Oggi vi proponiamo l’intervista esclusiva per Rally.it ad Armando Donazzan, presidente di Orange1 Holding.

Orange1 è un Gruppo leader in Europa nel settore dei motori elettrici asincroni monofase e trifase. Fanno parte del gruppo: EME spa, CEG srl, ELPROMTECH srl, EME kft, UNIELETRIC spa, ELETTROMECCANICA VALCENO, MAGNETIC.

Da quest’anno il marchio compare sulla vettura di Simone Campedelli, inizialmente sulla Peugeot 208 R5 e successivamente sulla Ford Fiesta R5 della BRC. Il binomio ha funzionato benissimo ed il pilota romagnolo si è inserito costantemente nella lotta per la vittoria.

Dunque passiamo la parola a Donazzan che ci svela…..

  1. Ringraziandola per la disponibilità, si ritiene soddisfatto della stagione Rallystica 2016 che l’ha vista impegnata nel CIR con Simone Campedelli?

“Sono molto felice e soddisfatto. Siamo entrati a stagione in corso e abbiamo rovesciato gli equilibri ai vertici del CIR. Siamo andati sempre a podio a parte al Targa Florio, dove abbiamo avuto problemi al motore e a Roma dove ci siamo posizionati quarti ”

 

  1. Il marchio “Orange1 ” dopo le gare in pista è approdato nel mondo dei Rally, come avviene questa scelta?

“Orange1 ha deciso non solo di andare nel tempio delle competizioni, ovvero in pista, ma anche tra la gente con i Rally per accrescere l’immagine del nostro brand. Il rally da sempre rappresenta una competizione interessante per il coinvolgimento del pubblico e per la diversità dei luoghi e delle città protagoniste”

 

  1. Ford BRC, Orange1 e Simone Campedelli un connubio vincente. Come è ricaduta la scelta sul pilota romagnolo?

“Questa è una storia molto divertente: con Simone ci conosciamo da diversi anni ma tutto è nato da un preciso episodio. Simone mi regalò una felpa della Lamborghini in un periodo in cui avevamo obiettivi ed impegni differenti. E’ stato un bel gesto di amicizia senza secondi fini e del tutto disinteressato.  Ho apprezzato molto quel regalo  e qualche tempo dopo quando mi ha chiesto un aiuto per portare avanti il suo sogno ho ritenuto che meritasse di avere una chance”

 

  1. Il Rally in Italia attraversa un periodo difficile, Orange1 invece è in continua espansione, da una persona di successo che indicazioni darebbe alla disciplina per migliorarla ?

“Sicuramente il CIR è un campionato fantastico, ha una potenzialità enorme. Potrebbe avere maggiore riscontro sul pubblico e molta più visibilità se fosse gestito in maniera più dinamica ed imprenditoriale. Gli addetti ai lavori nel mondo del Rally sono estremamente competenti ma allo stesso tempo troppo politicizzati e troppo proiettati al risultato agonistico e non ad un risultato mediatico o di business”

 

  1. Pista e Rally. Quali sono i punti di forza ed i punti deboli di queste due discipline ? Cosa importerebbe nei Rally dal settore pista?

“La pista vanta Costruttori di richiamo per appassionati e non appassionati. La pista diciamo è più “glamour” se mi passa il termine. E’ fatta di tecnica e velocità e piace a tutti.

Il rally è più da pubblico  di veri appassionati , è complicato da seguire, richiede spostamenti lunghi e una certa scomodità  ma è estremamente affascinante e  coinvolgente.

Alcune si rivelano autentiche imprese e non solo gare , i piloti si devono cimentare spesso con prove fisiche tipo cambiare una gomma durante il percorso o tirare fuori la macchina da burroni e scarpate.  E’ decisamente più rocambolesco!”

 

  1. Dopo il Due Valli di Verona abbiamo dato la notizia che Orange1 potrebbe anche pensare al WRC 2. Abbiamo inteso male oppure si può lavorare anche in quest’ottica?

 

“Stiamo lavorando al WRC2 in quanto il nostro gruppo ha un immagine internazionale e questo campionato andrebbe a toccare vari mercati sui quali noi siamo presenti.

Inoltre è un ulteriore passo di avvicinamento a quello che vuole essere il nostro obiettivo.

Riportare un italiano nel mondiale e con esso l’italianità del nostro brand”

 

  1. Con l’aiuto di Ford e BRC sarebbe possibile un vostro doppio impegno CIR e WRC 2. Oppure serve compattare le forze e porsi un solo obiettivo?

 

“Saremo impegnati per quanto ci riguarda, come Orange1 in un solo campionato che vorremmo definire al più presto. Qualsiasi scelta faremo sarà al massimo  livello competitivo”

 

  1. I giovani ed i Rally. Cosa consiglierebbe ad un giovane pilota che vuole fare una carriera rallystica?

“Difficile da dire, in quanto noi in primis, abbiamo creduto nella persona di Simone, prima ancora che nel suo talento.

Credo che lo scenario  in cui  un giovane debba cimentarsi, budget permettendo, sia il CIR, anche con una vettura a due ruote motrici, ma soprattutto oltre ad essere veloce deve pensare di diventare un professionista a 360 ° e focalizzarsi anche su aspetti che vanno:  dalla comunicazione, alle PR alla  intraprendenza e al carisma personale”

 

  1. Un suo giudizio sul CIR 2016 ? Quali sono le gare che vi hanno più appassionato e di cui ha i migliori ricordi?

“Un campionato di livello assoluto, peccato solo che ad animarlo siano sempre e solo i soliti protagonisti da molti anni. Con i costi eccessivi e test illimitati per gli altri privati è impossibile avvicinarsi e questo è un vero peccato. Ho ricordi bellissimi di Udine e Verona, per le lotte sul filo dei decimi che Simone mi ha fatto vivere e le emozioni che mi ha regalato”

 

  1. Concludiamo con la sua azienda, delle recenti acquisizioni e di come vede il futuro…

“Il futuro di Orange1 e in crescita. Con Passione e determinazione ci stiamo muovendo per portare il brand a livelli di competizione altissima, lavoriamo sempre con l’obiettivo di  essere numeri 1!”

Infine vogliamo fare i complimenti per il vostro fotografo ed operatore che abbiamo conosciuto sui campi gara avendo seguito tutto il CIR.

“Grazie, Michele Barazzutti realizza la parte fotografica e Mattia Collavino i video;  sono due ragazzi con molta passione e talento. Incarnano perfettamente i valori di Orange1 e siamo estremamente soddisfatti del loro lavoro ”

Qua sotto le nostre foto amatoriali di alcune gare seguite:

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