E’ stata una prima tappa del 26° rally Il Ciocchetto all’insegna di “Ciava” e della Ford Fiesta
R5 del team HK. Il pilota massese, coadiuvato da Manfredi alle note, veloce e aggressivo da subito,
ha preso il comando fin dalla prima prova speciale, per non lasciarlo più fino alla conclusione,
vincendo cinque delle sei speciali in programma. Un doppio colpo di scena ha tolto subito dalla lotta
al vertice Paolo Andreucci, con Anna Andreussi alle note, per una “toccata” a fine della prima prova
speciale, che ha fermato, con danni a radiatore e intercooler, la sua Peugeot 208 T16 R5 decorata
con la stella dei dieci titoli tricolori, mentre Rudy Michelini, con Farnocchia alle note, incappava in
un errore di anticipo al C.O., con cinque, pesantissimi minuti di penalità.
Paolo Andreucci tornerà comunque in gara nella seconda tappa, sulle strade di casa, una volta
ripristinato il danno alla vettura, per dare spettacolo di fronte ai tanti tifosi accorsi per festeggiare
il suo “tricolore” 2017. Il fiorentino Paolo Ciuffi, in coppia estemporanea con il giovane figlio
Tommaso, pilota di valore anche lui, cui è passato il testimone di immediato inseguitore, ha
contenuto lo svantaggio da leader. Pur correndo senza note, lontano dalle gare da circa un anno e
con una Skoda Fabia R5 con cui debuttava, Ciuffi, uno “specialista” del “Ciocchetto”, è riuscito a non
farsi staccare più di tanto dal leader. Al terzo posto della prima frazione è andato a chiudere il
giovane Luca Panzani, comunque efficace, ma al via del rally Il Ciocchetto più che altro per testare
e rodare il pacchetto, costituito con il navigatore Pinelli e la Ford Fiesta R5 Evo, con cui affronterà il
Campionato Italiano 2018. La presenza di Riccardo Scandola era invece finalizzata al puro
divertimento. Con la Skoda Fabia R5, protagonista nel CIR con il fratello Umberto, con Gianluca Fait,
responsabile Service e Motorsport di Skoda Italia, qui navigatore al debutto, il veneto ha dovuto
fare i conti con oltre sette anni di lontananza dai rally su asfalto, il che non gli ha impedito di
ingaggiare un bel duello con il “padrone di casa” Andrea Marcucci, con Richard Gonnella a fianco, a
bordo della Peugeot 208 T16 R5. Al termine della prima tappa Scandola è sesto e Marcucci settimo.
Federico Gasperetti, con Ferrari (Renault Clio R3C) è il primo in classifica, con il settimo posto
assoluto, tra gli equipaggi partecipanti alla “Finale del Decennale” dei Trofei Renault, staccando
tempi di valore, anche se il suo margine non è tranquillizzante su un quartetto scatenato di Renault
Clio Rs Light (Barsotti, Verbilli, Guglielmini e Rossi, nell’ordine) in lotta nella classe N3.
Ritirati i due terzi delle vetture storiche al via, rimane in gara la Opel Kadett Gte di RocchieriMondino.

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