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Citroen, un cantiere aperto e tanta sfiducia

Citroen non ha vissuto un 2017 da ricordare. Abbiamo già parlato e riparlato della situazione in seno alla casa francese e di tutte le scelte fatte dal team nel corso della stagione (e anche prima) che hanno portato ad un’annata decisamente sottotono rispetto alle attese.

Inutile anche aprire di nuovo una discussione riguardante il mercato: Matton ha più volte spiegato chi sta cercando e lo ha ribadito ancora una volta nello scorso weekend al quotidiano francese L’Equipe: Ogier resta l’obiettivo numero uno, Loeb un flashback dei tempi vincenti che furono che può tornare utile per qualche gara, programmi sportivi di Peugeot permettendo.

Finire questa annata nel modo migliore è l’obiettivo minimo che Citroen si è prefissata: non basta una vittoria in Messico ed un secondo posto in Germania, unite alle ottime prestazioni del sorprendente Breen, a soddisfare le ambizioni di chi era abituato a fare incetta di titoli. Serve una svolta, e serve in fretta.

Christophe Besse è il direttore tecnico di Citroen Racing, ha preso il posto di Laurent Fregosi agli inizi di Luglio. Intervistato da Autosport, Besse ha cercato in qualche modo di “difendere” la C3 WRC, tanto veloce su asfalto quanto imprevedibile su fondo sterrato, individuando un altro aspetto che ha fatto svoltare la stagione del team francese verso il basso: la mancanza di fiducia in seno al team.

Aleggia molta sfiducia all’interno del team. Dobbiamo risolvere questo aspetto, non solo per quanto concerne i piloti, ma per tutti i singoli componenti della squadra. In passato non ci è mai capitata una situazione del genere, per cui non eravamo pronti a gestirla. Dobbiamo ritrovare la fiducia nei nostri mezzi e tornare a lavorare uniti, solo così potremo fare bene il prossimo anno e dimostrare tutto il potenziale della C3 WRC”.

La macchina è buona dal punto di vista tecnico, non abbiamo un grosso problema ma esistono molti aspetti che devono essere migliorati. Tutto ciò non capita solo da noi, è una cosa normale in tutti i team. In Citroen abbiamo però bisogno di lavorare più degli altri per tornare al loro livello. Dove agire prima? Non lo sappiamo di preciso, dobbiamo però farlo in fretta per permettere ai piloti di sentire di nuovo la piena fiducia nella vettura e poter spingere al massimo”.

Citroen ha ancora due gettoni di sviluppo da poter sfruttare in questa stagione e cinque da utilizzare nel 2018. Besse e i suoi uomini devono gestirli al meglio per riprendersi il posto che compete loro nel WRC, cercando di garantire agli attuali (e futuri) piloti il pacchetto più competitivo possibile.

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