Simone Campedelli: “Un passo alla volta”

20 Settembre 2017

La notizia è: Simone Campedelli ha riaperto il Campionato.
Quello che oramai sembrava indirizzato verso Andreucci/Peugeot, dopo la gara di Roma apre uno spiraglio anche per Simone Campedelli.
In aiuto arriverà il Rally Due Valli che proporrà un coefficente di 1,5 tradotto in punti: 27, matematicamente anche Scandola rientra in gioco anche se dovrebbe sperare in una gara stregata per i due avversari che lo precedono in campionato.

Nell’intervista pre gara vi avevamo raccontato di un Simone Campedelli determinato, quella grinta che gli è valsa una doppia vittoria e tutti i 18 punti disponibili sulla piazza di Roma.

E’ proprio dalla bellissima location che vogliamo partire, ci siamo oltremodo stupiti di alcune critiche lette sui vari social che hanno coinvolto piloti, organizzatori, cronometristi, direttore di gara, ecc.

Ciao Simone, partiamo dalle note negative lette sul web per le varie vicissitudini su prove annullate, ordini di scuderia, tempi cronometrici, ecc ecc sinceramente siamo restati stupiti di certe cattiverie lette. Ti sei fatto un’opinione?

“Assolutamente si, i Social Network possono diventare la rovina del nostro Sport se male utilizzati, i cosi detti fenomeni da tastiera, comodamente seduti da casa, possono solo cercare di rovinare quanto di buono si cerca di organizzare. Mi dissocio da certi commenti e sembriamo proprio essere un popolo di rosiconi. Motorsport Italia, nonostante diverse difficoltà (prove annullate) e qualche inevitabile pecca organizzativa, ha proposto una gara eccellente con un contenuto di prove speciali tecniche nella città più bella del Mondo. Se poi vogliamo organizzare Rally con 4 km di prove speciali e con soste nelle aree di benzina allora facciamolo ma preferisco sicuramente gare come Roma. I Rally sono così, se proponi prove lunghe può succedere che un incidente blocchi la prova. Inoltre le location toccate sono anche molto attrattive dal punto di vista mediatico e gli sponsor più propensi ad essere presenti in eventi cosi ben pubblicizzati, senza scordare che il pubblico era numeroso e disciplinato”

Ma ora andiamo alla tua bellissima vittoria, dovevi vincere entrambe le tappe e lo hai fatto, detto così sembra semplice ma non lo è stato?
“Abbiamo affrontato la gara con un approccio differente, pensando solo alla singola prova che dovevamo affrontare, senza pensare alla fine della gara o della singola tappa. Certo dovevamo prenderci qualche rischio, nel nostro caso abbiamo fatto la gara con 5 gomme, evitando i 20 kg dell’eventuale seconda ruota di scorta. Un rischio visto che il meteo era variabile. In Gara siamo sempre stati aggressivi ma senza commettere nessun errore e nella prima tappa il team BRC ha indovinato come sarebbero state le prove sotto il punto di vista del meteo. Abbiamo adottato un assetto morbido con gomme dure anche sull’umido, una scelta che si è rivelata giusta. Posso aggiungere che sono stati molto utili i test liguri del pre gara, soprattutto per guidare al meglio la vettura quando la gomma inizia a decadere”

Se abbiamo capito le prove ti sono piaciute?
“Nel campionato italiano tutte le prove sono belle ma tecnicamente Roma e Sanremo sono le gare più belle. Molto belle le prove del Pico dove trovi tutte le caratteristiche dei Rally”

Ora si va al Due Valli e l’obiettivo dovrà essere una doppia vittoria come a Roma?
“Affronteremo il Due Valli superconcentrati, anche in questo caso affronteremo la gara senza pensare alla tappa ma prova per prova. Una gara molto bella e che l’anno scorso mi sfuggi per una foratura, possiamo fare bene. Inoltre anche i nostri avversari devono fare bene e non possono accontentarsi di un qualsiasi risultato essendo una gara con il coefficente di 1,5″.

Oramai manca solo una gara a fine campionato, un giudizio su Pietro Elia Ometto il tuo nuovo navigatore.
“Mi trovo molto bene, Pietro è giovane ha tanta voglia d’imparare sta dando un bel contributo a questo nostro campionato. Ha la voglia e determinazione di chi è nuovo è stato fondamentale nella riuscita dei nostri risultati. Con lui ho un buon feeling, ha una capacità di lettura-note da vero talento, poi con l’esperienza arriverà anche ad affinare la gestione della gara”.

Nei Rally vi sono ruoli fondamentali, magari di persone che sono dietro le quinte, chi dobbiamo ringraziare per questi tuoi risultati, oltre al tuo merito?
“Come prima cosa il ruolo di Armando Donazzan che ha scaturito tutto. La persona più importante che mi ha dato la possibilità di rientrare. In poco più di un anno da un podio con la Peugeot 208 R5 al Sanremo con un programma di sole tre gare mi ritrovo dove sono.
In automatico anche il team BRC che mi ha fatto fare il salto di qualità ed approdare in un team vincente. Una squadra professionale che avrei voluto incontrare qualche anno fa.

Poi ci sono due figure come Claudio Micci e Andrea Navarra che mi hanno preso per mano come a dire “Tu hai talento ma vai smussato, va reso efficace e professionale”. Andrea grazie alla sua esperienza da consigli utili su come affrontare la gara, Claudio più mentale e lavoriamo sulle note, dove limare grazie ai cameracar miei , confrontandoli con i piloti del WRC.

Non pensavo ci fossero cosi tanti piccoli dettagli dove si possa migliorare la prestazione.Con il simulatore abbiamo migliorato la frenata rendendola meno aggressiva ed aumentando la percorrenza in curva, usiamo anche vetture più performanti sul simulatore per allenare il muscolo dell’occhio. Simulatore usato su asfalto.Poi abbiamo lavorato sugli angoli del volante e sullo step delle note. Abbiamo tanti margini di miglioramento. Non parliamo di secondi ma pensate solo a limare un decimo per ogni curva e pensate a quante curve ci sono in un Rally per scoprire che a fine gara il miglioramento è riscontrabile in termini di tempo.In questi periodi è cambiata la mia guida, più redditizia in ogni suo aspetto. Speriamo anche di fare qualche test prima del Rally Due Valli, test che non sono previsti ma che potrebbero rivelarsi fondamentali.

Unico rammarico e aver creato tutto questo “entourage” solo adesso, sono certo che con le persone con cui lavoro attualmente avrei potuto pensare ad una mia carriera in maniera differente”.