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Tappa numero otto. Siamo praticamente a metà della corsa, e come abbiamo potuto vedere i giorni scorsi, i colpi di scena non sono mancati. Partendo dalle prime tappe insidiose fino alla giornata di ieri, in cui Mister Dakar, ha perso moltissimo tempo in prova, dovendo così incominciare questa seconda metà di gara a tutto gas. Solo 87 i chilometri di trasferimento, mentre 498 è la distanza da coprire per ultimare la speciale. Solo il 15% di sabbia mentre il restante è terra e roccia; perciò terreno a favore per i big Toyota, che possono tentare il recupero. L’altitudine invece gioca il ruolo di antagonista: oggi è previsto un picco di 4900 m s.l.m, mentre la media di tappa è sui 4000 m s.l.m.
LE AUTO – Mister Dakar incolla al pavimento della 3008 DKR il pedale del gas, vincendo la tappa e rifilando 2.33 minuti alla Toyota di Al-Attiyah; tuttavia il qatarino non è 2°, ma è scavalcato da Despres che perde soltanto un minuto da Peterhansel. Il conduttore della generale Sainz, si controlla e chiude tranquillamente la tappa in 5^ posizione a 7 minuti dal compagno di squadra. Toyota cerca di recuperare, nel tentativo di scavalcare le Peugeot, con Ten Brinke che copre le spalle di Al-Attiyah in 4^ posizione. Le Mini tirano avanti, con Terranova (6°) a 10 minuti netti da Peterhansel e subito a seguirlo il polacco Przygonski (7°). De Villiers oggi perde terreno: infatti il sud africano riesce a piazzarsi appena sopra il pick-up Ford di Prokop, in 9^ piazza, con un distacco nell’ordine dei venti minuti. Il nostro Eugenio Amos oggi non ha preso il via: la frizione del suo buggy ha dato forfait. Un vero peccato.
“Tutto è perfetto, dobbiamo rimanere concentrati. Per noi sarebbe una bella notizia se la tappa di domani sarà cancellata.”
Sainz ci anticipa la notizia: infatti pare che l’organizzazione abbia deciso di cancellare la tappa di domani, che parte da Tupiza fino a Salta. La motivazione sembrerebbe il maltempo. In attesa di conferme in via ufficiale vi aggiorniamo con la classifica generale:
Sainz è ancora il condottiero, mentre Al-Attiyah lo segue per 1 ora e 6 minuti; il qatarino deve prestare attenzione a Mister Dakar, che è in modalità maximum attack. Infatti la 3008 DKR numero 300 la vediamo già al terzo posto con soltanto 7 minuti di svantaggio dall’Hilux. Ten brinke scavalca De Villiers, portandosi così in 4^ posizione. Ottimo Prokop che procede in 7^ posizione, riuscendo a tenere testa alla Peugeot di Al Qassimi.
LE MOTO – Ed è di nuovo Meo. L’endurista francese batte sul finale Brabec di soli 1.08 minuti. L’Honda di Benavides è solo 4^ ad oltre cinque minuti, mentre al terzo posto vediamo la KTM di Price a soltanto 1.40 minuti dall’americano.
Scivolone di Barreda Bort; lo spagnolo stava eseguendo un ottimo recupero, ma oggi deve accontentarsi dell’8° posto con un ritardo di 12 minuti netti. Laia Sanz, ufficiale KTM, è ottima 9^, mentre la prima Yamaha a spuntare all’orizzonte è quella di Van Beveren al 7° posto. Distacchi mini tra le altre KTM: infatti Svitko e Walkner chiudono la tappa insieme, separati soltanto da 14 secondi e rispettivamente in 5^ e 6^ piazza.
Botturi tiene la sua media, arrivando 23° con quasi mezz’ora di ritardo dal francese in testa; Gerini lo segue, finendo la tappa alle sue spalle, mentre Cerutti è ottimo 27°. In arrivo anche Ruoso, Metelli e Vignola. Tengono ancora tutti duro.
Van Beveren è ancora il capitano della generale, ma soltanto per 22 secondi; dietro di lui c’è un velocissimo Benavides, che a suo volta è tampinato a 6.34 minuti dalla KTM di Walkner. Price recupera, passando Barreda Bort che scende al 5° posto, ma con soltanto 8 minuti di ritardo.
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