Il 2018 porta un grandissimo ritorno nelle file della Scuderia San Marino. Infatti torna a vestire i nostri colori, Daniele Ceccoli, forte pilota Sammarinese che nell’edizione 2016 ha trionfato nel Trofeo Rally Terra.

Ceccoli, classe 1976 ha una carriera molto ricca, vanta due gare nel WRC, nella stagione 2016 ha disputato il Rally Italia Sardegna con una Subaru Impresa STi chiudendo al 35° posto assoluto e 8° di gruppo N4, mentre nel 2008 la partecipazione al mitico Rally di Finlandia dove chiude con un strepitoso 25° assoluto, mettendosi dietro tanti forti piloti locali.

Oltre alle gare iridate, vanta anche gettoni nell’Europeo Rally ma soprattutto nell’Italiano e nel Trofeo Rally Terra ha vinto con la Skoda Fabia S2000 nella stagione 2016.

Nella passata stagione ha disputato il Campionato Italiano Rally Terra, chiudendo al secondo posto assoluto.

Quindi un ritorno di altissima qualità per i nostri colori, per una stagione 2018 che si annuncia assolutamente di primissimo livello, visto che Ceccoli sarà al via del CIRT con la Škoda Fabia R5 della PA Racing, accordo siglato pochi giorni fa.

Abbiamo intervistato Daniele tra passato, presente e futuro…

1. Che emozione hai provato nel 2016 quando hai raggiunto la vittoria del Trofeo Terra?

Vincere il Terra? Era ora! Perché ho corso tanti anni su terra, consapevole che vincere il titolo era alla mia portata, vedendo i tempi delle prove dove ero tra i più veloci, ma mettici un po’ di sfortuna ed un po’ dei miei errori non ero ancora riuscito a portare a casa la vittoria, ma alla fine è arrivata. Ho cambiato completamente il modo di approcciarmi alle gare usando un po’ più di testa, tutto questo mi ha permesso di vincere il titolo nel 2016 e di sfiorarlo lo scorso anno, dove sono arrivato secondo, nonostante un po’ di sfortuna, vediamo di far meglio quest’anno…

2. Hai partecipato al Mondiale in Sardegna e Finlandia, che ricordi hai?
Il Mondiale in Sardegna, correvo in casa, infatti affronto gli sterrati sardi dal 2001, anche se le prove erano le stesse un po’ di riferimenti li avevo.
Ho notato una grande discrepanza quando sono stato al Finlandia, lì a differenza dell’Italia, c’era moltissima gente sulle prove, moltissimi i bambini a tifare e salutare, bandiere fuori dalle finestre… è davvero una grande festa per loro.
Da noi era così 20-30 anni fa, quando io da piccolino andavo a vedere le ricognizioni del Sanremo Mondiale, che era un evento, invece ad oggi fare un rally è visto come fare un dispetto alla gente del posto.
Ma in Finlandia troviamo delle diverse tipologie di strada, completamente diverse dalle nostre, sono tutte prove molto veloci e correrci è una libidine, perché prendi delle medie orarie sconosciute in Italia. Non a caso nel 2008 dopo un mese dal Finlandia, ho partecipato al Costa Smeralda e ho fatto il primo podio in una gara CIR arrivando terzo con la Mitsubishi.

3. Grande novità per questo 2018, con il tuo rientro nella nostra scuderia, come mai questa decisione?

Dopo un anno di esilio tra Sardegna e Bergamo sono tornato a casa.
Mi sembra giusto visto che qui sono nato e cresciuto e ho visto in questo nuovo direttivo dei ragazzi che hanno voglia di fare, di mettersi in gioco ed è stato doveroso tornare a correre con la scuderia San Marino.

4. Sarai in Skoda con PA Racing, a bordo dell’R5 che differenza ti aspetti dalla Fiesta della scorsa stagione?

Lo scorso anno ho voluto provare una macchina diversa dalla Skoda, cercheremo di dare il massimo per ottenere quei risultati scappati di mano nella stagione passata. Siamo fiduciosi e ci stiamo preparando per essere pronti già dalla prima gara, il Liburna.

5. Affronterai le due gare inedite di questo campionato, il Vermentino (lo scorso anno da Naviga) ed il Tuscan? Che ne pensi di queste nuove entrate?

Sì, al Vermentino ero navigatore nello storico, ma spero che cambiano prove quest’anno, perché obiettivamente parlando non erano entusiasmanti, come quelle viste in altre gare sarde. Ma sono certo che sarà comunque un bel rally, vista la sua entrata nel CIRT.
Invece il Tuscan comprende la maggior parte di strade che ho già corso, quando la gara si chiamava “Rally Tutto Terra Toscana” è comunque una gara nuova per tutti e quindi sarà un bel punto interrogativo.
Sicuramente in questi anni il CIRT sta crescendo tantissimo, gli ultimi sono stati dei bei campionati, guardando anche le presenze che ci sono e che ci sono state. Anche quest’anno cercheremo di giocarcela al massimo.

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