Torniamo a giocare con i titoli. Fiesta: doppio significato, inteso come gioia e champagne per un titolo tanto meritato quanto insperato, e Fiesta inteso come Ford M-Sport, la struttura che ha permesso di raggiungere l’obiettivo del quinto titolo mondiale. Cosa si fa ora? Si riparte di nuovo da zero oppure si continua nella stessa direzione aspettando la rivoluzione dei sedili nel 2019?

Abbiamo raccolto un pò di opinioni dei protagonisti nel post-Galles e qualche nostra personale supposizione. Cosa faranno Seb e Julien da grandi?

WILSON, “CI HANNO RESO PIU’ FORTI” – Non serve neanche dirlo, allo Zio piacerebbe tenersi stretti i suoi gioielli, ma non è disposto a giocarsi un all-in come fatto in questa stagione. Troppi i rischi manageriali e gli sforzi sostenuti per affrontare questo 2017 e pochi i ritorni pubblicitari ricevuti. Probabilmente nella testa di Wilson la coppia francese oltre a portare quel titolo piloti tanto desiderato avrebbe dovuto trascinare nel team britannico nuovi sponsor utili a supportare l’impresa di M-Sport o a smuovere l’Ovale Blu per un ritorno nel WRC. Ciò (per il momento) non è accaduto e di conseguenza non stupisce la scelta di lasciare libero l’efficace Tanak di questo 2017 verso Toyota, sacrificio necessario per liberare budget salariale da destinare al rinnovo di Ogier, a cui verrebbero affiancati Evans (sponsorizzato da D-Mack) e Suninen per almeno sei eventi nel 2018. In aiuto di Malcolm arriva (per così dire) il tentennamento di Citroen che non ha mai nascosto di puntare al connazionale pentacampione, ma il continuo giocare al ribasso dei vertici del team stanno riavvicinando Ogier alla Fiesta.  OGIER IN M-SPORT: 60%

OGIER, “STO VALUTANDO UN’OFFERTA” – Il diretto interessato si sta godendo il successo e si è tolto di dosso non pochi fantasmi del passato come ad esempio gli ingombranti meriti della Volkswagen Polo R WRC, considerata da molti come la vera artefice dei suoi successi a dispetto del suo talento cristallino. Il francese si è dimostrato più forte anche degli handicap di una stagione privata nei confronti dei colossi ufficiali, ma non è disposto a soffrire ancora a lungo, anche perchè il gap tra Hyundai-Citroen-Toyota ed M-Sport potrebbe ulteriormente ampliarsi nel 2018. “Se restassi in M-Sport, mi piacerebbe trovare maggiore performance. Ci sono già in programma delle evoluzioni della vettura da presentare per la prossima stagione, ma con un maggiore sostegno di Ford tutto sarebbe più semplice. Se questo si realizzasse, sarebbe più facile restare qui“. Per ora l’unica offerta concreta è quella arrivata da sua moglie, che ha chiesto al marito di ritirarsi: “Mia moglie spinge molto per rimanere a casa insieme a lei, ma per il momento ho ancora bisogno di adrenalina“.  OGIER SI RITIRA: 5%

CITROEN E IL RITORNO ALL’OVILE – Per nazionalità, per sedili disponibili e per tutte le parole spese soprattutto a metà stagione, un ritorno nella casa che lo lanciò nel WRC resta comunque la seconda opzione più plausibile, anche se attorno al team francese aleggiano nuvoloni scuri che potrebbero fare saltare la trattativa. Kris Meeke non ha nascosto il suo disappunto per non aver potuto preparare al meglio il rally di casa con dei test adatti, considerati dai vertici del team troppo costosi e inutili visto l’esito della stagione. Scelta politicamente corretta, ma allora perchè far testare la vettura a Loeb per ben due volte “inutilmente”? L’impressione è che se il team vorrà fare degli sforzi essi saranno destinati completamente verso Ogier, anche se a Versailles sembrano cercare di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, soprattutto a livello di retribuzione destinata al fresco campione che giustamente pretende un ingaggio da numero uno. Se a questo aggiungiamo la necessità di Ogier di “correggere” i difetti di una vettura creata a modello di un pilota completamente diverso rispetto a lui e il dover ri-ambientarsi in un team con il quale i rapporti si sono fortemente incrinati nel 2011, viene da pensare che un ritorno alla base non sia poi così scontato.  OGIER IN CITROEN: 30%

“PURGATORIO” 2018, PARADISO HYUNDAI 2019 – Fantamercato nudo e crudo. Ogier potrebbe accettare un altro anno di “sofferenza M-Sport” in segno di riconoscenza per la persona Wilson e per ciò che gli ha permesso di ottenere, per poi cogliere l’occasione di tornare nella formazione che al momento ha la migliore macchina del lotto. Ad Alzenau per quanto se ne dica l’annata è stata al di sotto delle aspettative; l’obiettivo minimo era vincere il costruttori ma fatto salvo per i lampi (intese come vittorie e piazzamenti) e “tuoni” (intesi come “botte” nelle speciali monegasche e svedesi) di Neuville, a Sordo è venuta meno la costanza a cui ci aveva abituato mentre Paddon è stato prima psicologicamente abbattuto e poi costantemente al di sotto del suo potenziale. Mikkelsen ha rappresentato una boa di salvataggio ma due gare non sono sufficienti a fare miracoli e la sensazione generale è che il mondiale 2017 l’abbiano buttato via loro in alcuni frangenti, senza ovviamente dimenticare i giusti meriti da riconoscere ad Ogier. Ecco, proprio il francese potrebbe essere la carta giusta per il 2019, anche perchè alla sesta stagione ufficiale i coreani vorrebbero cominciare a vincere qualcosa di importante.  OGIER IN HYUNDAI: 5%

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