Esapekka Lappi e Janne Ferm su Toyota Yaris WRC vincono la 67esima edizione del Rally di Finlandia. Prima vittoria in carriera per il pilota classe 1991 (alla sua quarta presenza tra i “grandi”) e secondo successo in stagione per il Gazoo Racing.

TOYOTA VELOCI COME LAPPI – Un trionfo in piena regola quello della squadra diretta da Tommi Makinen, che poteva essere dominio se la vettura #10 di Jari-Matti Latvala non si fosse ammutolita nel pomeriggio di ieri, negando una possibile doppietta alla scuderia giapponese made in Puuppola. Sorprendente la prestazione di Esapekka, in assoluto MVD del weekend, capace di stare attaccatissimo al suo caposquadra e di gestire durante la domenica il vantaggio accumulato nei primi due giorni. Che sia giunto il momento di rivedere i “Flying Finn” ai vertici dei rally?

La prestazione di Juho Hanninen, terzo al traguardo sopravanzato da Evans durante la Power Stage, conferma quanto Toyota abbia puntato forte per ottenere una vittoria nell’appuntamento casalingo. Una macchina facile da guidare e dal bilanciamento perfetto. Il problema elettrico di Latvala è stato l’unico neo in un weekend assolutamente da ricordare.

M-SPORT – EVANS VOLA, SUNINEN NON TEEMU NESSUNO – Detto del weekend opaco di Ott Tanak, chiuso in settima posizione, e della debacle di Sebastien Ogier, pesantissima soprattutto a livello psicologico, l’onore del Team di Malcolm Wilson viene salvato da un Elfyn Evans efficace e preciso come le sue coperture D-Mack che permettono al britannico di concludere il 1000 Laghi al secondo posto assoluto. L’altra bella notizia è che M-Sport si è trovata in casa un altro grandissimo giovane talento, quel Teemu Suninen capace di inserirsi nel dominio tutto Toyota. Un testacoda nella penultima speciale è fatale per fargli perdere il podio, ma il quarto posto regala comunque grande fiducia al giovane finlandese.

HYUNDAI SOTTOTONO – La squadra di Alzenau conclude probabilmente il peggior weekend di quest’anno. Il sesto posto di Thierry Neuville con il quale il belga riesce a portarsi appaiato al vertice della classifica piloti insieme al francese, lascia però l’amaro in bocca per quella che poteva essere la prima bastonata soprattutto a livello morale nei confronti di Ogier che mai come quest’anno rischia seriamente di perdere l’iride. Con un Hayden Paddon non pervenuto e Dani Sordo solo nono, anche la lotta per il costruttori lascia la porta spalancata ad M-Sport. Difficilmente nel corso della stagione si trovano occasioni così ghiotte per dare una decisa accelerata in campionato, occasione sprecata.

CITROEN – MOLTO BREEN, POCO MEEKECraig Breen porta a termine una fantastica gara chiusa al quinto posto assoluto nonostante i problemi di setup che la vettura francese si porta avanti dall’inizio del campionato (e sottolineata più volte in sede di intervista dai piloti). Kris Meeke invece, dopo la “punizione” polacca, termina una gara senza infamia e senza lode all’ottavo posto. La sensazione è che il Meeke “costretto dai vertici” a portare a casa la macchina sia l’ombra si se stesso, così come la sfiducia ricevuta dall’irlandese da una parte del team lo abbia colpito molto soprattutto dal punto di vista psicologico. Quattro gare per riguadagnarsi la conferma in Citroen: ce la farà?

WRC2 – Anche nella seconda categoria del mondiale la vittoria è appannaggio di un finnico, alla sua prima gara su Skoda Fabia R5. Jari Huttunen domina la gara rifilando oltre due minuti a Quentin Gilbert e tre minuti e mezzo a Tom Cave su Hyundai I20 R5.

WRC3 – Nicolas Ciamin vince una gara condotta in maniera magistrale dall’inizio alla fine. Grandissima la lotta alle sue spalle, con Nil Solans che riesce a scavalcare Denis Radstrom proprio sull’ultima speciale, un solo secondo e tre decimi separa lo spagnolo dallo svedese al termine dell’appuntamento finnico.

Nel prossimo appuntamento si torna su asfalto, l’ADAC Rallye Deutschland. Riuscirà Ogier a riscattare la difficile gara finlandese?

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