nel WRC con l’obiettivo di confrontarsi direttamente con il suo più grande rivale in termine di vendite, Volkswagen, utilizzando i rally come vetrina per mostrare al mondo la sua tecnologia sotto il marchio Gazoo Racing. Per Saga sono molte le similitudini tra le vetture impegnate nel mondiale e quelle che ogni giorno si trovano in mano ai propri clienti, rappresentando così un banco di prova molto interessante per i loro ingegneri con l’obiettivo di presentare al pubblico auto sempre migliori.

Altro punto importante è inoltre attrarre l’attenzione del pubblico, soprattutto quello giapponese. Sono molti i tifosi di vecchia data che vivono dei fasti del passato glorioso di Toyota, ma si mira anche ad allargare il bacino dei fans, soprattutto le generazioni più giovani.

Partire da zero con la costruzione di auto, team e staff è stato qualcosa di veramente difficile (ed anche travagliato NdR) che ha visto tecnici e persone impegnate 24 ore su 24 in questa entusiasmante sfida dove la passione per le vetture ed il motorsport ha rappresentato un grosso stimolo. Partire con una macchina totalmente nuova può avere i suoi vantaggi, come il non essere condizionati dalle scelte del passato o non avere limiti per quanto riguarda il kilometraggio dei test, ma anche degli svantaggi, ad esempio la mancanza di punti di riferimento e nessuna vettura attuale con la quale fare dei paragoni rispetto alle altre case.

La speranza non nascosta è quella di riuscire ad ottenere degli ottimi risultati, con il Gazoo Racing che sarà supportato direttamente dallo staff del quartiere generale in Giappone in questa interessante lotta contro gli altri colossi del motorsport. Riuscirà Toyota a tornare a brillare?

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