La 5° edizione della Ronde Val Merula, come da pronostici, ci ha regalato emozioni e dualismi come non mai, gli ingredienti sono stati la qualità degli equipaggi, la prova inedita e le condizioni variabili della ps.
Questa volta le due vetture WRC affidate a Alessandro Gino (Fiesta) e Simone Miele (DS3) dovevano vedersela con ben 14 auto di categoria R5, definitivamente consacrata in Italia, tra loro la promessa internazionale di Fabio Andolfi, il vincitore 2016 Marco Colombi ed il varesino Giò Di Palma. Sono stati questi i 5 protagonisti indiscussi già dalla prima prova Speciale, la bagnatissima “Passo del Ginestro 1”.
Infatti nella serata di Sabato una pioggia fine ma incessante ha bagnato per bene ogni centimetro del tratto cronometrato e la bella giornata di Domenica non è stata sufficiente a permettere una gara secca.
I 4 passaggi si sono succeduti in condizioni sempre più asciutte e la gara, priva di scarti, è stata decisa dalla scelta giusta dello pneumatico, soprattutto per le prime due prove.
Eroi sul bagnato l’inedita coppia savonese composta da Fabio Andolfi e Fulvio Florean (di questo argomento faremo un apposito articolo), che al debutto sulla Skoda Fabia R5, bruciano, con uno stucchevole 6’48″4, i 10 km e mezzo del Ginestro. Nessuno riesce a tenere il ritmo, Di Palma (Fabia R5), Miele, Colombi (Fabia R5) e Gino limitano i danni.
Simone Miele ammette di essere stato cauto e lo dimostra imponendosi sulla ripetizione ma Andolfi concede solo 2″7. Scambio di posizioni varesine nell’assoluta con Miele che scalza Di Palma dal secondo posto.
Decisiva la terza prova. Simone Miele rivince ma Fabio Andolfi fora all’ingresso di Testico, dirà “non abbiamo commesso errori siamo passati dove eravamo transitati in precedenza”, probabilmente una pietra è scivolata in traiettoria, perde 1′ e la possibilità, non solo della vittoria ma anche di conquistare il podio. Marco Colombi fa scattare la fotocellula al via e accusa 10″ di penalità, per partenza anticipata, e anche lui deve dire addio al podio.
Ora in vetta c’è Simone Miele con soli 4″7 su Di Palma, difficile recuperarli in 10 km con una macchina meno potente, eppure il ragazzo ci prova e va a vincere l’ultimo passaggio con il tempo record di 6’39″5.
Miele non si è fatto intimidire e conclude alle spalle vincendo la 5° edizione di questa gara.
Sono Miele-Beltrame i vincitori davanti a Di Palma-“Cobra” a 3″4 e Gino-Ravera a 17″4.
Ottime prestazioni per Arzà-Righetti (208 R2) 11° assoluti e Canzian-Prizzon (Clio R3 T), penalizzati dalla priorità che li faceva partire in 4° posizione con strada umida, giunti 14° assoluti.
Solo 23° Ameglio, dopo l’ennesima grande gara, perde 2′ sull’ultimo passaggio e retrocede dall’11° posizione assoluta, peccato per il driver imperiese che lottava per la Top Ten. 85 gli equipaggi classificati, eccoli

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