EVENTO: Janner Rally
EQUIPAGGIO: Andrea Polato e Andrea Gabriele
VETTURA: Nissan Micra gr. N
RISULTATO: 43° ass / 1° Classe

Il ritorno dello Janner Rally ha fatto felici molti rallysti, questo non solo in Austria ma anche in Italia, paese confinante, sempre molto interessato a questo evento. Tra i più felici c’erano sicuramente, Andrea Polato ed Andrea Gabriele che si sono immediatamente iscritti per il loro sesto Janner a bordo della piccola Nissan Micra gr.N preparata dalla Polato Motorsport.
Nonostante le loro gare annuali siano poche, sono oramai di casa in Austria e corrono con sani principi come quello di divertirsi e, possibilmente, arrivare. Missione compiuta anche in questo 2018, nonostante quello che è successo, e che leggerete, ha dell’incredibile, hanno concluso il loro 6° Janner.
Saranno loro a spiegarvi quanto capitato per questi due italiani “anomali”, che corrono con una macchina unica e con una mentalità giusta quella del “l’importante è partecipare”. Buona lettura:

Abbiamo atteso tre anni il ritorno in scena dello Jänner Rallye. Purtroppo la neve, caduta copiosa nelle settimane precedenti, se n’è andata quasi tutta. Affrontiamo quindi la gara con una certa delusione per queste condizioni meteo.

Per ritrovare tutto l’entusiasmo è bastato arrivare ai famosi tornanti ghiacciati della prima prova, Pierbach, con il pubblico che ricopre le due colline, affamato di pendoli e traversi. Andrea Polato conduce per tutta la giornata la Nissan Micra in modalità “max attack” e “max show”: nessuna classifica da vincere, se non quella del divertimento personale e del pubblico.

La seconda giornata si apre con un grande brivido, quello della febbre a 38,9 di Andrea Polato. Gli chiedo, solo per buona educazione, se preferisce andare a letto o in prova speciale. Il tempo di prendere una pastiglia e ci dirigiamo verso il primo tratto cronometrato, Bad Zell, da 21 km. La affrontiamo come di consueto senza risparmiarci nulla e dopo circa 7 km facciamo un lungo che ci porta a travolgere un paletto segna neve. Purtroppo questo era più grosso di tutti gli altri che avevamo già assaggiato e ci rompe il parabrezza.

Nell’uscita di strada si rovina anche la gomma, che poco più avanti si affloscia (6 minuti persi per sostituirla, con attrezzatura convenzionale). Non ci preoccupa tanto il tempo perso, perché non siamo venuti qui per vincere nulla. Ci preoccupa piuttosto il vetro rotto: temiamo che alla prossima speciale non ci facciano ripartire. Arriviamo allo start della PS successiva senza dire una parola, con il fiato sospeso. Ci fanno partire! Esplosione di gioia, ma contenuta perchè potrebbero fermarci alla prossima PS. Invece partiamo anche lì. E’ fatta! Il nostro Jänner Rallye 2018 continua!

Al riordino, però, i commissari tecnici dicono che il parabrezza è troppo danneggiato. L’amico Claudio Pocar si materializza come un deus ex machina e ci aiuta nella negoziazione in tedesco con loro: ci fanno proseguire se sostituiamo il vetro (ma non eravamo attrezzati per farlo) oppure se lo togliamo e indossiamo degli occhiali protettivi. Ringraziamo calorosamente i commissari (e Claudio) e scegliamo la seconda ipotesi. Loro ci guardano un po’ increduli: penseranno quanti kilometri riusciremo a fare in Austria a gennaio senza parabrezza oppure dove troveremo degli occhiali protettivi quando tutti i negozi sono chiusi. Loro non sapevano che il figlio di Andrea Polato fa motocross e nei mezzi del team c’erano due “maschere”.

I commissari, sempre più increduli, seguono tutte le operazioni di rimozione del parabrezza, assicurandosi che aspiriamo tutti vetri dall’abitacolo, e di vestizione con gli occhialoni, come agli albori dell’automobilismo. Anche noi eravamo un po’ perplessi ed abbiamo pensato che ci stessero facendo uno scherzo. Invece era tutto vero. Ripartiamo dal service ed affrontiamo la seconda metà della tappa: 150 km, senza parabrezza, a gennaio, in Austria. Abbiamo atteso 3 anni il ritorno dello Jänner Rallye rally e non ci saremmo fermati per nessun motivo.

Pensiamo che il calore del pubblico, degli altri equipaggi, dei cronometristi (cui passavamo la tabella di marcia senza abbassare il finestrino) e dei commissari ci abbiano riscaldato, altrimenti saremmo morti assiderati. Alla fine ce l’abbiamo fatta. Saliamo sul palco d’arrivo, dove gli organizzatori ci fanno una grande sorpresa, regalandoci un’accoglienza come se avessimo vinto la gara, tra gli applausi di una Messe Halle gremita di pubblico.

Alla fine, senza parabrezza, possiamo dire che per fortuna quest’anno allo Jänner Rallye non nevicava.

Noi gli facciamo i complimenti e Voi ? Pensate sia giusto poter correre in queste condizioni? Come mai in Italia nessuno corre con piccole vetture a basso costo giusto per dire io c’ero?
Nessuna polemica mi raccomando ma ci piacerebbe avere solo considerazioni personali vostre

Il simpatico VIDEO dell’arrivo sul nostro nuovo canale dedicato e la galleria fotografica:

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