Quando incontrai Dominique Savignoni tra le altre cose gli chiesi se avesse mai sentito il sito italiano Rally.it…”Certamente, lo seguo con interesse”, avere seguace uno dei più grandi navigatori Internazionali è certamente motivo d’orgoglio e così nasceva l’idea di poterlo intervistare.

Dominique Savignoni, dalla Corsica, ha iniziato la carriera negli anni 80 e senza dubbio la sua gara prediletta è il Tour de Corse. Tra i piloti con cui ha gareggiato troviamo Yves Loubet, Patrick Bernardini, Pierre Cesar Baroni (con cui vinse un Antibes), Francois Chatriot, Jean Pierre Manzagol, Pierre Campana e negli ultimi anni Francois Delecour.

Ma partiamo con le domande, ringraziando la disponibilità di Dominique.

– Partiamo da questa stagione, quali saranno i tuoi prossimi impegni?

“Comincerò come coaching con alcuni piloti che mi chiedono consigli e specialmente per aiutarli a regolare tecnicamente la loro auto, dopodiché organizzerò in Corsica alcune sessioni di test per i costruttori. Per la gara sarò al Rally di Fayence con Philppe Gache, al Tour de Corse storico, il Rallye du Valeis in Svizzera con François Delecour e, infine, il Rallye du Var”

– Una tua opinione sul WRC, nuove vetture e campionato appassionante.

“Per quanto riguarda il nuovo WRC, penso che queste sono vetture fantastiche e hanno avuto molto successo per il piacere dei piloti e degli spettatori e per il campionato del mondo. Penso anche che sia uno sport per pochi troppo chiuso, il nostro sport, che è stato uno sport popolare, sta diventando sempre più inaccessibile”

– Da buon francese, cosa ne pensi della mancanza di risultati di Citroen ? Solo colpa di Meeke?

“Credo che i risultati di Citroen non siano all’altezza di quelli che abbiamo sperimentato con “l’armée rouge”. Kris Meeke, che per me è uno dei driver più veloci di tutti i tempi non è l’unico responsabile , ma non sapendo delle carte di citroen, mi guardo bene d’essere troppo preciso senza avere gli elementi necessari”

– La Francia ha molti giovani talenti, ma negli ultimi mesi sembrano essere ritornati i piloti finlandesi. Cosa pensi del settore dei giovani piloti francesi? Pensi che siano pronti per il nuovo WRC?

“A mio parere ci potrebbero essere piloti francesi in grado di guidare la WRC 2017, ma non sono altrettanto preparati come i piloti finlandesi perché in Francia non esiste la filiera da renderli così veloce come in Finlandia (mancanza di essere seguiti da ex campioni, mancanza di scelta approfondita dei costruttori e soprattutto mancanza di budget per alcuni piloti che hanno il talento ma non i soldi, ad esempio Pierre Campana negli ultimi 5 anni), ora per un pensiero molto personale, scommetterei sul pilota Loubet”

– In generale, cosa ne pensi della FFSA (Federazione francese sport automobilistici)? Aiuta i giovani e supporta le competizioni più prestigiose del territorio ?

“La FFSA sostiene le competizioni più prestigiose organizzando il Tour de Corse WRC, al contrario credo che non
aiuti sufficientemente il talento dei giovani piloti perché non li fa crescere abbastanza nel tempo e con un
budget ridicolo rispetto a cosa dovrebbe essere investito”

– Tour de Corse. Una gara speciale con grande fascino. È giusto faccia parte del WRC ? Quali sono i punti di forza della gara e le sue debolezze?

“Come corso, sono felice che il WRC sia in Corsica. La Corsica è un territorio fantastico per il rally e soprattutto il rally fa parte del patrimonio dove sono state scritte le più grandi pagine del motorsport. La forza del TDC sono le sue strade, dove abbiamo un incredibile diversità, i suoi punti deboli sarebbero per me i costi perché pesa molto sulla nostra regione e qua è dove la FFSA dovrebbe mettere più risorse.
Per altri motivi, il lato insulare ha un fascino extra perché gli spettatori che viaggiano scoprono una magnifica regione del mondo”

– Fiat 124 Abarth, cosa ne pensi di questa macchina?

“E’ un’auto ben nata, una vera e propria auto da gara, che manca di sviluppo. Francois e io abbiamo apprezzato il Monte Carlo e il Tour de Corse. Spero fortemente che Abarth troverà i mezzi per sviluppare questa macchina.”

– Un aneddoto su Delecour?

“François è un ragazzo molto accattivante, è prima mio amico prima di essere il mio pilota,
l’aneddoto che ricordo è quello del Monte Carlo 2012 quando mi ha lasciato al volante della Fiesta WRC nella “Power Stage” e lui mi ha letto le note, anche se sono state 10, 100, 1000 volte troppo tardi …. per chi sta a fianco. Per il lato umano, è un ragazzo molto generoso, che fa le cose senza domandare e senza aspettarsi nulla in cambio”

– Hai piani per il futuro? Vuoi ancora essere un copilota o ci sono altri lavori che vorresti fare?

“Amo il mio lavoro, mi piace portare la mia esperienza a tutti quei piloti che arrivano dalla storia e tutti i giovani che hanno bisogno di consigli, per il mio futuro, mi piacerebbe provare un rally raid perché è una disciplina che non ho mai provato e vorrei davvero fare alcune gare prestigiose, tipo paris dakar o il silkway rally, ecc”

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