Il Centro Diagnostico Italiano sarà presente al Milano Rally Show, il primo rally disputato su strade cittadine, in programma a Milano il 4 e il 5 agosto.
L’attività di CDI sarà rivolta ai piloti degli equipaggi che, prima e dopo le prove previste sulla pista del Parco Experience in Arexpo, saranno sottoposti alla misurazione di alcuni marker proteici per valutare gli effetti che il metabolismo osseo e cartilagineo subiscono durante la gara.

Con questa manifestazione si conferma il sodalizio del Centro Diagnostico Italiano con il mondo dello sport: oltre all’impegno sui piloti, come già avvenuto durante il 100° Giro d’Italia di cui CDI era fornitore ufficiale, nei due giorni del rally, infatti, CDI sarà presente anche con il suo camper per offrire gratuitamente al pubblico, sia al Castello Sforzesco nella giornata di venerdì 4, sia sotto l’Albero della Vita sabato 5, il test salivare a risposta rapida per la diagnosi dell’epatite C (HCV).

Il dott. Fulvio Ferrara, direttore del Servizio integrato di medicina di laboratorio e anatomia patologica del Centro Diagnostico Italiano, dichiara: “In questa prima edizione del Milano Rally Show l’attività di CDI sarà duplice: attraverso alcuni test su sangue – sclerostina, DKK1, CTx-II e COMP – intendiamo misurare e studiare, insieme al Laboratory of Experimental Biochemistry & Molecular Biology dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, l’entità delle sollecitazioni provocate dalle brusche accelerazioni e decelerazioni frontali e laterali indotte sul metabolismo osseo e sul metabolismo cartilagineo.
Ma con questa partnership CDI vuole anche ribadire l’importanza della prevenzione al largo pubblico approfittando dell’attenzione che gli eventi sportivi richiamano. Il nostro impegno si conferma in particolare nella lotta contro l’Epatite C, una patologia che solo in Italia colpisce 300.000 persone, un dato che in realtà potrebbe essere molto più alto come dimostra la nostra recente esperienza durante il Giro d’Italia, in cui l’1% delle persone sottopostesi al test è risultata positiva senza saperlo”.

La manifestazione
Il Milano Rally Show si disputerà nei giorni 4 e 5 agosto.
Il primo giorno i partecipanti, dopo aver effettuato le verifiche sportive e tecniche nel Parco Experience, nell’area coperta sottostante Palazzo Italia, e le ricognizioni sul tracciato, si trasferiranno presso la sede della Regione Lombardia e successivamente in piazza Duomo.
In seguito si dirigeranno, attraversando via Montenapoleone, verso piazza Castello, dove si disporranno in esposizione. Dalle 18.30 si terranno in piazza Castello le prime due prove speciali.
Il giorno seguente la manifestazione riprenderà all’interno del Parco Experience dove si disputeranno nell’arco della giornata cinque prove speciali. Nel corso della serata si terrà l’ultima prova speciale intorno all’Albero della vita acceso per l’evento.
Parteciperanno 60 equipaggi, suddivisi tra 40 auto moderne e 20 auto storiche. Tra queste, ci sarà anche la Austin Princess classe 1955, la berlina d’epoca della famiglia Bracco, che, in occasione delle celebrazioni del 90esimo anniversario dell’Azienda, sfilerà in modalità di parata apri pista sia il 4 agosto alle ore 18.30 presso il Castello Sforzesco sia il 5 agosto sul sito espositivo Expo alle ore 21.30.

Test sulla saliva per la diagnosi dell’epatite C
Questo esame consiste in un semplice prelievo salivare che permette di individuare il virus dell’epatite C, chiamato HCV. Richiede un digiuno assoluto di almeno trenta minuti e offre una risposta in soli venti minuti; in caso di positività, i partecipanti all’iniziativa saranno indirizzati presso le strutture sanitarie competenti del territorio. Le cause principali della diffusione del virus dell’epatite C, oltre ai rapporti sessuali non protetti, sono le infezioni contratte per inadeguata sterilizzazione e per carenza d’igiene: piercing, tatuaggi, trattamenti estetici o un semplice intervento dal dentista in condizioni di rischio si possono trasformare in possibili occasioni di contagio. Dai 130 ai 210 milioni d’individui nel mondo presentano un’infezione cronica da virus dell’Epatite C tuttavia non è possibile definire un numero preciso; anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità è in grado di fornire solo stime di prevalenza dell’infezione. I dati relativi all’Europa occidentale indicano che circa lo 0,4-3% della popolazione a rischio è portatrice di infezione da HCV non diagnosticata.

Ufficio Stampa: elisa barzaghi

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