La seconda edizione del Rally Terre di Pirandello si è conclusa con la vittoria del duo composto da Carmelo Craparo e Giovanni Lo Verme a bordo di una potente Mitsubishi Lancer.
Il driver di Favara e il copilota nisseno si sono imposti su tre dei sei tratti cronometrati, mantenendo la leadership della gara dal terzo tratto cronometrato in poi.

“Sono ancora incredulo – ha subito esclamato un raggiante Craparo – il mio sogno era quello di vincere una gara e realizzarlo tra le strade di casa, davanti al mio pubblico, è stato fantastico. Dopo le prime prove ho visto che i miei tempi erano in linea con quelli dei big e questo mi ha dato la motivazione giusta per crederci fino in fondo. L’auto è stata impeccabile, come del resto il mio navigatore”

Il “Rally Day” agrigentino, insieme al suo numerosissimo pubblico, ha visto delle bellissime sfide a suon di decimi, soprattutto per le posizioni di vertice. Craparo e Lo Verme hanno messo a frutto la propria esperienza per mantenere la calma e rispondere agli attacchi di Carmelo Mattina, in coppia con Christian Carrubba su auto gemella.
Mattina ha pagato la propria inesperienza sulla 4×4 nipponica, lasciando qualche secondo di troppo nelle prime fasi di gara, conclusa alla fine in piazza d’onore.
Il podio è stato completato da Calogero Quaranta e Francesco Pitruzzella, con due ruote motrici in meno ma con tanto cuore. Il pilota locale con la sua Renault Clio super 1600 non ha sbagliato un colpo, vincendo a mani basse contro i compagni di classe. Gara opaca quella di Pietro Gandolfo e Giovanni Lo Neri, su auto gemella in quarta posizione dopo un avvio “trafficato” e un finale caratterizzato da noie meccaniche.
La top five è stata completata dalla terza Clio super 1600, quella condotta dall’under 23 Alessio Profeta, in coppia con Jessica Miuccio a poco più di un secondo dalla sempreverde Williams di Alessio Di Franco e Andrea Spanò. Dietro, avvincente la lotta per il primato di classe A6, vinta alla fine da Giacomo Montana Lampo e Salvatore Principato, su Peugeot 106 come i diretti avversari Gaspare Corbetto e Salvatore Cangemi. Carmelo Lanzalaco, navigato dall’inseparabile Antonio Marchica, e Gabriele Morreale, coadiuvato alle note da Giuseppe Scolaro, hanno acceso a suon di decimi un’importante sfida di classe N3, vinta alla fine da Lanzalaco in nona posizione assoluta.
Delle 82 auto partenti, al traguardo sono arrivate 46 auto moderne e 7 auto storiche.
Tra i ritiri eccellenti da segnalare quello di Alfonso Di Benedetto, vincitore della “piesse” numero uno ma subito fermo sulla numero tre a causa di problemi di alimentazione, e quello di Ivan Brusca, leader della gara dopo la seconda prova speciale ma fermo sulla successiva a causa di un errore di guida. Nella speciale classifica dedicata alle scuderie, il primato (come lo scorso anno) è andato alla locale FR Motorsport.
Nell’Historic vittoria per la Porsche 911 di terzo raggruppamento portata in gara da Mauro Lombardo e Rosario Merendino, a soli tre secondi dall’auto gemella di “Gordon” e Salvatore Cicero che si sono presi il lusso di vincere tre delle sei prove speciali dedicate. Sul gradino più basso del podio “virtuale” l’arrembante Quintino Gianfilippo, insieme alla figlia Monia a mezzo secondo dall’intramontabile Fiat Uno di Totò Parisi ed Eleonora Cascio Ingurgio. Quinti i campioni siciliani di categoria Francesco Fontana e Anna Patorno, attardati di due primi dopo avere aiutato un concorrente fuori strada.

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