Il Rallye Montecarlo di quest’anno rappresenterà ancora una volta un punto di svolta nella storia del WRC. Nel 1987 fu infatti la prima gara del post-Gruppo B, dieci anni più tardi vide invece l’esordio delle World Rally Car di prima generazione (nonchè l’ultima vittoria di un pilota italiano nel mondiale), mentre quest’anno saranno invece le WRC 1600 ad essere “pensionate” in favore dei nuovi modelli aventi stessa cilindrata ma decisamente più aggressive in termini visivi e di potenza.

Sei stagioni di storia, dal Rally di Svezia 2011 al Rally di Australia 2016. Si partì con soli due costruttori impegnati in maniera ufficiale: Ford con Hirvonen (primo vincitore di questa nuova era) e Latvala, Citroen con il dream-team Ogier-Loeb il cui idillio durò per un paio di gare al massimo. Fu l’anno inoltre del ritorno di Mini con la Countryman WRC sviluppata da Prodrive, un progetto molto buono ma immediatamente accantonato l’anno successivo lasciando a piedi Dani Sordo e Kris Meeke.

Il 2012 fu inoltre la stagione dell’ultimo successo mondiale di Sebastien Loeb, del ritiro di Ford come costruttore ufficiale (insieme all’abbandono di Petter Solberg) e dell’esilio forzato di Ogier, intento a sviluppare quella Polo R WRC che avrebbe poi cannibalizzato le successive stagioni. Il 2014 segna invece il ritorno di Hyundai e della I20 WRC, troppo acerba però per contrastare Volkswagen almeno nella sua prima generazione (una sola vittoria con Neuville in Germania). Il 2015 portò di nuovo il cambio al volante anzichè a leva mentre la stagione appena conclusa verrà ricordata per il disimpegno di Citroen come squadra ufficiale e per la Hyundai I20 WRC di seconda generazione in grado di creare più di un problema ai cugini di Wolfsburg.

E’ giusto quindi riassumere con qualche numero questo ciclo ormai arrivato alla sua conclusione.

43 sono le vittorie che consacrano la Volkswagen Polo R WRC come la macchina più vincente della sua era (55% del totale), seguono alle sue spalle la Citroen DS3 WRC con 26 successi (33%) e la Ford Fiesta WRC (6 vittorie, 7%). Chiude la classifica Hyundai con 3 vittorie complessive tra I20 di prima e seconda generazione.

La vettura tedesca è la regina anche per quanto riguarda i podi, 87 in totale. Anche in questo caso è Citroen a guadagnarsi la piazza d’onore (67 podi) e la Fiesta il terzo gradino del podio soprattutto grazie ai risultati dei piloti privati (57). 20 i podi per le Hyundai mentre sono tre quelli conquistati dalla Mini JCW WRC.

Il pilota più vincente della generazione 2011-2016 è invece Sebastien Ogier, in grado di vincere 36 dei 78 rallyes totali (5 successi con Citroen e 31 con Volkswagen). Alle sue spalle Sebastien Loeb con 16 vittorie ottenute tra il 2011 ed il 2013. Il finlandese Jari-Matti Latvala è invece il terzo più vincente con 12 affermazioni. Medaglie di legno invece per Mikko Hirvonen, Andreas Mikkelsen e Kris Meeke con 3 vittorie a testa, seguiti da Thierry Neuville con 2 e Mads Ostberg, Hayden Paddon e Dani Sordo con un successo a testa.

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