E’ la giornata delle prime volte, è la giornata delle lacrime di gioia, dei rimpianti, del coraggio e della storia, perchè si, Malcolm Wilson ce l’ha fatta e con lui tutto il suo team. Sebastien Ogier e Julien Ingrassia vincono il loro quinto titolo mondiale, M-Sport si laurea matematicamente Campione del Mondo Costruttori ed Elfyn Evans conquista il Wales Rally GB.

PRIME VOLTE – C’è festa per tutti e tante, tante lacrime. C’è la prima volta di Evans vincitore di una prova del mondiale (settimo vincitore diverso in stagione dopo Ogier, Neuville, Latvala, Meeke, Lappi e Tanak), la prima volta di D-Mack vincitrice di un evento iridato, la prima volta di Malcolm Wilson di vincitore di un titolo piloti che per tanti anni ha solamente accarezzato e che in molte occasioni ha proprio perso qui in terra britannica, la prima volta che abbiamo visto Ogier piangere di gioia per una impresa che sembrava impossibile viste le forze in campo: il suo primo titolo lontano da Volkswagen che, se ancora ce ne fosse bisogno ripeterlo, lo consacra come uno dei più grandi interpreti della nostra disciplina nella storia. Cinque titoli mondiali, nessuno come lui e con Loeb adesso più vicino.

RIMORSI E RIMPIANTICon i se e con i ma la storia non si fa, sarà questo il mantra con il quale dovranno convivere Thierry Neuville e Hyundai, sicuri protagonisti di questa stagione e che hanno permesso di rendere questa annata probabilmente irripetibile. Piccole sbavature ed errori di valutazione che però pesano come un macigno sulla testa del belga, per la terza volta vice campione del mondo e mai come quest’anno in grado di poter davvero puntare al colpo grosso. Montecarlo, Svezia, Germania, luoghi che hanno dato una svolta ad un campionato che poteva avere tutto un altro colore e prendere la direzione di Alzenau, alla quale va riconosciuto il merito di aver messo in pista forse una delle auto più competitive nella storia del WRC. Non è servito, questa volta ha vinto la costanza, questa volta ha vinto la fiaba più che la cruda realtà.

Lo stesso discorso può valere per Citroen, partita con i favori del pronostico e con quella “baldanzosa sicurezza” che si potrebbe riconoscere ad una Volkswagen quattro volte campione e non ad un team si vincente ma che nella stagione delle incognite partiva da zero e doveva dimostrare tutto. Non è servita la velocità assoluta di Kris Meeke a scacciare l’incubo chiamato pressione psicologica e due vittorie sono solo una magra consolazione per chi era partito con l’ambizione del dominio assoluto.

Un plauso va invece a chi doveva essere escluso da tutto e invece si candida ad una delle migliori squadre in futuro: Toyota e Tommi Makinen hanno portato a casa oltre che a due successi in Svezia e Finlandia anche la sicurezza di potersela giocare con i migliori e con una line-up giovane e terribilmente affamata come quella composta da Latvala-Lappi-Tanak con la quale si presenterà al via nel 2018.

LA GARA – Due parole anche su cosa è successo in Galles nell’ultima giornata. Evans forte del suo quasi minuto di vantaggio ad inizio giornata si limita a svolgere il compitino controllando i suoi avversari. Dietro i due dirimpettai del 2017 Ogier e Neuville restano a stretto contatto con il belga in grado di vincere la battaglia ma non la guerra e chiudere al secondo posto assoluto davanti al 5 volte iridato francese. Il quarto posto è di Andreas Mikkelsen arrivato forse troppo tardi a dare man forte al suo amico Neuville. Quinto conclude Jari-Matti Latvala su Toyota mezzo decimo più lento del norvegese. Sesto posto per Ott Tanak promesso sposo del Gazoo Racing e uomo squadra M-Sport fino in fondo visto che l’estone ha rallentato vistosamente in power stage per permettere a Ogier di guadagnare quei punti che hanno permesso di chiudere i giochi in Galles. Settimo Kris Meeke con la prima delle Citroen davanti a Paddon, Lappi e Sordo che chiudono la Top Ten.

Resta un unico dubbio ora da sciogliere e anche quello che potrebbe diventare decisivo per le sorti dei futuri mondiali: cosa farà Ogier da grande? Resterà con Wilson oppure tornerà all’ovile in Citroen?

Almeno per oggi, lasciamo spazio ai festeggiamenti e non pensiamoci neppure noi.

CONGRATULAZIONI A M-SPORT E A SEBASTIEN OGIER-JULIEN INGRASSIA DA PARTE DELLA REDAZIONE DI RALLY.IT

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