Le foto del Rally Italia Sardegna 2017, campionato WRC, scattate da Andrea Manfredi per Rally.it

Evidentemente Makinen quando ha fatto la “boutade” di voler gare più brevi ed un evento WRC in Giappone già sapeva che la notizia circolava negli ambienti FIA.
Sta facendo molto discutere la probabile proposta di voler accorciare a solo due giorni di gara, invece dei classici tre, tutti gli eventi del mondiale Rally.
In maniera molto spiccia la FIA si chiede “e se introducessimo un numero maggiore di eventi?”, si dice 16 addirittura (attualmente sono 13), e recuperando le spese e togliendo un giorno di gara a tutti ?
Ognuno la può pensare come vuole ma la maggior parte degli addetti ai lavori ha risposto più o meno così: “ci può star bene ma manteniamo inalterato il chilometraggio”. Diciamocela tutta la FIA non ha le idee molto chiare, oppure vi sono pressioni, più gare = più soldi ma come la mettiamo con la “Power Stage” che proprio per esigenze televisive, la FIA ha imposto a mezzogiorno come prova conclusiva? Il rischio reale sarebbe quello di una giornata fitta e dell’ultima tappa, con le canoniche 4 brevi prove, che tutti affrontano in configurazione di salvaguardare le gomme per la “Power Stage” e relativi punti. Se cosi fosse “no grazie”, preferiamo lasciare tutto come è ora, altrimenti se proprio devono essere due giorni che siano due giorni “pieni” di gara vera, come il partire la mattina presto ed arrivare la sera con il buio.

PIU’ GARE, PIU’ BUSINESS. I cambiamenti ben vengano ma in un momento di crisi economica mondiale anche portare da 13 a 16 le gare ci pare pura follia. Le organizzazioni rallystiche hanno bisogno di collaudo e portare da 1 a 3 gare in pochi anni ci pare francamente troppo, una proposta migliore riteniamo possa essere la rotazione con alcuni eventi “intoccabili” (Montecarlo e Finlandia ad esempio) e gare a rotazione come potrebbe essere per Australia e Nuova Zelanda o per le tre, probabili, gare centro-sud americane (Argentina, Messico e Cile) e ben vengano rotazioni anche nel vecchio continente.

A nostro avviso discorsi del genere andrebbero affrontati dopo aver calmierato i prezzi, con gare fruibili anche ad equipaggi privati, se vi siete accorti le WRC “non ufficiali” sono sparite ed il numero di concorrenti in gare extraeuropee a volte è imbarazzante.

Tutto quanto scritto potrebbe essere bocciato e non realizzarsi ma Voi cosa ne pensate?

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